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Italia langobardorum. Centri di potere e di culto

mercoledì gennaio 9, 2008

Presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali è stata siglata l’Intesa Istituzionale tra i soggetti promotori della candidatura “Italia langobardorum. Centri di potere e di culto” alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

La candidatura corrisponde alla tipologia definita dall’UNESCO come “sito seriale” in quanto comprende le più rilevanti testimonianze longobarde presenti sul territorio nazionale: dal Tempietto longobardo a Cividale del Friuli (UD), con i resti del Palazzo Patriarcale e con il Museo Archeologico Nazionale, al complesso monastico S.Salvatore e S. Giulia a Brescia, dal castrum di Castelseprio (VA), con la chiesa di S. Maria foris portas, al Tempietto del Clitunno, a Campello (PG), dalla Basilica di S. Salvatore a Spoleto (PG) alla chiesa di S. Sofia con il chiostro e il Museo del Sannio a Benevento, fino al Santuario micaelico di Monte Sant’Angelo (FG).

Su tutto il territorio italiano, infatti, sono presenti testimonianze della civiltà longobarda di valore eccezionale e assolutamente unico che, anche a motivo della molteplicità dei soggetti coinvolti (Comuni, Province, Regioni, Soprintendenze BBCC, enti parco, diocesi), conferisce alla candidatura un carattere di innovazione e uno spiccato interesse, ponendola in linea con i desiderata del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO.
Angelo Gambella

Beni culturali, Attualità

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