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Benedetto XVI all'abbazia di Heiligenkreuz

lunedì settembre 10, 2007

Papa Benedetto XVI ha visitato ieri sera l'Abbazia di Heiligenkreuz, a 30 chilometri da Vienna in Austria. Si tratta del monastero cistercense numericamente più grande d'Europa ed anche il più antico monastero cistercense attivo senza interruzione e precisamente dal 1135, quando fu fondato da Leopoldo III. Il nome Heiligenkreuz, (Santa Croce) si deve alle reliquie della Santa Croce che nel 1188 il Duca Leopoldo V donò all'Abbazia.
Nel suo discorso davanti agli studenti della Facoltà Teologica Pontifica e ai monaci, il papa ha sottolineato l'importanza dell'integrazione della disciplina teologica nella 'universitas' del sapere mediante le facoltà teologiche cattoliche nelle università statali, come ha posto l'accento sull'importanza che ci siano luoghi di studio, come quello che l'ha ospitato, dove è possibile un legame approfondito tra teologia scientifica e spiritualità vissuta. Il papa ha quindi ricordato San Bernardo, padre dell'Ordine cistercense che ''a suo tempo ha lottato contro il distacco di una razionalità oggettivante dalla corrente della spiritualità ecclesiale''. ''La nostra situazione oggi'' ha dichiarato il papa ''pur diversa, ha però anche notevoli somiglianze. Nell'ansia di ottenere il riconoscimento di rigorosa scientificità nel senso moderno, la teologia può perdere il respiro della fede. Ma come una liturgia che dimentica lo sguardo a Dio è, come tale, al lumicino, così anche una teologia che non respira più nello spazio della fede, cessa di essere teologia; finisce per ridursi ad una serie di discipline più o meno collegate tra di loro''.
Angelo Gambella

Religione, Filosofia

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