giovedì settembre 1, 2016
Verso una rete della cultura in Terra di Lavoro
Convegno per la collaborazione fra i musei dell’area del Matese
di Angelo Gambella
Il territorio matesino riveste grande importanza nell’ambito dei beni culturali e paesaggistici. Un territorio che, tuttavia, mantiene una posizione più defilata dal punto di vista turistico rispetto a quanto meriterebbe. Da questo assunto nasce una richiesta di attenzione, da parte dei musei locali, verso l’area della provincia di Caserta che rappresenta un distretto di qualità nella Regione Campania oltre ad essere il più direttamente raggiungibile dal Centro e Nord Italia.
Il Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese ospita il 2 settembre un appuntamento di grande interesse.
L’evento dal titolo “Verso una rete della cultura in Terra di Lavoro. Prospettive di collaborazione fra i musei dell’area del Matese” è incentrato sui beni culturali del Matese e del Volturno.
Prendono la parola i Direttori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, del Museo Archeologico Nazionale di Alife, Antonio Salerno, e i parlamentari Pina Picierno, Carlo Sarro e Camilla Sgambato oltre all’assessore regionale Sonia Palmeri. Apriranno i lavori il Sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello e il Direttore del Museo Raffaella Martino. A Federico Marazzi, archeologo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, attivo da almeno due decenni nello studio dell’area è affidato il compito di introdurre il tema della discussione, offrendo una visione d’insieme delle opportunità e delle criticità che, allo stato attuale, si registrano nel territorio riguardo la consistenza e la fruibilità del patrimonio storico-archeologico. Conclude la discussione un intervento del Sottosegretario del MiBACT Antimo Cesaro.
Alife e Piedimonte insieme per la cultura
Le principali istituzioni museali dell’area matesina intendono muoversi per promuovere un’offerta turistica in grado di rendere il patrimonio culturale del territorio fruibile in modo più agevole e funzionale. In un’area ricchissima di memorie storico-archeologiche e di eccellenze ambientali il futuro dell’offerta turistica deve puntare sempre più su una loro concreta integrazione. Per queste ragioni il Museo Archeologico Nazionale di Alife, diretto da Antonio Salerno, e il Museo Civico Raffale Marrocco di Piedimonte, diretto da Raffaella Martino, stanno predisponendo un accordo di reciproca cooperazione, che permetta alle due istituzioni di proporsi al pubblico come elementi di un unico percorso di visita alla scoperta del patrimonio archeologico, per poter spingere i visitatori alla conoscenza dei due principali centri dell’area matesina. L’accordo fra i due musei, intende essere, nelle intenzioni dei protagonisti, la prima tappa per la creazione di una rete della cultura che coinvolga il numero più ampio possibile di realtà culturali nel territorio fra Matese e Volturno.
(Museo Civico di Piedimonte Matese)
Il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha dichiarato che “l’accordo in corso di perfezionamento fra i due musei vuole cogliere e positivamente sfruttare il rinnovato interesse di cui sono oggetto i grandi attrattori turistici regionali – Reggia di Caserta e Museo Archeologico di Napoli – ad essi più vicini, sia per prossimità geografica, sia per contenuti. L’intento è quello di sollecitare queste grandi realtà museali a stringere relazioni più intense e strutturate con i poli minori e, contemporaneamente, far conoscere meglio ai cittadini il ricco retroterra territoriale che ha permesso ad essi di svilupparsi nel tempo in importanza e celebrità“.
Il convegno è in programma dalle ore 18 nel Chiostro maggiore dell’ex convento di San Tommaso d’Aquino, divenuto sede museale.
Il biglietto d’ingresso è gratuito anche per gli eventi successivi. Dalle ore 21.30 luci spente nel Chiostro Maggiore per consentire l’osservazione di cielo e panorama dalle terrazze. La serata è accompagnata da musica popolare mentre dalle ore 22 le guide di Am’Arte attendono i visitatori per accompagnarli nella scoperta delle collezioni museali del MuCiRaMa e del complesso monumentale.
— Angelo Gambella
Eventi, Beni culturali
giovedì febbraio 19, 2015
A quarant’anni dalla sua morte si torna a parlare di Pier Paolo Pasolini con la presentazione di Simona Consoni.
“E’ stato un bene pubblicare ‘Petrolio’? Ha aggiunto o ha sottratto qualcosa alla dignità di Pasolini, della letteratura italiana moderna e contemporanea e della Storia di quegli anni?” così l’autrice Simona Consoni introduce il suo saggio e aggiunge “la mia forte passione per Pier Paolo Pasolini, genio corsaro, poeta, narratore, cronista e precursore storico è il motivo principe che mi ha portata a scriver di lui.”
