Al via il terzo ciclo del Laboratorio di Storia - Medioevo, sul tema Medioevo tra Storia e Storiografia.
Il corso ha la durata di 3 settimane dal 18 febbraio al 10 marzo 2008 e si svolge attraverso il sistema di formazione a distanza Laboratorio di Storia. Il corso prevede il rilascio dell'attestato di partecipazione al termine del corso.
Il laboratorio è strutturato in tre moduli: 1) La periodizzazione della Storia; 2) Introduzione storiografica: per una Storia del Medioevo; 3) Interpretazione e valutazione del Medioevo ed in più contiene una biblioteca composta da materiali sul medioevo in rete.
Gli iscritti possono accedere a tutte le risorse (lezioni, materiali, avvisi) dal Laboratorio di formazione a distanza.
Per iscriversi collegarsi al sito www.storiamedievale.com. Il corso è erogato da Drengo Srl in collaborazione con Medioevo Italiano Project e SISAEM.
— Al via il terzo ciclo del Laboratorio di Storia - Medioevo
venerdì febbraio 1, 2008
Angelo GambellaL’Enigma degli Avori Medievali da Amalfi a Salerno
domenica gennaio 20, 2008
La mostra al Museo diocesano di Salerno nasce dalla raccolta della più vasta e completa serie di opere eburnee del Medioevo cristiano esistente al mondo. Il nucleo dell'esposizione è costituito dal complesso di sessantasette tavole e tavolette d’avorio scolpito, appartenenti ad un arredo liturgico eseguito per la Cattedrale di San Matteo. Qui, nel 1510, il vescovo Fregoso identificava il tesoro e lo apprezzava meritatamente come un grande complesso figurato, realizzato in avorio.
La mostra si propone lo scopo di radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo, spesso molto lontani fra loro, che gli studi sono venuti identificando come parti integranti del medesimo complesso.
La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, con la presentazione di alcuni importantissimi monumenti eburnei di destinazione non meno signorile che ludica e d’ispirazione profana: in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di gioco degli scacchi (quelli detti di Carlomagno), che sono tra gli avori più strettamente collegati con i modi salernitani; e una scelta di corni da caccia, solitamente detti olifanti.
L’iniziativa è completata da due itinerari tematici, all’interno del centro antico di Salerno, che contribuiscono a contestualizzare la produzione degli avori nell’ambito culturale ed artistico in cui furono realizzati.
Salerno, Museo Diocesano, Largo Plebiscito, fino al 30.04.2008
— Angelo Gambella
La mostra si propone lo scopo di radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo, spesso molto lontani fra loro, che gli studi sono venuti identificando come parti integranti del medesimo complesso.
La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, con la presentazione di alcuni importantissimi monumenti eburnei di destinazione non meno signorile che ludica e d’ispirazione profana: in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di gioco degli scacchi (quelli detti di Carlomagno), che sono tra gli avori più strettamente collegati con i modi salernitani; e una scelta di corni da caccia, solitamente detti olifanti.
L’iniziativa è completata da due itinerari tematici, all’interno del centro antico di Salerno, che contribuiscono a contestualizzare la produzione degli avori nell’ambito culturale ed artistico in cui furono realizzati.
Salerno, Museo Diocesano, Largo Plebiscito, fino al 30.04.2008
Medioevo Alifano
lunedì dicembre 3, 2007
Con uno studio storico sulla Diocesi di Alife, proseguono le pubblicazioni di Storia Medievale edite da Drengo.
"Medioevo Alifano" è uno studio che analizza la Storia di un territorio che raggiunse enorme importanza in età normanna e particolarmente nella prima metà del XII secolo. Si tratta di trecentocinquanta pagine fitte di narrazione dettagliata e documenti originali che raccontano la Storia dell'intera Diocesi di Alife (nell'odierna provincia di Caserta), dalla caduta dell'Impero romano ai Longobardi, dai Normanni agli Svevi, fino agli angioini. Con sedici splendide tavole a colori di Miniature e Pergamene tratte da archivi di mezza Europa.
La pubblicazione esce sotto gli auspici della Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale, con il concorso del Medioevo Italiano Project. Presentata in anteprima a Più Libri Più Liberi il 6 dicembre è ora in libreria.
