In occasione dell’inaugurazione della nuova Biblioteca e del nuovo
Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Reggio Emilia, viene allestita una mostra che svela per la prima volta al pubblico i grandi tesori custoditi negli archivi dell’Ordine. Quaranta volumi risalenti al XVII e XVIII secolo saranno proposti fino al 28 febbraio 2008 in un percorso espositivo che guida il visitatore in un viaggio tra opere dedicate alla filosofia, alla teologia, alla retorica, all’architettura, alla geografia e a ogni campo del sapere. Scritte da frati Cappuccini che nel corso dei secoli si sono dedicati allo studio e alla catalogazione, le opere esposte sono una testimonianza di come tra i frati e il libro si sia instaurato un rapporto secolare ancora oggi in grado di coinvolgere e stupire. Per scoprire come le meraviglie naturali del Congo furono descritte per la prima volta da un frate viaggiatore, per stupirsi di fronte a frontespizi di rara raffinatezza o a un trattato che svela i misteri delle meridiane o le meraviglie architettoniche dei conventi emiliani. Senza dimenticare la significativa esposizione di opere di fra Stefano Da Carpi ospitata al secondo piano del Museo, un omaggio dovuto a uno dei pennelli più affascinati e originali del Seicento emiliano. Un piccolo saggio delle meraviglie contenute nella storica Biblioteca dell’Ordine ora tornata a nuova vita. Il tutto inserito nella rinnovata cornice del Museo dei Beni Culturali Cappuccini che, a ottanta anni dalla sua fondazione, riapre a Reggio Emilia con uno spazio espositivo che non mancherà di ospitare numerosi appuntamenti dedicati all’arte e alla cultura.
Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Reggio Emilia
Via Ferrari Bonini, 6 – Reggio Emilia
— I cappuccini e il libro a Reggio Emilia
lunedì dicembre 31, 2007
Roberta FidanziaManoscritti di Scarlatti alla Marciana
lunedì dicembre 17, 2007
In occasione del 250° anniversario della morte di Domenico Scarlatti (Napoli, 26 ottobre 1685 - Madrid, 23 luglio 1757), la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, espone nelle sue Sale alcuni manoscritti delle Sonate del celebre compositore, scelti tra i 15 codici musicali acquisiti dalla Marciana nel 1835, dalla nobile famiglia Contarini di San Beneto (Benedetto).
L'esposizione si tiene da oggi 17 dicembre fino a domenica 6 gennaio 2008.
I codici musicali in mostra tramandano 496 sonate per cembalo di Scarlatti. Sarà esposta anche la copia degli "Essercizi" appartenenti all'infanta del Portogallo, Maria Barbara di Braganza, sposa di Ferdinando VI di Spagna.
La mostra è a cura di Anna Claut e Susy Marcon, l'allestimento di Silvia Pugliese, Annalisa Bruni coordina l'ufficio stampa.
L'ingresso al pubblico avviene dal Museo Correr con biglietto del percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco, nell'orario 9 - 17.
— Angelo Gambella
L'esposizione si tiene da oggi 17 dicembre fino a domenica 6 gennaio 2008.
I codici musicali in mostra tramandano 496 sonate per cembalo di Scarlatti. Sarà esposta anche la copia degli "Essercizi" appartenenti all'infanta del Portogallo, Maria Barbara di Braganza, sposa di Ferdinando VI di Spagna.
La mostra è a cura di Anna Claut e Susy Marcon, l'allestimento di Silvia Pugliese, Annalisa Bruni coordina l'ufficio stampa.
L'ingresso al pubblico avviene dal Museo Correr con biglietto del percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco, nell'orario 9 - 17.
La figura femminile tra arte antica e moderna
sabato novembre 17, 2007
Martedì 20 novembre alle ore 18,00 presso la Galleria d'Arte Sacerdoti di Milano, sarà inaugurata la mostra dal titolo "La figura femminile tra arte antica e moderna".
Saranno esposte circa 15 opere di grandi artisti italiani provenienti da collezioni private.
Le opere, poco note al pubblico, disegnano il tema della femminilità così com'è stato interpretato e vissuto in varie epoche storiche e culturali.
Il percorso parte dal Rinascimento -e quindi dalla rappresentazione femminile botticelliana della donna come madonna spirituale, ma anche materna, dalla sublimazione della donna attraverso il tema della Sacra Famiglia e della Natività- e giunge, di passaggio, alle immagini reali e brucianti dell’Ottocento, che raffigurano una donna protagonista del lavoro quotidiano, sia esso svolto in città, in casa o nei campi. Risaltano, in particolare in questa sezione, le tele dei Macchiaioli come Telemaco Signorini, Silvestro Lega e Giovanni Fattori.