Si torna quindi a parlare di questo poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo ed editorialista italiano a Roma, giovedì 26 febbraio alle ore 17.30, presso la Sala Consiliare IX Municipio (Laurentino Fonte Ostiense).
A fare da cornice ci saranno delle vere personalità di spicco del giornalismo e della cultura italiana. A moderare infatti ci sarà la giornalista Maria Grazia Gerina collaboratrice di L’Espresso e di Il Fatto Quotidiano.
Presenterà il libro, edito dalla Casa Editrice “Prospettiva Editrice”, l’Assessore di Roma Capitale allo Sport e Scuola Paolo Masini.
“Ho scritto questo saggio per fare in modo che le persone tutte, espressione della società, abbiano la possibilità di continuare a fruire delle sue testimonianze, anche e soprattutto di quelle poco note e di continuare a scoprire e conoscere i messaggi lasciati dal ‘‘Corsaro’‘” aggiunge Simona Consoni lasciando poi spazio alle conclusioni affidate all’illustrissimo Professore e Avvocato Guido Calvi, già senatore della Repubblica, già Consigliere presso la Suprema Corte Costituzionale nonché avvocato di parte civile nel processo per la morte del poeta e regista Pier Paolo Pasolini.
Il prof. e Avv. Guido Calvi verrà inoltre omaggiato dal Presidente del Municipio Andrea Santoro per la sua vita spesa a favore della giustizia e della legalità dello Stato Italiano.
Simona Consoni
— Redazione
Libri, Eventi
venerdì febbraio 13, 2015
Civitas Aliphana: Alife e il suo territorio nel Medioevo, è il titolo del volume che raccoglie gli atti dell’omonimo convegno tenutosi ad Alife il 19 e 20 gennaio 2013.
Dopo la caduta dell’impero romano, la Civitas di Alife attraversa tutto il Medioevo e l’età moderna tra periodi di maggiore floridezza e fasi di decadenza tra assedi, saccheggi, terremoti, alluvioni, eppure non è mai completamente abbandonata ed è ogni volta rimessa in piedi.
Il volume, edito da Volturnia Edizioni, sarà presentato il 14 febbraio 2015 alle ore 17, nella sala consiliare del comune di Alife.
Il testo, curato da Federico Marazzi contiene saggi di: Pino Angelone, Agata Arenella, Claudio Azzara, Nicola Busino, Giovanna Cera, Consuelo Capolupo, Luigi Cielo, Cesare Crova, Luigi Di Cosmo, Simone Di Mauro, Daniele Ferraiuolo, Roberta Fidanzia, Alfredo Franco, Alessia Frisetti, Angelo Gambella, Manuela Gianandrea, Stefania Gigli Quilici, Italo Iasiello, Tommaso Indelli, Federico Marazzi, Sabrina Mataluna, Donatina Olivieri, Gianluca Soricelli.
— Angelo Gambella
Libri, Eventi
giovedì maggio 8, 2014
AD 568. CIVIDALE PRIMO DUCATO II^ Edizione
Manifestazione storico-rievocativa sull’Età Longobarda
Cividale del Friuli (Ud), 31 maggio – 1 giugno 2014
Convegno: al Museo Archeologico Nazionale, piazza Duomo
Campo storico: al Belvedere sul Natisone, presso il Ponte del Diavolo
Cividale del Friuli (Ud), maggio 2014 – Gli storici latini – Velleio Patercolo in testa – li consideravano “un popolo più feroce della ferocia germanica”. Ma i Longobardi erano davvero i più crudeli tra i barbari? Il regno che stabilirono in Italia fu veramente un’epoca così buia come generalmente si crede? E cosa lasciarono Alboino e i suoi discendenti in eredità alle generazioni future, quale fu il loro contributo alla storia e all’identità del nostro Paese? E’ quello che cercherà di mette in luce la manifestazione storico-rievocativa “AD 568. Cividale primo Ducato”, che a Cividale del Friuli (Ud), capitale del primo ducato del regno appunto, proporrà il 31 maggio e il primo giugno prossimi uno spaccato di vita quotidiana del VI secolo: l’epoca, cioè, in cui i Longobardi invasero l’Italia e si stabilirono in maniera definitiva sul nostro territorio dando vita a un regno destinato a durare due secoli.
L’evento è di grande attualità considerando il recente ingresso nella lista del Patrimonio Universale dell’Umanità Unesco del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del Potere (568-774 d.C.)”, che comprende sette siti in tutta Italia, uno dei quali è proprio Cividale del Friuli con il Tempietto Longobardo, i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto e il Museo Archeologico Nazionale.