Dalla Presentazione di Roberta Fidanzia (Dottore di Ricerca, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"):
Alife medievale, nella ricostruzione dettagliata e documentata dell'Autore, torna a vivere in queste fitte pagine di storia politica, sociale, religiosa, raccontate con uno stile moderno, ma allo stesso tempo, attento alla prosa narrativa che non perde di vista la specificità dell'opera di ricerca professionale.
Tanti sono i protagonisti del volume. Tra tutti emerge e splende Rainulfo II, conte di Alife e fautore di pace ed indipendenza politica dall'invadente Regno di Sicilia.
Grazie a Rainulfo, Alife si fa portatrice e sostenitrice di profondi ideali di libertà e di Cristianità, rappresentati in particolar modo dalla traslazione delle spoglie di Papa Sisto I dal Vaticano al suo territorio, dove tuttora riposano e sono care al culto dei cittadini.
La città di Alife è una fucina di eventi che scorrono tra le righe del volume, che si presenta corredato da un apparato di approfondimento molto ampio e da tavole geografiche e fotografiche importanti e a volte edite per la prima volta in quest'occasione. Non potrà sfuggire al Lettore più attento, infatti, la presenza di due riproduzioni di vedute alifane del Settecento ed alcune interessantissime riproduzioni di pergamene originali recanti il sigillo del grande Rainulfo. Alcuni documenti giunti d'oltre confine e dal Vaticano completano l'apparato iconografico rendendo ancor più affascinante la storia di questo lembo d'Italia nel Medioevo.
Scheda:
Angelo Gambella
Medioevo Alifano. Potere e Popolo nello Stato Normanno di Alife
Collana: Studi Storici sul Medioevo Italiano
Drengo, Roma 2007.
Pagine 350 + XVI tav. a colori. Euro 25.00
ISBN-13 978-88-88812-18-2
Angelo Gambella
Presidente del Medioevo Italiano Project, ha all'attivo la pubblicazione di opere di carattere storico, segnatamente sull'Italia meridionale normanna, e di numerosi articoli per testate telematiche e a stampa. Editore ed imprenditore, è impegnato nell'ICT e, particolarmente, nell'applicazione dell'Informatica alle Scienze Umane, sia da un punto di vista propriamente direttivo ed amministrativo, sia da un punto di vista più strettamente tecnico e specialistico. Comprende fra le specifiche competenze ed esperienze la realizzazione di siti web tematici e lo sviluppo di iniziative di ricerca storica.
— Redazione
"Medioevo Alifano" è uno studio che analizza la Storia di un territorio che raggiunse enorme importanza in età normanna e particolarmente nella prima metà del XII secolo. Si tratta di trecentocinquanta pagine fitte di narrazione dettagliata e documenti originali che raccontano la Storia dell'intera Diocesi di Alife (nell'odierna provincia di Caserta), dalla caduta dell'Impero romano ai Longobardi, dai Normanni agli Svevi, fino agli angioini. Con sedici splendide tavole a colori di Miniature e Pergamene tratte da archivi di mezza Europa.
La pubblicazione esce sotto gli auspici della Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale, con il concorso del Medioevo Italiano Project. Presentata in anteprima a Più Libri Più Liberi il 6 dicembre è ora in libreria.
Dalla Presentazione di Roberta Fidanzia (Dottore di Ricerca, Università degli Studi di Roma "La Sapienza"):
Alife medievale, nella ricostruzione dettagliata e documentata dell'Autore, torna a vivere in queste fitte pagine di storia politica, sociale, religiosa, raccontate con uno stile moderno, ma allo stesso tempo, attento alla prosa narrativa che non perde di vista la specificità dell'opera di ricerca professionale.
Tanti sono i protagonisti del volume. Tra tutti emerge e splende Rainulfo II, conte di Alife e fautore di pace ed indipendenza politica dall'invadente Regno di Sicilia.
Grazie a Rainulfo, Alife si fa portatrice e sostenitrice di profondi ideali di libertà e di Cristianità, rappresentati in particolar modo dalla traslazione delle spoglie di Papa Sisto I dal Vaticano al suo territorio, dove tuttora riposano e sono care al culto dei cittadini.
