martedì maggio 17, 2016
Piedimonte Matese: 90 pergamene ritrovate nella Basilica di Santa Maria Maggiore.
di Angelo Gambella
(17 maggio 2016)
La Basilica di Santa Maria Maggiore a Piedimonte Matese (CE) è interessata in queste settimane, assieme ad altri luoghi di culto della diocesi di Alife-Caiazzo, da un’azione di recupero e studio del patrimonio documentario.
Con evidente sorpresa dello stesso personale impegnato nell’esame della documentazione, come reso pubblico dalla rivista diocesana Clarus, sono emerse circa 90 pergamene a partire dal 1300, comprese bolle papali, oltre a cronache di vita locale e diocesana, lettere pastorali, carteggi di vescovi e cardinali con il capitolo della collegiata piedimontese. Nelle trascrizioni di documenti e cronache si fa anche menzione di date precedenti al XIV secolo. L’esame della consistenza ancora in corso potrebbe riservare ulteriori sorprese.
Dalle prime notizie apprese, si può affermare che nella basilica di Piedimonte (ricostruita nel corso del Settecento) siano confluite pergamene che in origine dovevano trovarsi ad Alife nell’archivio vescovile o in quello capitolare della cattedrale. Infatti, il vescovo alifano è stabilmente documentato ad Alife fino a tutto il Quattrocento, dove sono redatti i pochi documenti superstiti rinvenuti in altri archivi. Il prelato alifano si stabilisce con continuità nella confinante Piedimonte d’Alife solo nel 1561 in seguito ad una incursione militare che danneggia la città già in profonda crisi demografica. In seguito al terribile sisma del 1688 che atterra la cattedrale e la quasi totalità delle chiese alifane, a Santa Maria Maggiore si riunisce per un lungo periodo il Capitolo della cattedrale di Alife. Il vescovo di Alife, ancora oggi, mantiene la residenza a Piedimonte Matese.
(Basilica di Santa Maria Maggiore di Piedimonte Matese)
Non è questo il primo esame dei documenti della basilica, se già nel 1967 Dante Marrocco ne aveva pubblicato alcune pergamene in “Documenti della basilica di Santa Maria Maggiore in Piedimonte”, ma appare evidente che il materiale rinvenuto è di maggiore importanza rispetto a quanto apparso all’esame del fondatore dell’Associazione Storica del Medio Volturno, ma non è neppure da escludere che lo studioso abbia avuto accesso solo ad una parte dell’archivio. Neppure in questo archivio sembrano però riemergere quei documenti vescovili “a partire dal 1200” che il Kehr cita come presenti in un archivio di Piedimonte nello studio sull’episcopato alifano della monumentale Italia Pontificia.
Clarus riporta, infine, che con la mostra “Custodi della Memoria: percorsi reali e virtuali nei libri e nei documenti antichi“ in preparazione per la festa del patrono San Marcellino (31 maggio – 1 giugno), saranno forniti maggiori dettagli sul rinvenimento e si potranno vedere alcuni esemplari della raccolta.
La scoperta dei documenti piedimontesi appare di una certa importanza per lo studio del Medioevo della diocesi di Alife, la cui documentazione medievale e rinascimentale in massima parte è andata perduta nel tempo.
— Angelo Gambella
Medioevo, Beni culturali
martedì febbraio 16, 2016
Il castello svevo di Augusta è a rischio crollo per mancato restauro e inadempienze amministrative. Il monumento è stato posto sotto sequestro a seguito delle indagini eseguite dai Carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale.
Secondo quanto si apprende, risultano indagati il presidente della regione Rosario Crocetta ed altri tra politici e funzionari. I reati contestati sono omissione di atti d’ufficio, danneggiamento del patrimonio archeologico storico e artistico e omissione di lavori in edifici che minacciano rovina.
