Piero della Francesca e Cezanne: la primavera del 2007 ha visto
tornare in Toscana grandi mostre, organizzate attraverso collaborazioni importanti e visitate da migliaia di turisti. La regione Toscana a tal proposito rende noto che la mostra 'Piero della Francesca e le corti italiane' svoltasi ad Arezzo, Monterchi e Sansepolcro ha fatto segnare 162.000 visitatori, mentre 'Cezanne a Firenze' ha registrato ben 260.000 presenze.
Grazie ad una convenzione triennale che sarà firmata in autunno dalla Regione con la Fondazione Strozzi queste esposizioni di rilievo nazionale non resteranno un fenomeno isolato. La Regione dichiara di guardare con interesse alla Fondazione, cui partecipano tra gli altri Comune, Provincia e Cassa di Risparmio di Firenze, e stringerà con essa un patto di collaborazione grazie al quale oltre un milione di euro in tre anni sarà destinato all’organizzazione di grandi mostre nello storico palazzo fiorentino.
Una fetta consistente del finanziamento servirà per 'Macrocosmo', mostra a cura del direttore dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, Paolo Galluzzi, che sarà tra i principali eventi delle Celebrazioni Galileiane del 2009.
— Grandi mostre in Toscana
domenica agosto 5, 2007
Angelo GambellaApocalisse: l’ultima rivelazione
sabato luglio 7, 2007
Tolmezzo (Ud) - «Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: "Vieni". Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno». Si tratta di uno dei passi più noti dell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo e il più visionario dei libri che compongono il testo biblico. È l’apertura dei sette sigilli, con la quale inizia la fine dei tempi. È questo il tema della mostra Apocalisse: l’ultima rivelazione aperta fino al 30 settembre nella Casa delle Esposizioni di Illegio, vicino a Tolmezzo (Udine), dopo di che passerà nei Musei Vaticani a Roma. Nel paesino friulano sono esposti un centinaio di capolavori fra codici miniati, dipinti su tavola e su tela, di segni, incisioni, sculture e oggetti di oreficeria realizzati fra il IV e il XX secolo. Insieme alle icone russe e bizantine si trovano, fra le altre, opere di Beato Angelico, Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel, Jacopo Bassano, Guido Reni, El Greco, Giorgio De Chirico e Salvador Dalí. Filo conduttore del percorso sono le sedici incisioni tratte dall’Apocalypsis cum figuris eseguite da Albrecht Dürer nel 1498. La mostra sarà affiancata da una serie di eventi di vario tipo volti ad indagare tutti gli aspetti dell’Apocalisse, tra cui il convegno (tenutosi il 10 giugno) del Canto Sacro Popolare, raduno di tutte le cantorie del Friuli e della Carnia e l’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi (15 luglio) nel Duomo di Tolmezzo. Il catalogo, molto interessante anche sotto l'aspetto storico, è pubblicato da Skira (pp. 224, 108 ill. a colori e 16 in b/n, 2007, euro 45). Orari: 10-19 (lunedì chiuso), ingresso e 7. Informazioni: tel. 0433 44445.
Elena Percivaldi
— Redazione
Elena Percivaldi
Arte in Puglia dal Medioevo al Settecento
martedì luglio 3, 2007
Il 6 luglio alle ore 10, nella Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio Puglia sarà presentato in anteprima il progetto ''Arte in Puglia dal Medioevo al Settecento'', promosso dal Centro Studi sulla Civiltà Artistica dell'Italia Meridionale 'G. Previtali' presieduto dallo storico dell'arte Francesco Abbate, docente dell'Università degli Studi di Lecce.
