mostra a Mantova
domenica ottobre 26, 2008
MATILDE E IL TESORO DEI CANOSSA,TRA CASTELLI E CITTA'
Palazzo Magnani,Museo Diocesano,Musei Civici
Museo Campanini
Fino all'11 Gennaio 2009
By Antonella Fanciulli
Nelle terre che l'hanno vista protagonista 215 opere raccontano la biografia di una delle donne piu'potenti e influenti del medioevo e l'eredità culturale che ha lasciato su quest'area geografica. Il percorso espositivo e'composto da opere in gran parte appartenenti al patrimonio ecclesiastico, provenienti da Citta' del Vaticano, Italia, Francia, Gran Bretagna, Austria e Germania. Sono frutto di una selezione su seicento opzioni condotta negli ultimi due anni da un comitato scientifico internazionale formato da studiosi con competenze diverse, che hanno collaborato in una prospettiva di forte interdisciplinarietà. Il tracciato espositivo è strutturato in base ad una sequenza logica di contenuti storici. La lettura artistica delle opere e'importante e sviluppa il grande tema dell'innesto dell'arte ottoniana a sud delle Alpi alle origini del romanico. Tuttavia l'approccio piu'evidente e'storico-narrativo. A marcarne i punti salienti sono i documenti autografi di Matilde. Il punto di partenza è la pergamena che reca una donazione della contessa all'abbazia di Montecassino, chiusa da un sigillo formato da un cammeo romano fissato nello spessore della cera. Lo spazio in cui si sono svolti gli eventi della sua esistenza viene materializzato grazie a oggetti della vita quotidiana, attrezzi da lavoro,suppellettili e raffigurazioni simboliche e cartografiche. In questo sistema di riferimenti materiali e mentali si sono collocati i due poteri universali che hanno dominato l'europa nei secoli centrali del Medioevo: Papato e Impero.La radicale trasformazione di questo assetto, l'affermazione della centralita'di Roma nella chiesa universale e l'affermazione della libertas Ecclesiae rispetto ai poteri temporali, sono l'esito di una lotta combattuta con la forza delle idee, delle parole e delle dispute,che sarà presentata in mostra da codici relativi alla Riforma (trattati teologici, collezioni canonistiche, testi liturgici). L'ascesa dei Canossa si colloca, quindi, in un contesto politico e ideale dinamico, che fa da sfondo all'evento simbolo dell'epoca, la penitenza pubblica di Enrico IV a Canossa, e la breve riconciliazione fra l'imperatore e papa Gregorio VII-resi possibili dal ruolo assunto dalla dinastia e dalla stessa Matilde. Le scelte della comitissa e l'importanza delle sue scelte sono illustrate nel percorso espositivo da oggetti e documenti relativi a ciascun momento. Gli interventi si sviluppano rispetto a monasteri, ai vescovi, alla crociata, alla controversa donazione del patrimonio alla Santa Sede,alle città, la forza emergente nella Pianura Padana. Completa la mostra una ricostruzione multimediale del tessuto urbano nell'età dei Canossa, reperti archeologici inediti e la straordinaria serie dei documenti imperiali e papali conservati all'Archivio Storico Diocesano.
— corsista
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