La città di Alife è una fucina di eventi che scorrono tra le righe del volume, che si presenta corredato da un apparato di approfondimento molto ampio e da tavole geografiche e fotografiche importanti e a volte edite per la prima volta in quest'occasione. Non potrà sfuggire al Lettore più attento, infatti, la presenza di due riproduzioni di vedute alifane del Settecento ed alcune interessantissime riproduzioni di pergamene originali recanti il sigillo del grande Rainulfo. Alcuni documenti giunti d'oltre confine e dal Vaticano completano l'apparato iconografico rendendo ancor più affascinante la storia di questo lembo d'Italia nel Medioevo.
Scheda:
Angelo Gambella
Medioevo Alifano. Potere e Popolo nello Stato Normanno di Alife
Collana: Studi Storici sul Medioevo Italiano
Drengo, Roma 2007.
Pagine 350 + XVI tav. a colori. Euro 25.00
ISBN-13 978-88-88812-18-2
Angelo Gambella
Presidente del Medioevo Italiano Project, ha all'attivo la pubblicazione di opere di carattere storico, segnatamente sull'Italia meridionale normanna, e di numerosi articoli per testate telematiche e a stampa. Editore ed imprenditore, è impegnato nell'ICT e, particolarmente, nell'applicazione dell'Informatica alle Scienze Umane, sia da un punto di vista propriamente direttivo ed amministrativo, sia da un punto di vista più strettamente tecnico e specialistico. Comprende fra le specifiche competenze ed esperienze la realizzazione di siti web tematici e lo sviluppo di iniziative di ricerca storica.
Il Notaio e la città - Genova 9-10 Novembre 2007
martedì novembre 6, 2007
Il Centro Studi per la storia del notariato genovese presenta il convegno di studi storici: “Il Notaio e la città”, dedicato alla figura professionale del notaio nei secc. XII-XV, che si svolgerà il 9 e il 10 Novembre 2007 presso l'Archivio di Stato , nel complesso monumentale di Sant'Ignazio a Genova.
La giornata inaugurale del convegno è prevista per venerdì 9 novembre, ed è presieduta dal Notaio Carlo Carosi del Centro Studi "Giorgio Costamagna".
L'intervento d'apertura sarà affidato alla Prof.ssa Giovanna Petti Balbi, dell'università di Genova,che presenta: "Notai della città e notai nella città di Genova durante il Trecento.".
Seguiranno: "Aspetti e figure della vita notarile nelle città toscane (XIII-XIV secolo)" e "Da forza di governo a burocrazia. La trasformazione dei notai a Bologna nel secolo XIV", presentati rispettivamente dal Prof. Giovanni Cherubini dell'Università di Firenze e dal Prof. Giorgio Tamba dell'Archivio di Stato di Bologna. L'intervento conclusivo di questa prima giornata, sarà affidato al Prof. Gian Savino Pene Vidari dell'Università di Torino con "Notariato e città nel Piemonte Settentrionale".
La seconda ed ultima giornata del Convegno, prevista per sabato 10 Novembre e presieduta dal Notaio Giuliana Bartolini (Commissione Studi Storici del Consiglio Nazionale del Notariato), si aprirà alle ore 09:30 con: "Piazze notarili minori in area lombarda" del Prof. Giorgio Chittolini dell'Università di Milano, seguito dall'intervento della Prof.ssa Anna Esposito, dell'Università di Roma, dedicato a "Roma e i suoi notai: le diverse realtà di una città capitale (sec. XV-inizio XVI)".
Dopo una breve pausa e sotto la presidenza del Dottor Alfonso Assini, dell'Archivio di Stato di Genova, s'interrompe la serie di interventi dedicati alle figure notarili nelle città dell'Italia centro-settentrionale che, per una volta, lasciano il campo ad una realtà meridionale. La Prof.ssa Beatrice Pasciuta, dell'Università di Palermo, presenta infatti: "Profili normativi e identità sociale:
il notariato a Palermo nel XIV secolo". L'ultimo intervento del Convegno, presentato dal Prof. Gian Maria Varanini in collaborazione con il Dott. Giuseppe Gardoni prende nuovamente in considerazione l'area centro-settentrionale italiana, in questo nella sua interezza, ed è intitolato: "Notai vescovili del Duecento tra curia e città (Italia centro-settentrionale)".
