Bottega editoriale ha annunciato l'uscita del terzo numero
della nuova rivista mensile Bottega Scriptamanent, diretta da Fulvio Mazza.
Questo l'indice del numero:
Le pagine culturali della Gazzetta del Sud raccontate dal caposervizio Antonio Prestifilippo (di Bonaventura Scalercio)
Quando la libertà era ancora un'utopia: la triste storia di Michele Schirru, piccolo eroe, in un libro Galzerano (di Carmine De Fazio)
Il Dizionario delle Arti Grafiche, un dizionario ma anche un manuale di multimedialità e comunicazione, edito da inEdition (di Francesca Rinaldi)
Le proposte di Maurizio Pallante per contrastare il degrado ambientale e costruire una società più equa, in un saggio Editori Riuniti (di Giuseppe Licandro)
Un preciso rapporto sull'andamento positivo del turismo italiano,
in un saggio Rubbettino (di Ennio Masneri)
La repressione in Birmania: calpestare la non violenza davanti all'inerzia dell'Onu (di Ettore Masina)
La vita e la carriera politica di "Mommo" Tripodi: un esempio da imitare; narrate in un libro Rubbettino (di Andrea Vulpitta)
Dal 1944 ad oggi, la storia di una città raccontata e vissuta da un giornalista in un libro di Città del Sole (di Antonello Placanica)
Storie medioevali, cammei come ponte tra l'immagine accademica e quella fantastica dell'Età di mezzo, in un libro Tabula Fati (di Annalisa Pontieri)
In un saggio Rubbettino, un'accurata indagine sociologica sulla fiscalità (di Roberta Santoro)
Il dibattito in Occidente fra modernità e cristianesimo in un saggio edito da Lindau (di Arianna Calvanese)
Una guida alla lettura del libro dei Numeri in un saggio dell'editore Rubbettino (di Clementina Gatto)
Lindau e Aliberti. Due editori, due libri dedicati a un capolavoro del cinema, Arancia meccanica (di Alessandro Tacconi)
La vita di un uomo, la sua poesia, il suo amore. Nella Grecia dei colonnelli la vita di Alekos Panagulis in un testo Aliberti (di Alessandro Tacconi)
Una Onlus per l'Africa e soprattutto dall'Africa, Amref-Italia (di Simona Corrente)
Il nuovo trattato dell'Unione Europea nato al vertice di Lisbona (di LuigiGrisolia)
— Bottega Scriptamanent al terzo numero
giovedì novembre 22, 2007
Angelo GambellaMusica medievale con i laboratori dell'ARCA
domenica novembre 11, 2007
Domenica 25 novembre presso la Chiesa Madre di S. Stefano di Sessanio nell’ambito della I edizione de "I Laboratori di Musica Corale dell’A.R.C.A." si terrà una laboratorio sulla musica medievale tenuto dall’ensemble AQUILA ALTERA. Promotori della manifestazione saranno oltre all’A.R.C.A. Associazione Regionale Cori dell’Abruzzo: l’amministrazione comunale e la Pro–Loco di S. Stefano di Sessanio.
La giornata sarà articolata in due momenti: la mattina dalle ore 9.30 nella Chiesa Madre al centro del borgo si presenteranno due tra i codici più importanti del Medioevo: Las Cantigas de Santa Maria ed il Llibre Vermell de Montserrat e saranno presentati alcuni degli strumenti musicali in uso all’epoca.
Nel pomeriggio seguirà un laboratorio corale ed i brani studiati saranno oggetto del concerto finale che si terrà lo stesso giorno alle ore 18.00 sempre nella Chiesa Madre.
I brani di studio saranno resi disponibili al momento dell’iscrizione in formato.pdf.
— Angelo Gambella
La giornata sarà articolata in due momenti: la mattina dalle ore 9.30 nella Chiesa Madre al centro del borgo si presenteranno due tra i codici più importanti del Medioevo: Las Cantigas de Santa Maria ed il Llibre Vermell de Montserrat e saranno presentati alcuni degli strumenti musicali in uso all’epoca.
