PALMIRA E’ STATA COMPLETAMENTE LIBERATA nelle prime ore del 27.03.2016
L’area archeologica era stata liberata il 24 marzo, e il castello medievale il 25.
Aggiornamenti dall’area archeologica di Palmira dopo la liberazione
Cronaca completa sulla Battaglia di Palmira
La Corsa per Raqqa: analisi della situazione attuale e prospettive future
La battaglia per la liberazione di Qaryatayn
Editoria archeologica in tempo di guerra
***
20.02.2016 L’esercito siriano ha circondato le forze dell’ISIS ad Aleppo Est – AGENSU
Nella tarda mattinata di oggi, l’Esercito arabo siriano (SAA) ha completato l’accerchiamento delle forze dell’ISIS ad Aleppo est, nel nord della Siria.
Le “Forze tigre”, unità di elite dell’esercito, appoggiate dalle Brigate delle Aquile del deserto (Liwaa Suqour Al-Sahra) sono avanzate lungo la strategica autostrada Aleppo-Raqqa ed hanno impegnato in battaglia le formazioni dell’ISIS nella cittadina di Umm Turaykiyah.
Questa località è ubicata nella piana di Al-Safira, ad est di Aleppo e ad ovest della strategica base aerea di Kuweires.
(Mappa di IUCA, twitter: @IUCAnalysts ROSSO=Esercito Siriano / GRIGIO = ISIS)
Al termine di un violento combattimento le forze lealiste di Assad hanno avuto la meglio sugli uomini di Al Bagdadi, completando la manovra di accerchiamento iniziata alcune settimane fa. Nello scorso novembre, i militari avevano rotto l’assedio alla base di Kuweires, ed iniziato a bonificare l’area circostante, prima di dare il via alla manovra a tenaglia tesa ad intrappolare i militanti senza via di rifornimenti.
Negli ultimi giorni, i siriani avevano lasciato una via di fuga per consentire, eventualmente, ai combattenti di abbandonare l’area. A questo punto ci sarebbero, secondo alcune stime, circa 800 militanti accerchiati senza via di scampo.
Salvo una resa, che appare però improbabile, è ragionevole attendersi nei prossimi giorni, scontri sanguinosi su entrambi i lati di questa battaglia.
Al termine di altri scontri, l’esercito è definitivamente entrato all’interno della strategica centrale elettrica di Aleppo sita nella parte nord della sacca che si è venuta a creare.
Nel tardo pomeriggio anche le località di Fah e di Siffah a nord di Umm Turaykiyah, sono state liberate contribuendo a sigillare la linea del fronte da una possibile incursione di militanti da nord.
***
Aggiornamento del 21.02.2016
Nella giornata di oggi è più chiara l’importante vittoria messa a segno dall’esercito siriano. I lealisti di Assad stanno liberando uno dopo l’altro villaggi e cittadine nella pianura di Al Safira, snidando alcune decine di combattenti dell’ISIS rimasti intrappolati. Si è appreso, in queste ore, che la maggior parte dei militanti è riuscita a scappare istanti prima che l’accerchiamento fosse concluso. La liberazione ancorché proceda velocemente è rallentata in alcune aree da molti ordigni esplosivi improvvisati piazzati lungo le strade. In serata, tutta l’area, viene ora ormai considerata come liberata dall’esercito seppure ancora non completamente bonificata e in condizioni di sicurezza. Tra villaggi e cittadine più grandi sono almeno 26 le località liberate in 24 ore.
Come effetto immediato della conclusione favorevole della battaglia, centinaia di soldati siriani saranno a breve dispiegati lungo la nuova linea del fronte. I due principali obiettivi sembrano ora essere la città di Al Bab 8-10 km verso nord, e la città di Deyr Hafir 3 km ad est. Se la prima città è strategicamente più importante di Deir Hafir, nel caso venisse prima catturata quest’ultima, la base aerea di Kuweires potrà tornare ad una maggiore funzionalità sia per il controllo del confine con la Turchia, sia per la nuova operazione per raggiungere la base di Tabqa presso la capitale de facto dell’ISIS Raqqa.