Il progetto riguarda una mostra articolata in tre sedi espositive quali Bari, Foggia e Lecce. Dopo i saluti del direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio Puglia, Giovanni Paparella, il progetto sarà descritto nelle sue linee strutturali dal coordinatore Abbate, mentre illustreranno le singole sezioni i responsabili tecnico-scientifici dei Dipartimenti Universitari promotori: Mariella Basile, Maria Stella Calò Mariani, Antonio Cassiano, Pina Belli D'Elia, Michele D'Elia, Gloria Fazia, Lucio Galante e Clara Gelao. Parteciperà alla conferenza Vittorino Curci, Assessore alla Cultura della Provincia di Bari. La mostra riprende il tema dell'esposizione del 1964 curata da Michele D'Elia e dedicata all'Arte in Puglia dal Tardoantico al Rococò che rappresentò un primo importante contributo alla conoscenza ed alla valorizzazione del patrimonio artistico pugliese, tra i più significativi dell'Italia meridionale. A più di quarant'anni dalla prima rassegna in materia, la mostra si articolerà nelle sedi espositive di Foggia per l'arte medievale, di Bari per il Rinascimento e di Lecce per l'epoca barocca.
— Roberta Fidanzia
Il progetto riguarda una mostra articolata in tre sedi espositive quali Bari, Foggia e Lecce. Dopo i saluti del direttore generale della Fondazione Cassa di Risparmio Puglia, Giovanni Paparella, il progetto sarà descritto nelle sue linee strutturali dal coordinatore Abbate, mentre illustreranno le singole sezioni i responsabili tecnico-scientifici dei Dipartimenti Universitari promotori: Mariella Basile, Maria Stella Calò Mariani, Antonio Cassiano, Pina Belli D'Elia, Michele D'Elia, Gloria Fazia, Lucio Galante e Clara Gelao. Parteciperà alla conferenza Vittorino Curci, Assessore alla Cultura della Provincia di Bari. La mostra riprende il tema dell'esposizione del 1964 curata da Michele D'Elia e dedicata all'Arte in Puglia dal Tardoantico al Rococò che rappresentò un primo importante contributo alla conoscenza ed alla valorizzazione del patrimonio artistico pugliese, tra i più significativi dell'Italia meridionale. A più di quarant'anni dalla prima rassegna in materia, la mostra si articolerà nelle sedi espositive di Foggia per l'arte medievale, di Bari per il Rinascimento e di Lecce per l'epoca barocca.
Apertura pomeridiana di musei triestini
lunedì luglio 2, 2007
Sono 50 i Volontari della Cultura del Touring Club Italiano che, a partire dal mese di luglio, si dedicheranno all’apertura pomeridiana dei Civici Musei Sartorio e Teatrale di Trieste, finora aperti solo fino alle 13.
I volontari del TCI sono "certificati" da un attestato di “Volontari per il patrimonio culturale”, conseguito dopo uno specifico corso di formazione. La collaborazione tra il Touring e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste offre la possibilità di visitare i due Musei tutti i giorni, eccetto il lunedì, fino alle 19.
Il Civico Museo Sartorio è un museo d’ambiente ospitato nella settecentesca villa che la famiglia Sartorio donò nel 1946 al Comune di Trieste. Conserva una rassegna di ceramiche provenienti dalle maggiori manifatture italiane, l’arredamento ottocentesco originale e il Trittico di Santa Chiara, attribuito a Paolo e a Marco Veneziano. Al secondo piano, oltre alla sala da pranzo in stile Luigi XVI, si trova la collezione Rusconi-Opuich, che comprende circa 2500 pezzi di varia tipologia: miniature, orologi, gioielli, cristalli, tessuti, dall’arte antica al Novecento. Da segnalare: 254 disegni di Giambattista Tiepolo.
Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl è nato nel 1924 per volontà dell’editore, commerciante e collezionista di musica Carlo Schmidl. Documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal ‘700 a oggi attraverso fondi archivistici e manoscritti autografi (circa 100.000 esemplari), manifesti, locandine, fotografie, dipinti, strumenti musicali.
Da segnalare: la ricostruzione del laboratorio del liutaio triestino Francesco Zapelli e gli spazi dedicati alla memoria di Giorgio Strehler, compreso l'archivio personale.
