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AGENSU :: Agenzia d'informazione telematica per la storia e le Scienze Umane

Il numero 40 di Storiadelmondo

lunedì marzo 27, 2006

Il 40° numero di Storiadelmondo offre ai Lettori un affascinante viaggio nello spazio e nel tempo.

Il primo saggio, infatti, è dedicato all'analisi dell'Ars Grammatica di Dionisio Trace. L'Autore, new entry del nostro periodico, ne percorre, quasi passo passo, i momenti di redazione, soffermandosi su tutti i più importanti elementi che permettono allo studioso, ma anche al semplice appassionato -e questo è merito della capacità espressiva dell'Autore- di comprendere i dati essenziali per l'elaborazione e la sintassi del discorso e del pensiero, così come furono utilizzati dalle scuole bizantine per lunghissimi secoli. Inoltre, riporta numerosi commenti, interessantissimi per una storia del linguaggio, di storici e filologi antichi e moderni.

Giunti, così, al Medioevo, momento denso di intuizioni, studi e scambi culturali, economici e sociali in Europa e verso l'Oriente, e periodo in un certo senso privilegiato della nostra rivista, si riparte da Salonicco nel XIII secolo per giungere, attraverso un rapido excursus storico, alla Salonicco di quattrocento anni dopo. Il recente ritrovamento di un prezioso documento presso l'Archivo Storico Nazionale di Madrid rende possibile, infatti, approfondire alcuni aspetti della fusione culturale che si diedero i popoli della Grecia Ottomana, specialmente in questa città del Nord della Grecia, capitale dell'antica Macedonia. Con questo studio s'inaugura la serie di interventi di studiosi stranieri, che scrivono per noi in lingua originale.

Il terzo saggio, con un salto verso l'est europeo, ci porta ad esplorare la foresta e la pianura russa, cercando di svolgere un'analisi relativamente all'influenza dei fattori climatici ed ambientali sulle popolazioni slave dell'est europeo. In alcuni momenti l'Autore prende come riferimento lo scrittore greco Erodoto ed alcuni autori bizantini, segno evidente che lo studio della storia in ogni sua sfaccettatura non può prescindere da una visione ampia ed il più possibile globale, da una "storiadelmondo", per dirla con il nostro titolo.

Non potendo fare a meno di dedicare il meritato spazio storico all'Italia, il saggio conclusivo verte sul decennio di presenza francese nella nostra penisola, in particolare nella Terra di Lavoro. Secondo l'analisi dell'Autore, nonostante le difficoltà e la situazione generale di 'occupazione' francese, il risultato del bilancio di questo periodo può essere considerato positivo, dato che l'esperienza napoleonica favorì un rilancio ed un ammodernamento delle strutture amministrative, politiche ed economiche.
Roberta Fidanzia

Storia, Scienze Umane

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