Nonostante progetti di restauro e fondi pronti ad essere stanziati, il castello di Augusta è in pessime condizioni. L’assenza di interventi di consolidamento strutturali, ritenuti prioritari dai tecnici della Soprintendenza di Siracusa, potrebbe, secondo alcuni osservatori, portare a crolli verso il mare.
L’indagine è scaturita da una denuncia dell’associazione Italia Nostra che aveva segnalato gravi danneggiamenti che, secondo la tesi dell’accusa, sarebbero “dovuti esclusivamente alla mancata manutenzione e all’abbandono del monumento da parte della Regione siciliana”.
Secondo la Procura di Siracusa “si è reso necessario il provvedimento di sequestro, anche per la sicurezza personale dei turisti, visto che (il castello) potrebbe crollare da un momento all’altro”.
La custodia del monumento è stata affidata alla soprintendente ai beni culturali di Siracusa, Rosalba Panvini.
— Angelo Gambella
Beni culturali, Medioevo
mercoledì luglio 8, 2015
LUGLIO LONGOBARDO 2015
Manifestazione storico-rievocativa dell’Età longobarda
11 e 12 LUGLIO 2015
NOCERA UMBRA (PG)
LA DONNA LONGOBARDA TRA STORIA, MITO E LEGGENDA
Acquartieramento storico, Convegno, Mostre, Spettacoli, Cena medievale, Laboratori didattici.
Quinta, imperdibile edizione per il “Luglio Longobardo”, la manifestazione storico-rievocativa che si è imposta ormai, grazie alla qualità e alla varietà delle proposte, come uno degli eventi di imprescindibile riferimento per quanto concerne il primo Medioevo italiano. Protagonisti, come sempre, i Longobardi: giunti in Italia a metà del VI secolo, conquistarono gran parte della penisola dando vita a un regno destinato a durare due secoli. Un’esperienza che lasciò ampie tracce anche in Umbria, e a Nocera in particolare: tra le testimonianze archeologiche in assoluto più importanti, infatti, c‘è proprio la necropoli che fu scoperta in area “Portone” nel 1897, caratterizzata da ricchissimi corredi oggi esposti al Museo dell’Alto Medioevo di Roma e parzialmente al Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.
Il “Luglio Longobardo 2015” si terrà dall’11 al 12 luglio nel cuore dell’antico borgo nocerino. Il tema di quest’anno è “La donna longobarda tra storia, mito e leggenda”. Per festeggiare il traguardo, importantissimo, della quinta edizione, la manifestazione di quest’anno presenta molte novità rispetto agli anni precedenti e sarà ancora più ricca e interessante. Oltre al campo storico – allestito stavolta nella suggestiva Torre Civica (detta “Campanaccio”) -, il programma prevede infatti un convegno di approfondimento dedicato alla donna longobarda nei suoi molteplici aspetti, una mostra dedicata al sito seriale Unesco “L’Italia dei Longobardi”, una cena a tema e laboratori didattici.
CAMPO STORICO – La parte rievocativa porta come sempre la prestigiosa firma della Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense, uno dei più esperti e rinomati gruppi di reenactors a livello nazionale. Le sale della Torre saranno allestite sabato 11 e domenica 12 luglio dalle 10 in poi come un vero e proprio acquartieramento: sarà possibile assaporare momenti di vita quotidiana (cucina, tessitura, artigianato, ecc.), assistere a dimostrazioni d’arme e stage didattici, ammirare oggetti, corredi, armi e abiti riprodotti in maniera filologicamente corretta. In programma anche laboratori di medicina e scrittura longobarda, condotti dai gruppi ospiti Gens Langobardorum di Salerno e Benevento Longobarda.
CONVEGNO – Per quanto concerne il convegno, che si terrà come di consueto presso il Museo Archeologico, sono previsti due giorni di lavori. La prima sessione è fissata per sabato 11 luglio a partire dalle ore 16. Dopo i saluti delle Autorità, la dott.ssa Elena Percivaldi – storica e coordinatrice del “Luglio Longobardo” – introdurrà il tema e parlerà de “La donna longobarda tra mito, letteratura e storia”. A seguire l’avv. Giulio Mastrangelo (Università degli Studi di Bari – Lecce) tratterà “La condizione giuridica della donna nelle leggi longobarde”. Infine il dott. Valter Bernardini (Museo di Fabriano) illustrerà “La donna longobarda nell’arte”.
