Il 15 marzo u.s. si è chiusa la quarta edizione di IS - Internet e Storia. Il Forum telematico, ideato e diretto da Angelo Gambella, che ne ha curato ogni dettaglio, nonché gli indirizzi di saluto di apertura e chiusura, si è distinto, come ogni anno, per la presenza di numerosi relatori, italiani ed internazionali, che hanno arricchito il panorama degli studi tecnico-scientifici relativi all'applicazione dell'informatica alle scienze umane. Di rilievo l'importante Patrocinio accordato dal Ministero per l'Innovazione e le Tecnologie.
L'IU, Informatica Umanistica, è oggi più che mai una realtà presente e sempre più necessaria nell'ambito della ricerca e della didattica. Le esigenze di studenti, docenti e ricercatori sono molto diverse rispetto a solo cinque/dieci anni fa. Di conseguenza la formazione degli studenti e degli stessi docenti e ricercatori deve mutare, deve arricchirsi della conoscenza dei nuovi strumenti informatici, per consentire una maggiore disponibilità di risorse, un più facile accesso alle fonti ed un maggiore interscambio culturale, fondamentale in una società globale come quella attuale.
Storiadelmondo è molto orgogliosa di ospitare nella sua sede la pubblicazione degli Atti di IS - Internet e Storia, certa di fare cosa gradita ai propri Lettori. Pertanto questo numero sarà molto più ricco del solito, con la presenza di ben nove interventi. Il Lettore avrà la possibilità, pertanto, di approfondire numerosi e diversi aspetti dell'IU e della ricerca in tale settore.
Si parte dall'affascinante percorso concettuale elaborato da Chelidonio sullo spunto della storia del fuoco e delle tecniche accensive, che porta a ricerche topografiche, toponomastiche ed onomastiche in varie parti d'Europa, rese possibili con poco dispendio economico proprio grazie alle elevate potenzialità del mezzo telematico.
Molto interessanti e sicuramente innovativi anche i due interventi del thailandese Chutiwongpeti, che mette abilmente in evidenza quanto la multimedialità applicata all'arte possa rendere l'immagine della nostra storia contemporanea, esposta proprio attraverso l'originale uso delle nuove tecnologie.
Nuovi strumenti informatici, quali ad esempio l'Hyper Journal, oggetto principale del suo intervento, e la necessità di un loro uso intelligente ed opportuno ai fini della ricerca e della divulgazione in rete, sono messi in evidenza da Maria Chiara Pievatolo, docente dell'Università degli Studi di Pisa e progettista web del Bollettino Telematico di Filosofia Politica.
Ancora, un'ipotesi affascinante e per nulla utopica, viene esposta da Emiliano Loria, che forte della sua esperienza biblioteconomica, offre la possibilità di immaginare la realtà di un museo virtuale.
Le nuove tecnologie, come si è già avuto modo di scrivere, offrono grandi possibilità per l'innovazione dei metodi didattici. Un esempio lo si può trovare nel testo di Gennaro Tedesco, il quale presenta, in modo certamente originale, le potenzialità interdisciplinari del nuovo approccio metodologico-informatico.
Vecchio, invece, sulla falsa riga di osservazioni più o meno note, offre una sintesi dei parametri utili per valutare e classificare le risorse presenti in rete, attraverso una schema mutuato dalle tradizionali tecniche di valutazione delle risorse librarie e bibliografiche.
Giada Marcazzani presenta una serie di interessanti osservazioni relative alla sua esperienza di tutor nell'ambito di un percorso di studio internazionale, che ha permesso la partecipazione di diverse realtà accademiche e di numerosi studenti appartenenti a diverse identità nazionali, svolto attraverso l'utilizzo di una piattaforma e.learning, e che costituisce un importante 'precedente' di innovazione multiculturale per 'una comune identità europea'.
Si chiude, poi, con la relazione di Luigi M. Reale che è stata indirizzata ad effettuare un confronto fra editoria tradizionale ed elettronica, al fine di evidenziare gli elementi di validità dei sistemi tradizionali, commerciale ed istituzionale, da applicare, congiuntamente, all'editoria multimediale.
— Il numero 41 di Storiadelmondo
lunedì aprile 24, 2006
Roberta FidanziaIl numero 40 di Storiadelmondo
lunedì marzo 27, 2006
Il 40° numero di Storiadelmondo offre ai Lettori un affascinante viaggio nello spazio e nel tempo.
Il primo saggio, infatti, è dedicato all'analisi dell'Ars Grammatica di Dionisio Trace. L'Autore, new entry del nostro periodico, ne percorre, quasi passo passo, i momenti di redazione, soffermandosi su tutti i più importanti elementi che permettono allo studioso, ma anche al semplice appassionato -e questo è merito della capacità espressiva dell'Autore- di comprendere i dati essenziali per l'elaborazione e la sintassi del discorso e del pensiero, così come furono utilizzati dalle scuole bizantine per lunghissimi secoli. Inoltre, riporta numerosi commenti, interessantissimi per una storia del linguaggio, di storici e filologi antichi e moderni.
Giunti, così, al Medioevo, momento denso di intuizioni, studi e scambi culturali, economici e sociali in Europa e verso l'Oriente, e periodo in un certo senso privilegiato della nostra rivista, si riparte da Salonicco nel XIII secolo per giungere, attraverso un rapido excursus storico, alla Salonicco di quattrocento anni dopo. Il recente ritrovamento di un prezioso documento presso l'Archivo Storico Nazionale di Madrid rende possibile, infatti, approfondire alcuni aspetti della fusione culturale che si diedero i popoli della Grecia Ottomana, specialmente in questa città del Nord della Grecia, capitale dell'antica Macedonia. Con questo studio s'inaugura la serie di interventi di studiosi stranieri, che scrivono per noi in lingua originale.
