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AGENSU :: Agenzia d'informazione telematica per la storia e le Scienze Umane

ISIS avanza a Sabratha. Respinto.

mercoledì febbraio 24, 2016

Breaking news: ISIS avanza a Sabratha (Libia) Patrimonio UNESCO
[AGENSU] 23.02.2016 / 24.02.2016

Battaglia nel centro cittadino conclusa con la ritirata dei militanti

Questa notte sono in corso pesanti combattimenti a Sabrata (Sabratha), nella Libia occidentale, tra residenti e militanti dell’ISIS.

Dopo il bombardamento americano di qualche giorno fa nella periferia della città, i militanti si sarebbero raggruppati per tentare l’assalto al centro cittadino controllato, finora, dalla milizia locale.

Rapporti che provengono in queste fasi concitate da Sabrata, parlano di resistenza dei cittadini, e sono segnalati caduti da entrambi i lati della battaglia.

I progressi dell’ISIS sarebbero però significativi. Attualmente i militanti (150 elementi) sarebbero nel centro cittadino, ed avrebbero occupato la sede della polizia, la principale banca e la strada costiera. Combattimenti sono in corso presso lo stadio. Riguardo l’ospedale cittadino alcune fonti lo danno catturato dall’ISIS, mentre altre notizie riferiscono l’ingresso da nord di una unità militare che si è disposta a protezione dell’ospedale.

Rinforzi per un contrattacco starebbero provenendo da altre città della Libia, mentre i feriti sarebbero destinati a Zintan. In particolare, un battaglione dell’esercito libico sarebbe in movimento per raggiungere la città. Il consiglio municipale ha diramato un appello a tutti i cittadini per prestare soccorso.

Aggiornamento: Nella notte al termine di violenti combattimenti le forze locali hanno respinto i miliziani dell’ISIS. 19 combattenti delle forze locali sono stati uccisi, 12 dei quali per decapitazione.


Sabrata stanotte al termine dei combattimenti

Sabrata, città fenicia e poi romana è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Il suo teatro è famoso in tutto il mondo.

La città di trova a metà strada tra il confine con la Tunisia e la capitale Tripoli, ed è posizionata ad est rispetto allo strategico terminal gassifero di Mellitah dove opera l’ENI.

Per spingere ad un accordo di governo in Libia, si susseguono le voci di un piano alternativa con ridisegno dei confini e spartizione in zone d’influenza: Italia in Tripolitania, Gran Bretagna in Cirenaica e Francia nel Fezzan.

Angelo Gambella

Attualità, Beni culturali

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