I lavori riprenderanno il giorno successivo, domenica 12 luglio, sempre alle 16 con la dott.ssa Antonella Pizzolongo che parlerà di una delle occupazioni più importanti della donna longobarda, la tessitura: “Fili d’oro. La donna longobarda e la tessitura: dalle tracce tessili alla ricostruzione dei tessuti” è il titolo dell’intervento, che prevede anche una dimostrazione pratica al telaio storico. A seguire, spazio ai rievocatori che tratteranno il tema del rapporto tra donna e medicina nell’Alto Medioevo (Federica Garofalo, Gens Langobardorum) e descriveranno l’abito della donna longobarda in tutti i suoi molteplici e affascinanti dettagli (Amanda Rampichini, Fortebraccio Veregrense). Chiude il convegno uno spettacolo con Ordalia (combattimento in singolar tenzone) sempre a cura di Fortebraccio Veregrense.
CENA MEDIEVALE – La manifestazione è arricchita, quest’anno, da momenti di ulteriore richiamo. Sabato sera, nella parte alta del borgo – tra la Torre Civica, il Duomo e il Museo Archeologico, centro della manifestazione – si terrà una “cena longobarda” (info e costi: pronocera@libero.it) in cui sarà possibile gustare piatti ispirati alla tradizione locale e altomedievale e la birra prodotta dal Birrificio San Biagio di Nocera Umbra.
MOSTRA UNESCO – Presso il Museo Archeologico, inoltre, sarà esposta la mostra la prestigiosa mostra “L’Italia dei Longobardi. I luoghi e i protagonisti”: i sette monumenti del Sito Seriale Unesco rivivono grazie alle bellissime illustrazioni di Tommaso Levente Tani. L’esposizione, eccezionalmente prestata dal Comune di Cividale del Friuli (Ud) che l’ha realizzata, sarà esposta durante l’evento e per un intero mese.
LABORATORI DIDATTICI – L’offerta è completata da un ricco programma di laboratori didattici. I laboratori di medicina e scrittura longobarda si svolgeranno presso la Torre Civica (a cura dei gruppo storici presenti).
Presso le sale didattiche del Museo Archeologico, invece, domenica alle 10 avrà luogo un laboratorio di oreficeria e metallurgia altomedievale per bambini a cura dell’orafa Fausta Chiavegatti, che illustrerà la tecnica della “fusione ad osso di seppia” e farà realizzare ai partecipanti un proprio oggetto in metallo, fondendolo al momento. Il laboratorio sarà preceduto da una piccola introduzione storica.
Il laboratorio verrà realizzato al raggiungimento di un minimo di 8/9 partecipanti (costo: 6 euro ciascuno). Durata di circa 2 ore.
“Luglio Longobardo 2015” è organizzato da Pro Loco Nocera Umbra in collaborazione con Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria e si avvale del patrocinio istituzionale di Comune di Nocera Umbra, Provincia di Perugia, Regione Umbria, Camera di Commercio di Perugia, Comune di Cividale del Friuli (Ud), Padiglione Italia Expo Milano 2015, e del patrocinio culturale di mensile “Medioevo”, E.M.A.i.A. (Early Middle Ages In Action), Associazione Culturale Italia Medievale, SISAEM (Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale), “Medioevo Italiano rivista telematica”. Multimedia partner: La Storia Viva.
Per informazioni, si possono contattare gli organizzatori scrivendo a pronocera@libero.it e luglio.longobardo@gmail.com, oppure visitando il sito http://lugliolongobardo.jimdo.com.
“Luglio Longobardo” è anche su Twitter (@LuglioLongobard) e Facebook (http://www.facebook.com/luglio.longobardo).