La manifestazione, giunta alla seconda edizione, presenta come principale novità proprio la collaborazione attiva con il Museo Archeologico Nazionale di Cividale, una delle istituzioni più prestigiose nel settore, che ospita nelle sue sale molti importanti corredi provenienti dalle necropoli locali: da quelli di primo insediamento longobardo in “Forum Iulii” alla tomba del cosiddetto “Duca Gisulfo” (rinvenuto nel 1874 in Piazza Paolo Diacono), dai rinvenimenti di S. Mauro fino alle più recenti acquisizioni delle necropoli “Ferrovia”.
Al Museo, diretto dal dott. Fabio Pagano, si terrà dunque il convegno “Dalla traccia al simbolo. Percorsi semantici e archeologia nella ricerca sull’Italia longobarda” che vedrà la presenza di alcuni tra i maggiori archeologi esperti del periodo. Appena oltre il Ponte del Diavolo, a due passi dal Museo, il Belvedere sul Natisone ospiterà invece un vasto campo storico con le due più note realtà rievocative italiane del periodo longobardo: La Fara – Rievocazione Longobarda e Fortebraccio Veregrense, già presenti ad alcuni dei principali eventi italiani a tema longobardo: “AD 568. Cividale primo Ducato I^ Edizione” (2013), “Luglio Longobardo” a Nocera Umbra (Perugia: 2011, 2012, 2013), “I Longobardi. Alle radici della nostra storia a Monticello Brianza (Lecco: 2014).
Ad arricchire il panorama alcuni gruppi di altissima qualità provenienti dall’estero che permetteranno un utile confronto con i Longobardi, con cui entrarono in contatto durante l’Età delle Migrazioni: gli ungheresi Csodaszarvas Népe Hagyományőrző Egyesület per gli Àvari ed i tedeschi Europa zur Merowingerzeit per i Franchi, Alamanni e Bavari.
I rievocatori offriranno, secondo una formula già sperimentata con successo in vari contesti italiani ed europei, uno spaccato di vita quotidiana dell’età altomedievale (scene di desco, artigianato, attività dei fabbri, tessitura, eccetera) arricchito da percorsi didattici sul tema della cucina (ad opera dell’associazione Presenze Longobarde) e dell’abbigliamento. Sono previsti anche stage di tiro con l’arco e di lancio della scure aperti al pubblico, e visite guidate. Il programma è completato da eventi di maggior dinamismo: sfide a duello, rito funebre di una nobile donna longobarda e i racconti attorno al fuoco.
Per quanto concerne invece la parte scientifica, che si svolgerà nella sala conferenze del Museo Archeologico, sono previsti due mattinate intense di lavori che apriranno sabato 31 maggio alle ore 10 e si concluderanno all’ora di pranzo. Dopo l’intervento delle Autorità, inizieranno le relazioni degli studiosi. Il prof. Vasco La Salvia (Università degli studi di Chieti-Pescara “G. D’Annunzio”) parlerà de “I fabbri e la produzione del ferro nel Barbaricum”; il dott. Fabio Pagano (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia) tratterà il tema “Davanti una croce, dentro il simbolo. La croce aurea della tomba 40 della Necropoli Ferrovia di Cividale del Friuli”; la dott.ssa Annalisa Giovannini (Archeologa, collaboratrice esterna Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia) parlerà di “Non solo Sansone. I pettini della necropoli di Romans d’Isonzo”, infine il dott. Gabriele Zorzi (Associazione Culturale “La Fara – Rievocazione Longobarda”) traccerà un’introduzione al tema “Ricostruzione e rievocazione”.
Domenica 1 giugno i lavori riprenderanno sempre alle ore 10.30 con il prof. Marco Valenti (Università di Siena) con “Abitare e “accreditarsi”: contesti insediativi e ruolo sociale dal Barbaricum all’Italia longobarda (III-VII secolo)”; seguirà la prof. Caterina Giostra (Università Cattolica Milano) con “La forza dei simboli: lo scudo e la cintura del guerriero”, poi la dott.ssa Angela Borzacconi (Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia) su “Simboli della memoria. Il recupero del passato tra suggestione e identità” e infine il dott. Arne Focke (Museum Open-Air Kirchheim) con una relazione dal titolo “A story about vamp and quarter – Shoes in the Middle ages”.
