E' stato pubblicato il terzo volume della collana Studi storici sul Medioevo Italiano edita da Drengo in collaborazione con l'Associazione Medioevo Italiano.
Il volume affronta La Guerra nel Medioevo: il concetto, le battaglie, i personaggi, la cavalleria, i centri fortificati, attraverso i contributi di 5 studiosi del Medioevo.
Il volume comprende i contributi di Renzo Paternoster, La 'bella' contesa: la guerra nel Medioevo;
Ulderico Nisticò, Ascendant ad montes. La difesa passiva e attiva dello Ionio calabrese in età bizantina;
Angelo Gambella, Rainulfo di Alife. Uomo di guerra normanno;
Umberto Maiorca, La battaglia di Bouvines;
Paolo Gravina, La società feudale e la cultura cavalleresca nella Napoli angioina, da Carlo I a Roberto il saggio (1266 - 1343).
Medioevo in Guerra, a cura di A. Gambella, pp. 180, Drengo, Roma, 2008. ISBN 978-88-88812-19-9 Euro 12,00
— Medioevo in Guerra
mercoledì dicembre 3, 2008
Angelo GambellaCittadini milanesi in difesa della "medievalità"
giovedì novembre 20, 2008
CHIARAVALLE (MILANO) - La valorizzazione e la preservazione di un piccolo, grande microcosmo medievale affidate alla sensibilità dei cittadini che vi abitano attorno. Succede a Chiaravalle, borgo alla periferia di Milano, che affonda le sue radici nel lontano 1135, anno di fondazione dell’abbazia cistercense che ancor oggi ne costituisce il cuore e il ganglo vitale. Un angolo di pace e serenità, popolato da uomini e donne che vivono la modernità consapevoli di risiedere accanto a un raro esempio di locus amenus che tuttora conserva l’atmosfera e l’aspetto originario degli anni in cui i frati seguaci di San Bernardo decisero di fare della minuta frazione mediolanense la loro sede privilegiata nell’ex Longobardia. Proprio per questo il comitato di residenti ha attivato una serie di azioni civiche e sociali per aumentare la vivibilità e la fruizione del borgo. Il tutto tramite iniziative originali e socialmente utili. Come il “Chiarastop”, un servizio di cortesia tra cittadini, finalizzato a fornire passaggi in automobile a persone che devono raggiungere Chiaravalle dal capoluogo per visitare il monastero o partecipare alle funzioni religiose, lanciato lo scorso 11 novembre e che ha già riscosso un discreto successo. Per usufruire del servizio è necessario fornire le proprie generalità all’associazione "Borgo di Chiaravalle", per ottenere un tesserino annuale del costo di 2 euro che deve essere presentato da chi richiede il passaggio all’automobilista disposto a concederlo.
Chi volesse iscriversi come utente o fornitore di passaggi può rivolgersi ai numeri telefonici 339.5324006 o 339.6916040 oppure inviare una email a info@borgodichiaravalle.it. Ma l’attenzione nei confronti della conservazione dell’unicità del borgo e la sensibilità dei residenti verso la necessità di valorizzare l’abbazia del XII secolo passa anche da un’altra iniziativa, periodicamente organizzata durante i fine settimana. Ovvero “Puliamo Chiaravalle”, durante la quale i cittadini di buona volontà si dedicano alla raccolta di rifiuti e immondizie nell’area abbaziale, con particolare attenzione agli orti e ai campi che ancor oggi vengono coltivati dai frati della Clairvaux meneghina.
Un vero e proprio esempio di partecipazione dei cittadini alla difesa di un luogo che trasuda storia e tradizione in un’epoca troppo spesso caratterizzata dalla latitanza e dalla negligenza di istituzioni ed enti deputati alla tutela del patrimonio culturale del territorio. Per informazioni è possibile cliccare sul sito Web www.borgodichiaravalle.it.