(Mappa di SAA reporter, twitter: @Syria_Protector – ROSSO=Esercito Siriano / GRIGIO = ISIS)
-
*******************
-
02.02.2016 La Battaglia per rompere l’assedio di Nubl e Zahra volge a favore dei governativi – AGENSU
Due giorni fa, l’esercito arabo siriano ha iniziato un assalto su larga scala ad ovest di Aleppo, per liberare l’assedio di Nubl e Zahra, due città a maggioranza sciita lungamente assediate dalle forze ribelli capeggiate da Jabhat Al-Nusra (ala siriana di Al-Qaeda), e dai gruppi Jabhat Al-Shamiyah e Jaysh Al-Mujahiddeen e l’esercito libero siriano.
All’attacco dell’esercito (SAA) partecipano le forze di difesa popolari (NDF), le milizie libanesi degli Hezbollah e due distinti gruppi di paramilitari iracheni, prevalentemente sciiti.
(Mappa di Islamic World News, twitter: @A7_Mirza)
Sin dal primo giorno la copertura aerea è stata affidata alla forza russa di stanza nel governatorato di Latakia. Per la prima volta si sono visti in azione i nuovi cacciabombardieri Su-35S e i risultati sono arrivati rapidamente. Dopo una impressionante sequenza di oltre 100 sortite nelle prime ore, l’esercito ha sfondato le linee di difesa degli islamisti sul fronte di Baskuy, catturando Duwayr al Zeytoun e la più più importante località di Tal Jibbin, andando così a rinforzare le posizioni lungo il fronte più temuto, quello con l’ISIS che minaccia Aleppo da nord-est.
Nella giornata di ieri la progressione è sembrata inarrestabile con la cattura delle fattorie di Al-Malaah presso Hardatinin dopo violenti combattimenti, e il consolidamento delle posizioni conquistate.
Stamattina i reporter a seguito delle forze governative hanno prima dato notizia della liberazione di Hardatinin e subito dopo dell’ingresso delle truppe nella cittadina di Rytian, dove i combattimenti sono tuttora in corso. Aggiornamenti dell’ultimo minuto riferiscono che la città è “sotto fuoco controllato” il che precede di solito di poche ore l’annuncio della liberazione.
Con questi veloci progressi, gli attaccanti sono a meno di 4 km dalle località di Nubl e Zahra, e il solo centro di Bayanoun li separa dalla rottura dell’assedio mentre Hayann è sotto tiro di artiglieria. Nubbol e Zahra sono assediate da tre anni e all’interno sono stimati 35.000 civili.
Gli islamisti dal canto loro hanno opposto resistenza e bersagliato con razzi le città assediate. Nuovi rinforzi dovrebbero arrivare sul posto.
Probabilmente i nuovi carri armati T-90 in dotazione all’esercito siriano stanno facendo la differenza negli scontri; questi potenti carri di fabbricazione russa (che affiancano i T-72) dispongono di contromisure in grado di resistere ai temibili missili TOW anticarro forniti ai ribelli da potenze straniere.
Come si può osservare dalla mappa, ricucendo l’assedio, verrebbe tagliata una delle principali linee di rifornimento degli islamisti. Se la progressione dovesse proseguire con questo ritmo, è probabile che le forze siriane riescano a raggiungere i commilitoni dall’altra parte del fronte, che sono entrati a loro volta in azione, entro qualche ora.
Giornalisti al seguito riferiscono che c‘è contatto visivo tra le truppe siriane fra i due fronti e che un solo km separa le unità. E’ in corso una violentissima battaglia. Damasco ha appena annunciato che le linee di comunicazione e rifornimento dei miliziani tra la Turchia e Aleppo nord sono state tagliate.