La squadra del TCI conta 200 persone già attive a Milano, Crema e Mantova.
— Angelo Gambella
I volontari del TCI sono "certificati" da un attestato di “Volontari per il patrimonio culturale”, conseguito dopo uno specifico corso di formazione. La collaborazione tra il Touring e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste offre la possibilità di visitare i due Musei tutti i giorni, eccetto il lunedì, fino alle 19.
Il Civico Museo Sartorio è un museo d’ambiente ospitato nella settecentesca villa che la famiglia Sartorio donò nel 1946 al Comune di Trieste. Conserva una rassegna di ceramiche provenienti dalle maggiori manifatture italiane, l’arredamento ottocentesco originale e il Trittico di Santa Chiara, attribuito a Paolo e a Marco Veneziano. Al secondo piano, oltre alla sala da pranzo in stile Luigi XVI, si trova la collezione Rusconi-Opuich, che comprende circa 2500 pezzi di varia tipologia: miniature, orologi, gioielli, cristalli, tessuti, dall’arte antica al Novecento. Da segnalare: 254 disegni di Giambattista Tiepolo.
Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl è nato nel 1924 per volontà dell’editore, commerciante e collezionista di musica Carlo Schmidl. Documenta la vita del teatro e della musica a Trieste dal ‘700 a oggi attraverso fondi archivistici e manoscritti autografi (circa 100.000 esemplari), manifesti, locandine, fotografie, dipinti, strumenti musicali.
Da segnalare: la ricostruzione del laboratorio del liutaio triestino Francesco Zapelli e gli spazi dedicati alla memoria di Giorgio Strehler, compreso l'archivio personale.
La squadra del TCI conta 200 persone già attive a Milano, Crema e Mantova.
Immagini del Risorgimento italiano
martedì giugno 5, 2007
Il Museo Centrale del Risorgimento presenta al Vittoriano mercoledì 13 giugno, un duplice evento.
Il primo è costituito dalla mostra: "Immagini del Risorgimento italiano dalla fine del XVIII secolo al 1846". Una selezione scelta di opere originali esposte per la prima volta (realizzate con le più diverse tecniche, dall’incisione a bulino all’acquaforte, dalla litografia all’acquatinta fino alle stampe prodotte utilizzando più tecniche contemporaneamente).
Il secondo evento è la presentazione del libro: “L’Archivio del Museo Centrale del Risorgimento. Guida ai fondi documentari”, terzo volume della collana Repertori del Museo Centrale del Risorgimento con la presentazione del prof. Giuseppe Talamo presidente dell’Istituto del Risorgimento, curata da Marco Pizzo ed edita dalla Gangemi Editore.
Dopo quattro anni di lavoro, si presenta agli studiosi e al pubblico il riordino e la reinventariazione minuziosa di uno dei più importanti archivi di un periodo centrale nella lunga storia d’Italia.
— Angelo Gambella
« Articoli precedenti
|
Articoli successivi »
Il primo è costituito dalla mostra: "Immagini del Risorgimento italiano dalla fine del XVIII secolo al 1846". Una selezione scelta di opere originali esposte per la prima volta (realizzate con le più diverse tecniche, dall’incisione a bulino all’acquaforte, dalla litografia all’acquatinta fino alle stampe prodotte utilizzando più tecniche contemporaneamente).
Il secondo evento è la presentazione del libro: “L’Archivio del Museo Centrale del Risorgimento. Guida ai fondi documentari”, terzo volume della collana Repertori del Museo Centrale del Risorgimento con la presentazione del prof. Giuseppe Talamo presidente dell’Istituto del Risorgimento, curata da Marco Pizzo ed edita dalla Gangemi Editore.
Dopo quattro anni di lavoro, si presenta agli studiosi e al pubblico il riordino e la reinventariazione minuziosa di uno dei più importanti archivi di un periodo centrale nella lunga storia d’Italia.