Tolmezzo (Ud) - «Quando l’Agnello aprì il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: "Vieni". Ed ecco, mi apparve un cavallo verdastro. Colui che lo cavalcava si chiamava Morte e gli veniva dietro l’Inferno». Si tratta di uno dei passi più noti dell’Apocalisse di Giovanni, l’ultimo e il più visionario dei libri che compongono il testo biblico. È l’apertura dei sette sigilli, con la quale inizia la fine dei tempi. È questo il tema della mostra Apocalisse: l’ultima rivelazione aperta fino al 30 settembre nella Casa delle Esposizioni di Illegio, vicino a Tolmezzo (Udine), dopo di che passerà nei Musei Vaticani a Roma. Nel paesino friulano sono esposti un centinaio di capolavori fra codici miniati, dipinti su tavola e su tela, di segni, incisioni, sculture e oggetti di oreficeria realizzati fra il IV e il XX secolo. Insieme alle icone russe e bizantine si trovano, fra le altre, opere di Beato Angelico, Hieronymus Bosch, Pieter Bruegel, Jacopo Bassano, Guido Reni, El Greco, Giorgio De Chirico e Salvador Dalí. Filo conduttore del percorso sono le sedici incisioni tratte dall’Apocalypsis cum figuris eseguite da Albrecht Dürer nel 1498. La mostra sarà affiancata da una serie di eventi di vario tipo volti ad indagare tutti gli aspetti dell’Apocalisse, tra cui il convegno (tenutosi il 10 giugno) del Canto Sacro Popolare, raduno di tutte le cantorie del Friuli e della Carnia e l’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi (15 luglio) nel Duomo di Tolmezzo. Il catalogo, molto interessante anche sotto l'aspetto storico, è pubblicato da Skira (pp. 224, 108 ill. a colori e 16 in b/n, 2007, euro 45). Orari: 10-19 (lunedì chiuso), ingresso e 7. Informazioni: tel. 0433 44445.
Elena Percivaldi
— Apocalisse: l’ultima rivelazione
sabato luglio 7, 2007
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