Luigi Barnaba Frigoli
— corsista
mostra a Mantova
domenica ottobre 26, 2008
MATILDE E IL TESORO DEI CANOSSA,TRA CASTELLI E CITTA'
Palazzo Magnani,Museo Diocesano,Musei Civici
Museo Campanini
Fino all'11 Gennaio 2009
By Antonella Fanciulli
Nelle terre che l'hanno vista protagonista 215 opere raccontano la biografia di una delle donne piu'potenti e influenti del medioevo e l'eredità culturale che ha lasciato su quest'area geografica. Il percorso espositivo e'composto da opere in gran parte appartenenti al patrimonio ecclesiastico, provenienti da Citta' del Vaticano, Italia, Francia, Gran Bretagna, Austria e Germania. Sono frutto di una selezione su seicento opzioni condotta negli ultimi due anni da un comitato scientifico internazionale formato da studiosi con competenze diverse, che hanno collaborato in una prospettiva di forte interdisciplinarietà. Il tracciato espositivo è strutturato in base ad una sequenza logica di contenuti storici. La lettura artistica delle opere e'importante e sviluppa il grande tema dell'innesto dell'arte ottoniana a sud delle Alpi alle origini del romanico. Tuttavia l'approccio piu'evidente e'storico-narrativo. A marcarne i punti salienti sono i documenti autografi di Matilde. Il punto di partenza è la pergamena che reca una donazione della contessa all'abbazia di Montecassino, chiusa da un sigillo formato da un cammeo romano fissato nello spessore della cera. Lo spazio in cui si sono svolti gli eventi della sua esistenza viene materializzato grazie a oggetti della vita quotidiana, attrezzi da lavoro,suppellettili e raffigurazioni simboliche e cartografiche. In questo sistema di riferimenti materiali e mentali si sono collocati i due poteri universali che hanno dominato l'europa nei secoli centrali del Medioevo: Papato e Impero.La radicale trasformazione di questo assetto, l'affermazione della centralita'di Roma nella chiesa universale e l'affermazione della libertas Ecclesiae rispetto ai poteri temporali, sono l'esito di una lotta combattuta con la forza delle idee, delle parole e delle dispute,che sarà presentata in mostra da codici relativi alla Riforma (trattati teologici, collezioni canonistiche, testi liturgici). L'ascesa dei Canossa si colloca, quindi, in un contesto politico e ideale dinamico, che fa da sfondo all'evento simbolo dell'epoca, la penitenza pubblica di Enrico IV a Canossa, e la breve riconciliazione fra l'imperatore e papa Gregorio VII-resi possibili dal ruolo assunto dalla dinastia e dalla stessa Matilde. Le scelte della comitissa e l'importanza delle sue scelte sono illustrate nel percorso espositivo da oggetti e documenti relativi a ciascun momento. Gli interventi si sviluppano rispetto a monasteri, ai vescovi, alla crociata, alla controversa donazione del patrimonio alla Santa Sede,alle città, la forza emergente nella Pianura Padana. Completa la mostra una ricostruzione multimediale del tessuto urbano nell'età dei Canossa, reperti archeologici inediti e la straordinaria serie dei documenti imperiali e papali conservati all'Archivio Storico Diocesano.
—
Convegno Internazionale di Studi: Italia e Ungheria nel contesto dell'Umanesimo corviniano
venerdì ottobre 24, 2008
Il 19 settembre scorso a Trieste presso la biblioteca Statale (Largo papa Giovanni XXIII, 6) si è svolto il primo Convegno Internazionale di Studi intitolato «MATTIA CORVINO E L’ITALIA: RELAZIONI POLITICHE, ECONOMICHE E CULTURALI».
Il secondo convegno ITALIA E UNGHERIA NEL CONTESTO DELL’UMANESIMO CORVINIANO: il 5 ottobre in occasione del 50° Convegno sull’Umanesimo latino nel mondo promosso dalla fondazione Cassamarca.
Il terzo convegno è invece stato organizzato col titolo «ITALIA E UNGHERIA NEL CONTESTO DELL’UMANESIMO CORVINIANO» in Ungheria, a Szeged, il 6 ottobre del c.m. presso il Centro Italiano di Cultura, in Dugonics tér (Piazza Dugonics) 2.
Hanno promosso ed organizzato questi due Convegni: Associazione Culturale Italoungherese del FVG «Pier Paolo Vergerio», Duino Aurisina (Trieste), Centro Italiano di Cultura, Szeged, Dipartimento di Italianistica, Università di Szeged, Fondazione Cassamarca, Treviso, Istituto Italiano di Cultura per l’Ungheria Sodalitas adriatico-danubiana, Duino Aurisina (Trieste).
Melinda Tamás-Tarr
—
Scuola estiva internazionale in Studi danteschi 2008
domenica giugno 15, 2008
Nell'ottica di un approfondimento della lettura e dell'interpretazione degli scritti di Dante Alighieri, l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, organizzano in Ravenna, per i giorni 24-30 agosto 2008, la seconda edizione della Scuola Estiva Internazionale in Studi danteschi.
La Scuola estiva internazionale è aperta a tutti coloro che, italiani o stranieri, in possesso di un'adeguata conoscenza della letteratura dantesca, nutrano un profondo interesse per le tematiche e intendano approfondirne i contenuti. In particolare si rivolge ad iscritti a lauree specialistiche, laureati, dottorandi di ricerca. La Scuola prevede un numero massimo di 40 partecipanti.
La Scuola estiva internazionale si articola in due moduli didattici intensivi, ciascuno dedicato ad un argomento dantesco, da un seminario e una lectio magistralis. I moduli sono:
- Francesco e i francescani nella "Commedia":storia e teologia (25-26 agosto);
- Introduzione al "Convivio" (28-29 agosto).
— Angelo Gambella
« Articoli precedenti
|
Articoli successivi »
La Scuola estiva internazionale è aperta a tutti coloro che, italiani o stranieri, in possesso di un'adeguata conoscenza della letteratura dantesca, nutrano un profondo interesse per le tematiche e intendano approfondirne i contenuti. In particolare si rivolge ad iscritti a lauree specialistiche, laureati, dottorandi di ricerca. La Scuola prevede un numero massimo di 40 partecipanti.
La Scuola estiva internazionale si articola in due moduli didattici intensivi, ciascuno dedicato ad un argomento dantesco, da un seminario e una lectio magistralis. I moduli sono:
- Francesco e i francescani nella "Commedia":storia e teologia (25-26 agosto);
- Introduzione al "Convivio" (28-29 agosto).