— Angelo Gambella
Medioevo, Convegni
sabato luglio 5, 2014
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il “Luglio Longobardo”, la manifestazione storico-rievocativa che da quattro anni ormai rappresenta uno degli appuntamenti più interessanti dell’estate umbra.
“Luglio Longobardo 2014” si terrà il 5 e il 6 luglio nel cuore dell’antico borgo nocerino. Il tema di quest’anno è “I Longobardi e il culto di San Michele, Arcangelo guerriero”. Nella sala conferenze del Museo Archeologico docenti e studiosi esamineranno l’importanza dell’Arcangelo e il ruolo del suo culto nella sensibilità religiosa e nella società longobarda. San Michele, santo guerriero per eccellenza, fu infatti date le sue caratteristiche particolarmente caro ai Longobardi che, dopo la conversione al Cristianesimo, lo adottarono come santo protettore intitolandogli chiese e santuari in tutta la penisola, da nord a sud: il più celebre è senza dubbio Monte Sant’Angelo in Puglia, patrimonio dell’Umanità Unesco.
A differenza degli anni scorsi, quando nel borgo era stato allestito un campo storico, l’edizione 2014 opta per una formula più snella e innovativa: i rievocatori della Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense, uno dei più esperti e rinomati gruppi di reenactors a livello nazionale, interagiranno direttamente con il pubblico del convegno mostrando i particolari dell’abbigliamento e dell’armamento e cimentandosi in appassionanti dimostrazioni d’arme. Sarà allestita anche una piccola esposizione con riproduzioni di oggetti, corredi, armi e abiti.
Per quanto concerne invece il convegno, sono previsti due giorni di lavori. La prima sessione è prevista sabato 5 luglio a partire dalle ore 16. Dopo i saluti delle Autorità, la dott.ssa Elena Percivaldi – storica e coordinatrice scientifica del “Luglio Longobardo” – introdurrà il tema e parlerà di “San Michele e i Longobardi” con particolare riferimento al culto nel centro-nord Italia. Seguirà l’intervento della prof.ssa Laura Paladino (Università Europea di Roma) che parlerà di “San Michele e le vie di pellegrinaggio nel Medioevo”.
I lavori riprenderanno il giorno successivo, domenica 6 luglio, alle 16.30 con la prof.ssa Amalia Galdi (Università degli Studi di Salerno) su “San Michele Arcangelo e i Longobardi nel Mezzogiorno”. Concluderà il convegno Diego Giulietti (Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense) che, nel suo intervento “I Longobardi, popolo in armi”, illustrerà con dovizia di particolari l’armamento e le tecniche di combattimento, spiegando anche il significato della pratica dell’ordalia (o “giudizio di Dio”).
Entrambe le sessioni saranno chiuse da un rinfresco con le autorità e i partecipanti, allietato da uno spettacolo con Ordalia (combattimento longobardo) sempre a cura della Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense.
Domenica 6 luglio è prevista anche, come evento collaterale, un’escursione alle suggestive Grotte dell’Angelo di Bagnara a cura della locale Associazione L’Arengo.
“Luglio Longobardo 2014” è organizzato da Pro Loco Nocera Umbra in collaborazione con Scuola di Scherma Antica Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria con la coordinazione scientifica della dott.ssa Elena Percivaldi e si avvale del Patrocinio istituzionale di Comune di Nocera Umbra, Provincia di Perugia, e culturale di mensile “Medioevo”, Associazione Culturale Italia Medievale, SISAEM (Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale), “Medioevo Italiano rivista telematica”.