Nel pomeriggio seguirà un laboratorio corale ed i brani studiati saranno oggetto del concerto finale che si terrà lo stesso giorno alle ore 18.00 sempre nella Chiesa Madre.
I brani di studio saranno resi disponibili al momento dell’iscrizione in formato.pdf.
L'oro delle Apuane
venerdì settembre 14, 2007
E' una straordinaria selezione di opere, ispirate alla storia e alla vita delle cave di marmo, quella che compone “L'oro delle Apuane”, la mostra che il Palazzo Mediceo di Seravezza (LU) dedica alla “pietra degli Dei” fino ad ottobre 2007. Dai disegni originali di Saverio Salvioni del 1810 alle grandi opere pittoriche dell'800 e del '900, il percorso espositivo tratta i diversi aspetti della mitologia apuana. Il titolo della mostra, ripreso dall'opera emblematica di Giuseppe Viner del 1906, sintetizza il valore che il marmo, la risorsa più importante del territorio, ha rappresentato, e rappresenta, per la cultura, le tradizioni e l’economia delle Apuane. I luoghi e i paesaggi legati alle cave delle Alpi Apuane fanno da sfondo alla secolare storia degli 'uomini del marmo', ispiratori di opere particolarmente suggestive. Per gli studenti locali il percorso espositivo si rivela un'ottima occasione per conoscere le radici sociali e culturali della loro terra. A ripercorrere due secoli di pittura italiana, dipinti di artisti quali Saverio Salvioni, Puccinelli, Costa, Guerrazzi, Poingdestre, i fratelli Markò, Simi, Fanelli, Nomellini, Chini, Magri, Viner, Viani, Sergio Vatteroni, Carrà, Rosai, i Tommasi, Annigoni. La Mostra vede il coinvolgimento e la partecipazione del Ministero per i Beni Culturali, della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, della Provincia di Massa-Carrara, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, della Banca della Versilia e della Lunigiana, della Henraux S.p.a., della Fondazione Henraux e dell'Accademia di Belle Arti di Carrara.
— Angelo Gambella
A tavola con la storia: il bicchiere Gambasinus
mercoledì maggio 30, 2007
L’Accademia Italiana della Cucina ha organizzato un convegno sul calice dalla caratteristica forma a tulipano che nacque in Valdelsa nel Medioevo.
L'incontro si è tenuto il 26 maggio presso il ristorante “Villa Bianca – Il Gambasinus”.
Hanno preso parte all'evento la Dott.ssa Marja Mendera Casoli, docente di archeologia presso l’Università di Siena, il Prof. Zefiro Ciufoletti, docente di Storia Contemporanea all’Università di Firenze, il Dott. Alfredo Pelle, giornalista ed esperto di Storia della Gastronomia, e lo chef Saverio Carmagnini, del ristorante “Carmagnini del ‘500” di Calenzano.
A chiusura del seminario è intervenuto il prof. Giuseppe dell’Osso, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina. Coordinatore il Prof. Franco Cocco, responsabile regionale dell’Accademia.
Nel Medioevo la produzione vetraia italiana era concentrata nel territorio valdelsano, in particolar modo nelle zone di Gambassi Terme e Montaione. Questo perché la zona era ricca di materie prime, come il legname per alimentare le fiamme dei forni fusori e la sabbia da cui creare il più prezioso vetro dell’epoca, e di maestri vetrai dal notevole ingegno. E’ grazie a questi elementi che il territorio, nei secoli XIV e XV, pullulava di siti vetrari (ne sono stati rilevati, in seguito ad indagini archeologiche, oltre venti). E proprio in queste fucine nacque il bicchiere Gambasinus, che deve il proprio nome alla cittadina termale, diffusosi grazie ad alcuni maestri vetrai che, spostando la loro attività dalla Valdelsa al nord Italia, hanno ‘esportato’ anche il prezioso calice, dotato di una caratteristica forma a tulipano privato dello stelo.