Proseguendo lungo la dimensione mondana, ciarliera e leggera dei salotti parigini e della belle époque, si completa il percorso con le rappresentazioni più pacate del Novecento postavanguardista di Giorgio De Chirico, con la sua rappresentazione intimista, e di Massimo Campigli, con la sua stilizzazione che dissolve l'individualità. Un interessante viaggio conoscitivo nell'immaginario maschile relativo all'oggetto da esso più ammirato e desiderato: la donna.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 23 dicembre 2007.
— Roberta Fidanzia
Saranno esposte circa 15 opere di grandi artisti italiani provenienti da collezioni private.
Le opere, poco note al pubblico, disegnano il tema della femminilità così com'è stato interpretato e vissuto in varie epoche storiche e culturali.
Il percorso parte dal Rinascimento -e quindi dalla rappresentazione femminile botticelliana della donna come madonna spirituale, ma anche materna, dalla sublimazione della donna attraverso il tema della Sacra Famiglia e della Natività- e giunge, di passaggio, alle immagini reali e brucianti dell’Ottocento, che raffigurano una donna protagonista del lavoro quotidiano, sia esso svolto in città, in casa o nei campi. Risaltano, in particolare in questa sezione, le tele dei Macchiaioli come Telemaco Signorini, Silvestro Lega e Giovanni Fattori.
Proseguendo lungo la dimensione mondana, ciarliera e leggera dei salotti parigini e della belle époque, si completa il percorso con le rappresentazioni più pacate del Novecento postavanguardista di Giorgio De Chirico, con la sua rappresentazione intimista, e di Massimo Campigli, con la sua stilizzazione che dissolve l'individualità. Un interessante viaggio conoscitivo nell'immaginario maschile relativo all'oggetto da esso più ammirato e desiderato: la donna.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 23 dicembre 2007.
Poesia per i Sensi. Mostra alla Marciana
giovedì novembre 15, 2007
La mostra "Poesia per i Sensi. I libri d’artista di Clemens-Tobias Lange " allestita nelle Sale monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, è stata prorogata fino a domenica 2 dicembre.
I libri d’artista si stampano in tutto il mondo con linguaggi artistici diversi. Spesso è il concetto ad essere in primo piano, come anche il linguaggio espressivo dell’artista nelle sue grafiche originali o la documentazione di un’installazione.
Clemens-Tobias Lange ha sempre posto al centro del suo ventennale lavoro di ricerca l’idea stessa di libro. Individua e crea un carattere “personale” per ogni titolo che diventa "tipo". Ogni libro è un mondo proprio, ma tutti i libri, con le loro copertine e le loro pagine sono da vedere quasi come rappresentazioni teatrali. Stampati tutti con estrema cura, realizzati pagina per pagina con l’occhio del pittore.
I visitatori possono entrare dall'ingresso del Museo Correr, tutti i giorni nell'orario 9-17.
— Angelo Gambella
I libri d’artista si stampano in tutto il mondo con linguaggi artistici diversi. Spesso è il concetto ad essere in primo piano, come anche il linguaggio espressivo dell’artista nelle sue grafiche originali o la documentazione di un’installazione.
Clemens-Tobias Lange ha sempre posto al centro del suo ventennale lavoro di ricerca l’idea stessa di libro. Individua e crea un carattere “personale” per ogni titolo che diventa "tipo". Ogni libro è un mondo proprio, ma tutti i libri, con le loro copertine e le loro pagine sono da vedere quasi come rappresentazioni teatrali. Stampati tutti con estrema cura, realizzati pagina per pagina con l’occhio del pittore.
I visitatori possono entrare dall'ingresso del Museo Correr, tutti i giorni nell'orario 9-17.
Mostra di studi canoviani a Ferrara
martedì ottobre 30, 2007
Nell'ambito delle attività programmate dalla ''Nona Settimana di studi canoviani'' dedicata al tema ''Canova e Cicognara'' che si tiene a Bassano del Grappa e Ferrara, è stata allestita, presso la Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, un'esposizione libraria e documentaria con manoscritti, edizioni antiche e di pregio appartenuti a Leopoldo Cicognara. Il titolo dell'esposizione è ''Leopoldo Cicognara (Ferrara, 1767-Venezia, 1834): dalla Storia della Scultura al Monumento per Antonio Canova nelle Raccolte della Biblioteca Ariostea''.
La mostra, curata da Mirna Bonazza della Biblioteca Ariostea, è visitabile a ingresso libero fino all'1 dicembre prossimo, nei giorni e negli orari di apertura della biblioteca Ariostea
— Roberta Fidanzia
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La mostra, curata da Mirna Bonazza della Biblioteca Ariostea, è visitabile a ingresso libero fino all'1 dicembre prossimo, nei giorni e negli orari di apertura della biblioteca Ariostea