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Il concordato di Worms

mercoledì gennaio 3, 2007

Il concordato di Worms (23 settembre 1122)

La "Lotta per le Investiture" il lunghissimo conflitto fra il potere temporale e il potere spirituale, ovvero fra il Sacro romano impero e il pontificato romano, circa l'elezione dei prelati, si chiuse nella città di Worms con il famoso concordato fra l'imperatore Enrico V e il papa Callisto II.

Leggiamo un brano del precetto dell'imperatore e del privilegio del pontefice che misero termine alla disputa.

Enrico V imperatore
PRECEPTUM

In nomine sancte ed individuate trinitatis. Io ENRICO per grazia di Dio, imperatore augusto dei romani, per amore verso Dio, la santa Chiesa romana e il dominus papa Callisto e per la salvezza dell'anima mia, lascio a Dio, ai santi apostoli di Dio Pietro e Paolo, e alla santa Chiesa cattolica ogni investitura per mezzo dell'anello e del pastorale, e concedo he in tutte le Chiese situate nel mio regno o sotto la mia giurisdizione imperiale l'elezione sia fatta secondo i canoni e la consacrazione avvenga liberamente...
Concedo vera pace al pontefice Callisto, alla santa romana Chiesa e a tutti coloro che sono o sono stati suoi fautori; e presterò fedelmente il mio aiuto in quello che mi sia richiesto dalla santa romana Chiesa e renderò ad essa la dovuta giustizia per ciò di cui avesse a lamentarsi.

[Monumenta Germaniae Historica, Leg. sect. IV, Const. et Acta, to I, n. 107 (trad.)]

Callisto II pontefice romano
PRIVILEGIUM

Io Callisto, Vescovo, servo dei servi di Dio, a te diletto figlio Enrico augusto imperatore dei romani, concedo che l'elezione dei vescovi e degli abati del regno tedesco che si trovano sotto la tua diretta potestà, avvenga alla tua presenza senza però simonia e alcuna violenza. Se dovesse poi nascere qualche contrasto fra le parti, tu darai ragione e presterai aiuto alla parte migliore secondo il parere e la decisione del metropolitano e dei vescovi suffraganei. L'eletto riceverà quindi da te, con lo scettro, le regalie e renderà a te quanto è dovuto dalla giustizia.
Colui invece che sarà stato consacrato in altra parte dell'impero, entro sei mesi riceverà da te, con lo scettro, l'investitura delle regalie e adempirà a tutti gli obblighi che ne derivano secondo il diritto, salvi però tutti i diritti della Chiesa romana...
Concedo a te, e a tutti coloro che durante la presente lotta sono, o sono stati tuoi fautori, vera pace.

[Monumenta Germaniae Historica, Leg. sect. IV, Const. et Acta, to I, n. 108 (trad.)]
Angelo Gambella

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