— Angelo Gambella
L'incontro si è tenuto il 26 maggio presso il ristorante “Villa Bianca – Il Gambasinus”.
Hanno preso parte all'evento la Dott.ssa Marja Mendera Casoli, docente di archeologia presso l’Università di Siena, il Prof. Zefiro Ciufoletti, docente di Storia Contemporanea all’Università di Firenze, il Dott. Alfredo Pelle, giornalista ed esperto di Storia della Gastronomia, e lo chef Saverio Carmagnini, del ristorante “Carmagnini del ‘500” di Calenzano.
A chiusura del seminario è intervenuto il prof. Giuseppe dell’Osso, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina. Coordinatore il Prof. Franco Cocco, responsabile regionale dell’Accademia.
Nel Medioevo la produzione vetraia italiana era concentrata nel territorio valdelsano, in particolar modo nelle zone di Gambassi Terme e Montaione. Questo perché la zona era ricca di materie prime, come il legname per alimentare le fiamme dei forni fusori e la sabbia da cui creare il più prezioso vetro dell’epoca, e di maestri vetrai dal notevole ingegno. E’ grazie a questi elementi che il territorio, nei secoli XIV e XV, pullulava di siti vetrari (ne sono stati rilevati, in seguito ad indagini archeologiche, oltre venti). E proprio in queste fucine nacque il bicchiere Gambasinus, che deve il proprio nome alla cittadina termale, diffusosi grazie ad alcuni maestri vetrai che, spostando la loro attività dalla Valdelsa al nord Italia, hanno ‘esportato’ anche il prezioso calice, dotato di una caratteristica forma a tulipano privato dello stelo.
Riscoprire i luoghi rurali
sabato maggio 26, 2007
Il 28 maggio alle ore 9.30, presso la sede distaccata della Facoltà di Architettura in Pomezia, sarà inaugurato l'evento “StudioAperto
PomeziaRoma”, che intende vuole promuovere la valorizzazione e la riscoperta dei luoghi dell'Agro romano (pontino) e della loro storia.
L'Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Giulia Rodano, darà avvio alla manifestazione, e saranno presenti Vincenzo Vita, Assessore alla Cultura della Provincia di Roma, Enrico De Fusco, Sindaco di Pomezia e Alba Rosa, Assessore alla Cultura del Comune di Pomezia.
Inoltre, sarà aperto al pubblico lo studio dell’artista Marcello Mondazzi, presso il quale si svolgerà un'interessante conversazione a più voci -l'artista insieme a Maria Vittoria Marini Clarelli, Carlo Fabrizio Carli, Angelo Capasso, Carlo Martino, Francesco Moschini, Tonino Paris- su temi relativi al rapporto tra arte contemporanea, scultura e territorio.
— Roberta Fidanzia
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PomeziaRoma”, che intende vuole promuovere la valorizzazione e la riscoperta dei luoghi dell'Agro romano (pontino) e della loro storia.
L'Assessore alla Cultura della Regione Lazio, Giulia Rodano, darà avvio alla manifestazione, e saranno presenti Vincenzo Vita, Assessore alla Cultura della Provincia di Roma, Enrico De Fusco, Sindaco di Pomezia e Alba Rosa, Assessore alla Cultura del Comune di Pomezia.
Inoltre, sarà aperto al pubblico lo studio dell’artista Marcello Mondazzi, presso il quale si svolgerà un'interessante conversazione a più voci -l'artista insieme a Maria Vittoria Marini Clarelli, Carlo Fabrizio Carli, Angelo Capasso, Carlo Martino, Francesco Moschini, Tonino Paris- su temi relativi al rapporto tra arte contemporanea, scultura e territorio.