Le conclusioni saranno a cura del Notaio Enrico Marmocchi (Commissione Studi Storici Consiglio Naz.del Notariato).
Luca Maurino
— corsista
Sovrani d'Oriente e Signori d'Occidente
mercoledì ottobre 17, 2007
L'Associazione culturale Bisanzio ha organizzato il convegno Sovrani d'Oriente e Signori d'Occidente, i Comneni di Bisanzio e l'Italia. La conferenza si terrà il 20 ottobre ad Asti, presso la Sala Azzurra della Provincia alle ore 16.00.
L'introduzione sarà curata da Nicola Bergamo, presidente dell'Associazione Culturale Bisanzio. Interverranno i professori
Renato Bordone, dell'Università di Torino, Mario Gallina, sempre dell'Università di Torino e Paolo Cesaretti dell'Università di Bergamo.
La dinastia Comnena (1081-1180) rappresenta un secolo di innovazione. L'Impero di Bisanzio, dopo varie vicende, si trovò al limite della sua stessa esistenza. Grazie all'abilità di Alessio I, fondatore della dinastia, Costantinopoli divenne nuovamente il centro del mediterrano orientale. Nello stesso periodo la chiamata alla Crociata di Urbano II portò ad un avvicinamento l'impero cristiano bizantino con gli stati latini. Questo tumultoso periodo vide quindi una reciproca scoperta, molte volte anche conflittuale, tra i due centri di potere dell'Europa medievale: Roma e Costantinopoli. L'Italia, ancora parte attiva in questa evoluzione storico-sociale, divenne terreno di scontro tra diverse sfere di influenza. Manuele, nipote di Alessio, e Federico II Barbarossa Imperatore germanico, furono i due grandi protagonisti di questo periodo.
Scopo della conferenza è analizzare sotto l'aspetto politico, storico e letterario, il lungo secolo Comneno visto sia d'Oriente che da Occidente. L'analisi delle grandi figure di Manuele I Comneno e Federico Barbarossa, specialmente per quanto riguarda l'intreccio di interessi nella penisola italiana, saranno il fulcro della discussione.
Le conclusioni saranno affidate a Sergio Berruti, del direttivo dell'associazione culturale. Durante il dibattito, sarà presentato il libro del Prof. Gallina.
— Angelo Gambella
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L'introduzione sarà curata da Nicola Bergamo, presidente dell'Associazione Culturale Bisanzio. Interverranno i professori
Renato Bordone, dell'Università di Torino, Mario Gallina, sempre dell'Università di Torino e Paolo Cesaretti dell'Università di Bergamo.
La dinastia Comnena (1081-1180) rappresenta un secolo di innovazione. L'Impero di Bisanzio, dopo varie vicende, si trovò al limite della sua stessa esistenza. Grazie all'abilità di Alessio I, fondatore della dinastia, Costantinopoli divenne nuovamente il centro del mediterrano orientale. Nello stesso periodo la chiamata alla Crociata di Urbano II portò ad un avvicinamento l'impero cristiano bizantino con gli stati latini. Questo tumultoso periodo vide quindi una reciproca scoperta, molte volte anche conflittuale, tra i due centri di potere dell'Europa medievale: Roma e Costantinopoli. L'Italia, ancora parte attiva in questa evoluzione storico-sociale, divenne terreno di scontro tra diverse sfere di influenza. Manuele, nipote di Alessio, e Federico II Barbarossa Imperatore germanico, furono i due grandi protagonisti di questo periodo.
Scopo della conferenza è analizzare sotto l'aspetto politico, storico e letterario, il lungo secolo Comneno visto sia d'Oriente che da Occidente. L'analisi delle grandi figure di Manuele I Comneno e Federico Barbarossa, specialmente per quanto riguarda l'intreccio di interessi nella penisola italiana, saranno il fulcro della discussione.
Le conclusioni saranno affidate a Sergio Berruti, del direttivo dell'associazione culturale. Durante il dibattito, sarà presentato il libro del Prof. Gallina.