Il 7 gennaio si è aperta a Firenze, presso l'incantevole struttura del Museo di San Marco, la Mostra dedicata al grande pittore medievale Giovanni da Fiesole, noto alla storia dell'arte come il Beato Angelico.
La Mostra è stata curata dalla studiosa Sara Giacomelli ed il titolo "Fra Giovanni Angelico: pittore miniatore o miniatore pittore?" intende evidenziare la caratteristica artistica del Nostro. Infatti, oltre alle sue grandiose opere dipinte, fra cui l'ispirata "Crocifissione" ed il noto "Tabernacolo dei linaioli", egli si dedicò alla miniatura con la stessa maestria.
Beato Angelico nacque nel 1395 a Vicchio, in provincia di Firenze, nello stesso borgo in cui era nato Giotto. Si chiamava Guido Di Pietro, ma quando prese i voti nel convento di San Domenico di Fiesole, assunse il nome di Giovanni da Fiesole, e solo molto più tardi la storia dell’arte si sarebbe incaricata di chiamarlo “il Beato Angelico”. Fu pittore rinascimentale studiato da Masaccio e da Piero della Francesca, oltre che da tutti i pittori del Cinquecento. Fu inoltre il primo pittore italiano a dipingere un paesaggio non di fantasia, ma riconoscibile dal vero: la veduta del Trasimeno da Cortona.
La sua arte ha lasciato immensi capolavori, fino al 1447, anno in cui accettò di trasferirsi a Roma per decorare la Cappella niccolina in Vaticano. Qui i suoi affreschi evidenziano un declino della sua arte: come se avesse già dato il meglio di sé esprimendo una spiritualità che a Roma sembrava ormai avere poco significato. E proprio a Roma, che a lui dovette sembrare una città tadicalmente "straniera", morì nel 1455.
— Fra Giovanni Angelico: pittore miniatore o miniatore pittore? Mostra a Firenze
mercoledì gennaio 9, 2008
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