Il terzo saggio, con un salto verso l'est europeo, ci porta ad esplorare la foresta e la pianura russa, cercando di svolgere un'analisi relativamente all'influenza dei fattori climatici ed ambientali sulle popolazioni slave dell'est europeo. In alcuni momenti l'Autore prende come riferimento lo scrittore greco Erodoto ed alcuni autori bizantini, segno evidente che lo studio della storia in ogni sua sfaccettatura non può prescindere da una visione ampia ed il più possibile globale, da una "storiadelmondo", per dirla con il nostro titolo.
Non potendo fare a meno di dedicare il meritato spazio storico all'Italia, il saggio conclusivo verte sul decennio di presenza francese nella nostra penisola, in particolare nella Terra di Lavoro. Secondo l'analisi dell'Autore, nonostante le difficoltà e la situazione generale di 'occupazione' francese, il risultato del bilancio di questo periodo può essere considerato positivo, dato che l'esperienza napoleonica favorì un rilancio ed un ammodernamento delle strutture amministrative, politiche ed economiche.
— Roberta Fidanzia
Il primo saggio, infatti, è dedicato all'analisi dell'Ars Grammatica di Dionisio Trace. L'Autore, new entry del nostro periodico, ne percorre, quasi passo passo, i momenti di redazione, soffermandosi su tutti i più importanti elementi che permettono allo studioso, ma anche al semplice appassionato -e questo è merito della capacità espressiva dell'Autore- di comprendere i dati essenziali per l'elaborazione e la sintassi del discorso e del pensiero, così come furono utilizzati dalle scuole bizantine per lunghissimi secoli. Inoltre, riporta numerosi commenti, interessantissimi per una storia del linguaggio, di storici e filologi antichi e moderni.
Giunti, così, al Medioevo, momento denso di intuizioni, studi e scambi culturali, economici e sociali in Europa e verso l'Oriente, e periodo in un certo senso privilegiato della nostra rivista, si riparte da Salonicco nel XIII secolo per giungere, attraverso un rapido excursus storico, alla Salonicco di quattrocento anni dopo. Il recente ritrovamento di un prezioso documento presso l'Archivo Storico Nazionale di Madrid rende possibile, infatti, approfondire alcuni aspetti della fusione culturale che si diedero i popoli della Grecia Ottomana, specialmente in questa città del Nord della Grecia, capitale dell'antica Macedonia. Con questo studio s'inaugura la serie di interventi di studiosi stranieri, che scrivono per noi in lingua originale.
Il terzo saggio, con un salto verso l'est europeo, ci porta ad esplorare la foresta e la pianura russa, cercando di svolgere un'analisi relativamente all'influenza dei fattori climatici ed ambientali sulle popolazioni slave dell'est europeo. In alcuni momenti l'Autore prende come riferimento lo scrittore greco Erodoto ed alcuni autori bizantini, segno evidente che lo studio della storia in ogni sua sfaccettatura non può prescindere da una visione ampia ed il più possibile globale, da una "storiadelmondo", per dirla con il nostro titolo.
Non potendo fare a meno di dedicare il meritato spazio storico all'Italia, il saggio conclusivo verte sul decennio di presenza francese nella nostra penisola, in particolare nella Terra di Lavoro. Secondo l'analisi dell'Autore, nonostante le difficoltà e la situazione generale di 'occupazione' francese, il risultato del bilancio di questo periodo può essere considerato positivo, dato che l'esperienza napoleonica favorì un rilancio ed un ammodernamento delle strutture amministrative, politiche ed economiche.
IS - Internet e Storia. Seconda sessione
mercoledì febbraio 15, 2006
Prosegue il 4° Forum telematico IS - Internet e Storia, organizzato dal Medioevo Italiano Project in programma fino al 15 marzo.
Per la seconda sessione del 15 febbraio è intervenuto l'artista indonesiano Sarawut Chutiwongpeti, con due relazioni distinte. La prima dal titolo ''At the Dawn of the 21st Century: A View-Thought 'The Red Window''' (''The Critical Time of the World Civilization''). An Installation Art Project, la seconda ''Untitled''. (Wishes, Lies and Dreams). Video Art Project.
Luigi M. Reale, di italianisticaonline.it. ha proposto un documento sulla prospettiva di un sistema editoriale aperto con una proposta collaborativa per la cultura italiana in Rete.
E' possibile accedere alle relazioni degli studiosi partecipanti con semplice procedure di registrazione sul sito web del Forum disponibile all'indirizzo www.internetestoria.it
— Angelo Gambella
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Per la seconda sessione del 15 febbraio è intervenuto l'artista indonesiano Sarawut Chutiwongpeti, con due relazioni distinte. La prima dal titolo ''At the Dawn of the 21st Century: A View-Thought 'The Red Window''' (''The Critical Time of the World Civilization''). An Installation Art Project, la seconda ''Untitled''. (Wishes, Lies and Dreams). Video Art Project.
Luigi M. Reale, di italianisticaonline.it. ha proposto un documento sulla prospettiva di un sistema editoriale aperto con una proposta collaborativa per la cultura italiana in Rete.
E' possibile accedere alle relazioni degli studiosi partecipanti con semplice procedure di registrazione sul sito web del Forum disponibile all'indirizzo www.internetestoria.it