Prolegomeni alla pedagogia antagonista del Novecento è il titolo del nuovo saggio di Giuseppe Gagliano, presidente CESTUDEC.
L’uso dell’espressione pedagogia del dissenso o antagonista si riferisce a quell’ampia e articolata visione ideologica del mondo-sorta tra ottocento e novecento-di matrice socialista utopista, marxista, anarchica e pacifista irenica che ha perseguito, e persegue, la finalità di progettare un uomo nuovo e una realtà politica e sociale radicalmente altra rispetto a quella del sistema dominante. Ebbene, questa definizione di matrice squisitamente pragmatica, esclude quegli orientamenti pedagogici dell’ottocento e del novecento che, pur avendo formulato critiche di rilievo alla pedagogia tradizionale, non hanno tuttavia assunto una posizione radicalmente antagonista rispetto alla realtà esistente. L’Autore, si riferisce, ad esempio, ai fondamentali contributi dell’attivismo pedagogico ottocentesco e novecentesco che, pur avendo profondamente rinnovato la pedagogia, non possono tuttavia essere paragonati sotto il profilo antagonista al socialismo o al movimento anarchico. A maggior ragione la ricerca psicopedagogica non potrà essere oggetto della riflessione. In primo luogo poiché la ricerca psicopedagogica ha attribuito priorità ad un atteggiamento scientifico nell’indagine pedagogica ponendo l’enfasi sui metodi e sui risultati; in secondo luogo perché ha stabilito un legame assai stretto con la ricerca psicologica cercando di individuare strategie educative di tipo oggettivo; in terzo luogo poiché la ricerca psicopedagogica ha assunto un atteggiamento fortemente critico nei confronti della pedagogia con connotazioni ideologiche ed infine poiché la ricerca psicopedagogica ha concentrato la sua attenzione su alcuni nodi fondamentali e fra questi sulla crescita, sulle fasi dell’apprendimento e sulle tecniche atte a migliorarle e sull’evoluzione cognitiva. Ad ogni modo l’intento del lavoro non è stato quello di compiere una rassegna esaustiva sotto il profilo storico-critico della pedagogia antagonista. L’obiettivo è stato infatti più limitato poiché si è concretizzato nell’individuare alcuni aspetti della dimensione pedagogica antagonista novecentesca sottolineando come il suo obiettivo sia di sovvertire attraverso l’educazione l’ordine esistente in funzione anticapitalista, antimilitarista e persino antistatale (nella sua declinazione anarchica). A tale scopo, sotto il profilo squisitamente metodologico, l’autore ha interpretato il modus operandi della pedagogia del dissenso servendosi ora della categoria di agitazione sovversiva —ideata dall’analista di intelligence Vittorfranco Pisano nel contesto della conflittualità non convenzionale — ora di alcuni concetti chiave della scuola di guerra psicologica francese del novecento ora infine dell’approcio sociologico di Alessandro Orsini. L’esito di questo approccio metodologico ha condotto l’autore a questa conclusione: la pedagogia antagonista novecentesca (come d’altronde quella ottocentesca con Lev Tolstoj, Louise Michel, Francisco Ferrer, Paul Robin, Sebastien Faure) è stata, ed è, un dispositivo ideologico di contropotere che ha avuto — ed ha— come finalità principale quella di promuovere la trasformazione rivoluzionaria della realtà politica, sociale e della dimensione educativa attraverso l’agitazione sovversiva (l’azione diretta, la disubbidienza civile) e attraverso la guerra psicologica (la disinformazione, la propaganda, l’indottrinamento e la sovversione culturale e sociale.
Giuseppe Gagliano, Prolegomeni alla pedagogia antagonista del Novecento pag. 96, Aracne 2013.
Riferimento Internet: Cestudec.com
Biografia:
Giuseppe Gagliano si è laureato in Filosofia presso l’Università Statale di Milano. Attualmente è Presidente Cestudec (Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis) e collabora con la «Rivista Marittima», l’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie, la Glocal University Network, la Società italiana di Storia militare, il Centro de Estudos em Geopolítica e Relações Intenacionais (Brasile), il Centre Français de Recherche sur le Renseignement (Francia), il Sage International (Australia), il Terrorism Research §Analysis Consortium (Usa), Geostrategic Forecasting(Usa), l’International Journal of Science (Inghilterra). E’ autore di numerosi saggi e di articoli in lingua inglese e francese.