— Angelo Gambella
Convegni, Medioevo
giovedì maggio 8, 2014
AD 568. CIVIDALE PRIMO DUCATO II^ Edizione
Manifestazione storico-rievocativa sull’Età Longobarda
Cividale del Friuli (Ud), 31 maggio – 1 giugno 2014
Convegno: al Museo Archeologico Nazionale, piazza Duomo
Campo storico: al Belvedere sul Natisone, presso il Ponte del Diavolo
Cividale del Friuli (Ud), maggio 2014 – Gli storici latini – Velleio Patercolo in testa – li consideravano “un popolo più feroce della ferocia germanica”. Ma i Longobardi erano davvero i più crudeli tra i barbari? Il regno che stabilirono in Italia fu veramente un’epoca così buia come generalmente si crede? E cosa lasciarono Alboino e i suoi discendenti in eredità alle generazioni future, quale fu il loro contributo alla storia e all’identità del nostro Paese? E’ quello che cercherà di mette in luce la manifestazione storico-rievocativa “AD 568. Cividale primo Ducato”, che a Cividale del Friuli (Ud), capitale del primo ducato del regno appunto, proporrà il 31 maggio e il primo giugno prossimi uno spaccato di vita quotidiana del VI secolo: l’epoca, cioè, in cui i Longobardi invasero l’Italia e si stabilirono in maniera definitiva sul nostro territorio dando vita a un regno destinato a durare due secoli.
L’evento è di grande attualità considerando il recente ingresso nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità Unesco del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del Potere (568-774 d.C.)”, che comprende sette siti in tutta Italia, uno dei quali è proprio Cividale del Friuli con il Tempietto Longobardo, i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto e il Museo Archeologico Nazionale.
La manifestazione, giunta alla seconda edizione, presenta come principale novità proprio la collaborazione attiva con il Museo Archeologico Nazionale di Cividale, una delle istituzioni più prestigiose nel settore, che ospita nelle sue sale molti importanti corredi provenienti dalle necropoli locali: da quelli di primo insediamento longobardo in “Forum Iulii” alla tomba del cosiddetto “Duca Gisulfo” (rinvenuto nel 1874 in Piazza Paolo Diacono), dai rinvenimenti di S. Mauro fino alle più recenti acquisizioni delle necropoli “Ferrovia”.
Al Museo, diretto dal dott. Fabio Pagano, si terrà dunque il convegno “Dalla traccia al simbolo. Percorsi semantici e archeologia nella ricerca sull’Italia longobarda” che vedrà la presenza di alcuni tra i maggiori archeologi esperti del periodo. Appena oltre il Ponte del Diavolo, a due passi dal Museo, il Belvedere sul Natisone ospiterà invece un vasto campo storico con le due più note realtà rievocative italiane del periodo longobardo: La Fara – Rievocazione Longobarda e Fortebraccio Veregrense, già presenti ad alcuni dei principali eventi italiani a tema longobardo: “AD 568. Cividale primo Ducato I^ Edizione” (2013), “Luglio Longobardo” a Nocera Umbra (Perugia: 2011, 2012, 2013), “I Longobardi. Alle radici della nostra storia a Monticello Brianza (Lecco: 2014).
Ad arricchire il panorama alcuni gruppi di altissima qualità provenienti dall’estero che permetteranno un utile confronto con i Longobardi, con cui entrarono in contatto durante l’Età delle Migrazioni: gli ungheresi Csodaszarvas Népe Hagyományőrző Egyesület per gli Àvari ed i tedeschi Europa zur Merowingerzeit per i Franchi, Alamanni e Bavari.
I rievocatori offriranno, secondo una formula già sperimentata con successo in vari contesti italiani ed europei, uno spaccato di vita quotidiana dell’età altomedievale (scene di desco, artigianato, attività dei fabbri, tessitura, eccetera) arricchito da percorsi didattici sul tema della cucina (ad opera dell’associazione Presenze Longobarde) e dell’abbigliamento. Sono previsti anche stage di tiro con l’arco e di lancio della scure aperti al pubblico, e visite guidate. Il programma è completato da eventi di maggior dinamismo: sfide a duello, rito funebre di una nobile donna longobarda e i racconti attorno al fuoco.