Tra gli eventi collaterali, sarà allestita la mostra di Camillo Balossini, uno dei più noti fotografi del campo rievocativo: l’esposizione, intitolata “Camillo. Fotografie per ri-vivere la Storia” è organizzata da La Fara in collaborazione con Inhonesta Mercimonia, ASD Compagnia d’Arme Strategemata e sarà ospitata presso lo spazio espositivo Corte Quattro in Cividale del Friuli.
La manifestazione “AD 568. Cividale Primo Ducato” è organizzata da Associazione La Fara con la collaborazione con Compagnia di scherma antica Fortebraccio Veregrense e Perceval Archeostoria e si avvale del Patrocinio istituzionale di Comune di Cividale, Provincia di Udine, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, FriuLIVEneziaGiulia Turismo, e culturale di mensile “Medioevo”, Associazione Culturale Italia Medievale, Società Friulana d’Archeologia, SISAEM (Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale), “Medioevo Italiano rivista telematica”, CLE – Centrum Latinitatis Europae.
I visitatori potranno rifocillarsi alla Taverna realizzata con il supporto di Osteria “Alla Terrazza”. Sono inoltre previsti sconti e convenzioni con alberghi e servizi di ristorazione per chi partecipa.
Non mancherà una piccolo mercato artigianale dedicato al pubblico in cerca di qualche articolo particolare.
Per informazioni, si possono contattare gli organizzatori scrivendo a infoad568@lafara.eu, telefonando al numero 3283119698 oppure visitando il sito http://ad568.jimdo.com.
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Manifestazione storico-rievocativa sull’Età Longobarda
Cividale del Friuli (Ud), 30 maggio – 1 giugno 2014
Convegno: al Museo Archeologico Nazionale, piazza Duomo
Campo storico: al Belvedere sul Natisone, presso il Ponte del Diavolo
Organizzazione:
Associazione La Fara
in collaborazione con:
Museo Archeologico Nazionale di Cividale (parte convegnistica)
Gruppo Storico Fortebraccio Veregrense
Perceval Archeostoria
Col patrocinio di:
Comune di Cividale
Provincia di Udine
FriuLIVEneziaGiulia
Medioevo
Associazione Culturale Italia Medievale
Società Friulana d’Archeologia
SISAEM – Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale
Medioevo Italiano Rivista Telematica
CLE – Centrum Latinitatis Europae
— Angelo Gambella
Medioevo, Eventi
mercoledì novembre 28, 2012
Le Parole delle Donne. Le tre Università di Roma sul tema Donne, Politica, Istituzioni ai Musei Capitolini – Campidoglio (30 novembre 2012)
In occasione della giornata conclusiva del Corso “Donne, Politica, Istituzioni”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche, Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione, della Sapienza Università di Roma di concerto con il Ministero per le Pari Opportunità, le tre Università di Roma s’incontrano sul tema con l’intento di fornire una cassa di risonanza per le cosiddette questioni femminili e per le loro ricadute sul piano politico, sociale e culturale.
L’evento gode del Patrocinio di Roma Capitale e si svolge il 30 novembre dalle ore 15 alle ore 19 presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, in stretta collaborazione con l’On. Andrea De Priamo.
Coordinatrice del Corso DPI della Sapienza Università di Roma è la Prof.ssa Teresa Serra, ordinario di Filosofia Politica del medesimo ateneo. I docenti partecipanti sono di altissimo livello e provengono dalle principali università italiane. Corsiste e corsisti sono funzionari, laureati e studenti laureandi selezionati accuratamente attraverso bando pubblico.
In questa occasione è prevista la presentazione di tre volumi di alto profilo culturale: Goodbye Italia, Autrice On. Cinzia Dato; la Collana Femininum Ingenium, Direttrice Prof.ssa Teresa Serra, Direttrice anche del Centro per la Filosofia Italiana, e la Collana Stelle Inquiete, Direttrice Prof.ssa Agato Amato Mangiameli, Direttrice anche del Centro Studi Giuridici del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tor Vergata “Di-Con-Per-Donne”. Sarà inoltre presente la Prof.ssa Francesca Brezzi, Direttrice del Corso Donne, Politica, Istituzioni dell’Università degli Studi di Roma Tre. L’evento vede la partecipazione delle docenti e dei docenti, delle corsiste e dei corsisti dei Corsi Donne, Politica e Istituzioni delle tre Università di Roma: Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, nonché la partecipazione di numerosi esponenti del mondo scientifico, culturale ed accademico.
È stato invitato il Sindaco di Roma Capitale On. Gianni Alemanno; parteciperanno il Consigliere On. Andrea De Priamo e la Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità On. Lavinia Mennuni.
— Angelo Gambella
Attualità, Eventi
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