Editoria archeologica in tempo di guerra: l’Enciclopedia delle antichità di Siria
L’Enciclopedia Araba ha pubblicato il primo ed il secondo volume dell’Enciclopedia delle Antichità di Siria, un’opera che intende mettere in mostra le antichità, i reperti archeologici e i siti storici in Siria.
I due volumi illustrati contengono la descrizione di numerosi siti quali antiche città e colline, anfiteatri, mercati, sepolture, palazzi, castelli e fortificazioni, bagni pubblici, moschee, chiese, e gli oggetti trovati in essi come statue, sarcofagi, gioielli, testi antichi, decorazioni e strumenti lasciati dalle civiltà che si sono avvicendate in Siria. Il tutto è corredato da numerose immagini.
(Agenzia SANA)
L’Agenzia SANA che ha diffuso la notizia, pone attenzione all’approccio scientifico e metodico dell’opera che utilizza fotografie, grafici e mappe di siti, strutture, testi e manufatti, con i soggetti disposti rigorosamente in ordine alfabetico. I primi due volumi consistono in un totale di 656 pagine, iniziando dai soggetti della lettera ‘A’ dell’alfabeto.
L’opera, che è pubblicata in lingua araba, oltre a descrivere siti e manufatti, espone i più importanti fatti sociali, politici, economici, religiosi e le questioni relative ai reperti archeologici, ed inoltre narra di leggende, miti, epopee, tradizioni, costumi, e descrive gli dei venerati nelle varie epoche.
Altro spazio è affidato a biografie delle maggiori figure siriane che hanno avuto un ruolo nella scoperta e nello studio dei ritrovamenti archeologici.
Il Direttore generale dell’Enciclopedia Araba Mahmoud al-Sayyed ha detto che questa enciclopedia è stata pubblicata con l’intervento di un certo numero di specialisti siriani di spicco ed altri ricercatori, nella speranza che possa soddisfare le esigenze tanto degli studiosi che dei lettori neofiti, fornendo un collegamento tra i moderni siriani, i loro antenati ed il passato.
Il supervisore dell’Enciclopedia, capo del Dipartimento Preistoria Ammar Abdelrahman, ha dichiarato che il progetto riguarda la storia della Siria dalla preistoria fino alla fine dell’era islamica, facendo notare che la Siria dispone di artefatti di esseri umani primitivi risalenti a circa un milione di anni, citando in particolare i reperti trovati nel sito di Markho nel governatorato di Lattakia (Laodicea), e il possesso di una parte di un Homo erectus risalente a circa 500 mila anni fa.
Questa pubblicazione è particolarmente importante anche in relazione allo sconvolgimento in atto in Siria dal 2012; un sanguinoso conflitto, iniziato come guerra civile, e proseguito come guerra che include direttamente o indirettamente attori regionali ed internazionali. Attualmente il governo è impegnato in una campagna militare su più fronti per recuperare città e siti archeologici occupati dai miliziani dell’ISIS e da altre formazioni islamiste. In alcuni luoghi a sud-est del governatorato di Homs come ad Al Qaryatayn, antica città assira-cristiana e nella più famosa Palmira, le forze governative hanno stabilito le proprie postazioni alle porte delle città ed attendono l’opportunità di lanciare l’assalto finale sotto la copertura dell’aviazione russa.
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