Aggiornamento del 03.02.2016 – Rotto l’assedio di tre anni
Nella giornata di ieri sono stati visti lanciare da tupolev russi tonnellate di equipaggiamento militare nell’enclave governativa. Oggi si apprende che le unità della NDF di Nubl e Zahraa sono uscite dalla sacca ed hanno tagliato le linee di rifornimento degli islamisti tra Mayer e Muarasat Khan mentre l’esercito governativo attacca da Hardatinin.
Tra le vittime dell’operazione congiunta siro-russa figurano almeno due comandanti di Nour al-Din al Zinki l’organizzazione implicata nel rapimento di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Si tratterebbe di Qatibah Hijazi e Omar Ja’louk, secondo quanto riferiscono giornalisti locali. Anche altri gruppi islamisti hanno ammesso la perdita di vari elementi.
Furiosi combattimenti sono in corso nell’area a nord-ovest di Aleppo tra i lealisti e gli insorti. Le località interessante dagli scontri sono Rityan (circondata), Bayyanoun e Tal Muarasat. Si ha notizia di gruppi di islamisti isolati che avrebbero alzato bandiera bianca.
Ad est di Aleppo, intanto, le unità speciali della Forza Tigre hanno catturato dall’ISIS la città di Al Sin e si sono avvicinati alla centrale elettrica di Aleppo. Al tempo stesso potrebbero convergere sull’area industriale di Aleppo, isolando così centinaia di miliziani.
Poco fa centinaia di combattenti della NDF, provenienti da Nubl e Zahraa hanno preso la cittadina di Mayer ricongiungendosi con le unità dell’esercito che provenivano da est, ponendo fine all’assedio di tre anni.
La battaglia è ancora furiosa ed impegna soprattutto le località a sud dove le forze islamiste sono riuscite ad inviare cospicui rinforzi, mentre a nord i ribelli continuano a bersagliare gli armati di Nubl e Zahra e l’esercito regolare.
L’esito dello scontro rappresenta un enorme successo per le forze di Assad.
Aggiornamento del 04.02.2016 – Espansione delle operazioni militari
(Mappa di Peto Lucem, twitter: @PetoLucem)
La battaglia, finora estremamente sanguinosa, prosegue con rinnovata intensità.
Nella giornata di oggi sono proseguiti pesanti bombardamenti a nord di Aleppo, attribuiti in massima parte ai caccia-bombardieri russi, sulle postazioni di insorti e militanti islamisti. Primi ad approfittarne sono stati i curdi della YPG che hanno catturato due villaggi posti a nord di Nubbol (Ziyarah e Khuraybah). Tra i curdi e l’esercito regolare esiste un tacito accordo di non belligeranza.
L’esercito regolare siriano, appoggiato dalle unità iraniane delle guardie rivoluzionarie e dai paramilitari iracheni ha completato la liberazione della città di Mayer e sta continuando a spingere indietro i militanti dall’area a nord di Zahraa, verso la località di Kafr Naya. Più a est la cittadina di Rityan attaccata già due giorni fa è per la maggior parte controllata dall’esercito, mentre le forze di Al Nusra (ala siriana di Al Qaeda) tentano un contrattacco ad Hardatnain contro le forze lealiste.
I militanti di una fazione di ribelli nel nord di Aleppo avrebbero annunciato di essere pronti a passare dalla parte dei lealisti.
Nel frattempo, numerosi civili hanno abbandonato l’area a nord dell’attuale fronte per raggiungere la frontiera con la Turchia lungo un accesso controllato dai ribelli.
La Russia sospetta un possibile intervento militare turco in Siria, ed ha ammesso, ieri, la perdita di un consigliere militare a seguito di un colpo di mortaio dell’ISIS.
Ad est di Aleppo i miliziani dell’ISIS rischiano di venire intrappolati in una sacca dalle Forze Tigre dell’esercito siriano. I siriani stanno continuando l’accerchiamento e sarebbero già entrati nell’area della centrale elettrica di Aleppo est, strategicamente importante per ridare energia ad ampie zone attualmente prive di elettricità.