Per quanto concerne invece la parte scientifica, che si svolgerà nella sala conferenze del Museo Archeologico, sono previsti due mattinate intense di lavori che apriranno sabato 31 maggio alle ore 10 e si concluderanno all’ora di pranzo. Dopo l’intervento delle Autorità, inizieranno le relazioni degli studiosi. Il prof. Vasco La Salvia (Università degli studi di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”) parlerà de “I fabbri e la produzione del ferro nel Barbaricum”; il dott. Fabio Pagano (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia) tratterà il tema “Davanti una croce, dentro il simbolo. La croce aurea della tomba 40 della Necropoli Ferrovia di Cividale del Friuli”; la dott.ssa Annalisa Giovannini (Archeologa, collaboratrice esterna Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia) parlerà di “Non solo Sansone. I pettini della necropoli di Romans d’Isonzo”, infine il dott. Gabriele Zorzi (Associazione Culturale “La Fara – Rievocazione Longobarda”) traccerà un’introduzione al tema “Ricostruzione e rievocazione”.
Domenica 1 giugno i lavori riprenderanno sempre alle ore 10.30 con il prof. Marco Valenti (Università di Siena) con “Abitare e “accreditarsi”: contesti insediativi e ruolo sociale dal Barbaricum all’Italia longobarda (III-VII secolo)”; seguirà la prof. Caterina Giostra (Università Cattolica Milano) con “La forza dei simboli: lo scudo e la cintura del guerriero”, poi la dott.ssa Angela Borzacconi (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia) su “Simboli della memoria. Il recupero del passato tra suggestione e identità” e infine il dott. Arne Focke (Museum Open-Air Kirchheim) con una relazione dal titolo “A story about vamp and quarter – Shoes in the Middle ages”.
Tra gli eventi collaterali, sarà allestita la mostra di Camillo Balossini, uno dei più noti fotografi del campo rievocativo: l’esposizione, intitolata “Camillo. Fotografie per ri-vivere la Storia” è organizzata da La Fara in collaborazione con Inhonesta Mercimonia, ASD Compagnia d’Arme Strategemata e sarà ospitata presso lo spazio espositivo Corte Quattro in Cividale del Friuli.
La manifestazione “AD 568. Cividale Primo Ducato” è organizzata da Associazione La Fara con la collaborazione con Compagnia di scherma antica Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria e si avvale del Patrocinio istituzionale di Comune di Cividale, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, FriuLIVEneziaGiulia Turismo, e culturale di mensile “Medioevo”, Associazione Culturale Italia Medievale, Società Friulana d’Archeologia, SISAEM (Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale), “Medioevo Italiano rivista telematica”, CLE – Centrum Latinitatis Europae.
I visitatori potranno rifocillarsi alla Taverna realizzata con il supporto di Osteria “Alla Terrazza”. Sono inoltre previsti sconti e convenzioni con alberghi e servizi di ristorazione per chi partecipa.
Non mancherà una piccolo mercato artigianale dedicato al pubblico in cerca di qualche articolo particolare.
Per informazioni, si possono contattare gli organizzatori scrivendo a infoad568@lafara.eu, telefonando al numero 3283119698 oppure visitando il sito http://ad568.jimdo.com.
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Manifestazione storico-rievocativa sull’Età Longobarda
Cividale del Friuli (Ud), 30 maggio – 1 giugno 2014
Convegno: al Museo Archeologico Nazionale, piazza Duomo
Campo storico: al Belvedere sul Natisone, presso il Ponte del Diavolo
Organizzazione:
Associazione La Fara
in collaborazione con:
Museo Archeologico Nazionale di Cividale (parte convegnistica)
Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense
Perceval Archeostoria
Col patrocinio di:
Comune di Cividale
Provincia di Udine
FriuLIVEneziaGiulia
Medioevo
Associazione Culturale Italia Medievale
Società Friulana d’Archeologia
SISAEM – Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale
Medioevo Italiano Rivista Telematica
CLE – Centrum Latinitatis Europae
— Angelo Gambella
Medioevo, Eventi
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