Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Istituto Centrale per il Restauro
Giornate di studio
L’ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO
A 65 ANNI DALLA FONDAZIONE
(18 ottobre 1941 – 18 ottobre 2006)
Omaggio a Cesare Brandi nell’anno del centenario della nascita
Roma, 18 – 19 ottobre 2006, Palazzo Poli (Sala Conferenze)
Via Poli, 54
L’Apertura dei lavori avverrà alla presenza del
Ministro per i Beni e le Attività Culturali - On. Francesco Rutelli
Il 18 ottobre 1941 il Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai inaugurava il Reale Istituto Centrale del Restauro nella sede di piazza San Francesco di Paola, definendo la nuova istituzione, nel suo discorso inaugurale, “organo essenziale per il patrimonio della Nazione”.
Il 18 ottobre 2006, quindi, l’Istituto Centrale per il Restauro compie 65 anni, ricorrenza che rientra a pieno titolo nelle manifestazioni promosse in Italia e all’estero dal “Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Cesare Brandi”, istituito dal Dipartimento per i beni archivistici e librari, Direzione Generale per i beni librari e gli istituti culturali alla fine del 2005.
In tale occasione, per celebrare insieme l’anniversario di un’istituzione e, allo stesso tempo, rendere omaggio al suo primo direttore Cesare Brandi, l’ICR ha organizzato due giornate di studio il 18 e il 19 ottobre p.v. per stimolare l’apertura di un dibattito all’insegna del “pluralismo” di posizioni rispetto alla recezione del pensiero di Brandi nel tempo presente.
Le giornate sono articolate attorno a due temi:
La prima giornata - Cesare Brandi ieri e oggi: riflessioni a confronto, prevede interventi a più voci di architetti, archeologi, storici dell’arte, restauratori, esperti scientifici, che si sono confrontati direttamente o indirettamente, con piena adesione o con dissenso, col pensiero di Brandi attorno al restauro architettonico, archeologico, storico-artistico, al ruolo delle scienze nel settore restauro e conservazione , ai rapporti con gli altri organismi internazionali.
La seconda giornata - Brandi e la direzione dell’ICR (1939-1961), è centrata sugli aspetti istituzionali del “modello” dell’ICR sancito dalla legge istitutiva n.1240/1939, sulle sue articolazioni interne e sugli sviluppi, con particolare riferimento al ventennio della direzione di Cesare Brandi dell’Istituto.
Brandi ieri e oggi: riflessioni a confronto
mercoledì 18 ottobre 2006
Ore 9,30–11,00
Apertura dei lavori alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali On. Francesco Rutelli
Presiede: Caterina Bon Valsassina Direttore Istituto Centrale per il Restauro
Intervengono
Danielle Gattegno Mazzonis, Sottosegretario di Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Giuseppe Proietti, Capo Dipartimento per la Ricerca, l’Innovazione e l’Organizzazione
Antonio Paolucci, Presidente Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario di Cesare Brandi
Mounir Bouchenaki, Direttore Generale ICCROM
Serenita Papaldo, Direttore Istituto Nazionale per la Grafica
Cristina Acidini Luchinat, Direttore Opificio delle Pietre Dure
Armida Batori, Direttore Istituto Centrale di Patologia del Libro “Alfonso Gallo”
Gigliola Fioravanti, Direttore Centro fotoriproduzione, legatoria e restauro degli archivi di Stato
Presiede: Cristina Acidini Luchinat, Direttore Opificio delle Pietre Dure
11,00–11,45 - Il restauro architettonico: riflessioni a confronto
Giovanni Carbonara, Paolo Marconi, Ruggero Martines
11,45-12,30 - Il restauro archeologico: riflessioni a confronto
Licia Vlad Borrelli, Piero Guzzo, Elio Paparatti
12,30-13,15 - Si restaura la materia, non l’immagine…”: riflessioni a confronto
Bruno Toscano, Giorgio Bonsanti, Carlo Giantomassi
Presiede: Mounir Bouchenaki, Direttore Generale ICCROM
15,00-16,00 - Brandi e la reintegrazione delle lacune
Maria Andaloro, Marco Ciatti, Gianluigi Colalucci
16,00-17,00 - Scienza e conservazione ieri e oggi
Clelia Giacobini, Maurizio Marabelli, Marisa Tabasso, Mauro Matteini, Giorgio Torraca
17,00-17,30 - Brandi e l’ICCROM: una stretta collaborazione per la conservazione del patrimonio culturale mondiale
Rosalia Varoli Piazza
Brandi e la direzione dell’ICR: 1939 -1961
giovedì 19 ottobre 2006
Presiede: Serenita Papaldo, Direttore Istituto Nazionale per la Grafica
9,30-10,30 - Il modello istituzionale dell’Istituto Centrale del Restauro del 1939
Mario Serio, Pietro Petraroia, Caterina Bon Valsassina
10,30-11,00 – L’eredità di Brandi e i direttori dell’ICR
Michele D’Elia, Evelina Borea, Almamaria Tantillo
11,00-11,20 - L’ICR e i rapporti con le Soprintendenze e gli enti locali sotto la direzione di Brandi
Giuseppe Basile
11,20-11,40 – L’archivio per la documentazione dei restauri: interventi delle Soprintendenze 1941-1944
Caterina Pileggi
11,40-12,00 – Il Bollettino dell’Istituto Centrale del Restauro (1950-1967)
Gabriella Prisco, Giulia Tamanti
12,00-12,30 – La Scuola per l’insegnamento del restauro: 1944-1961
Maria Luigia Spampinato, Massimo Bonelli
12,30-13,30 – I laboratori scientifici dell’ICR (1942-1961)
Giorgio Accardo, Ma Cesare Brandi era anche un fisico?
Giuseppina Vigliano, Antonio Giralico, Chimici e restauratori nel laboratorio di chimica: le sezioni stratigrafiche
Annamaria Giovagnoli, Dalla chimica alla chimica del restauro
Presiede: Caterina Bon Valsassina Direttore Istituto Centrale per il Restauro
15,00-15,20 - L’evoluzione del concetto di restauro archeologico
Giovanna De Palma, Maria Concetta Laurenti
15,20-15,40 - Il ruolo del contesto architettonico nella decorazione murale: 1940-1960
Donatella Cavezzali
15,40-16,10 - L’evoluzione dell’approccio metodologico di Brandi sulle indagini diagnostiche: il caso della Cappella Mazzatosta a Viterbo
Mario Bottoni, Giuseppe Fabretti, Maurizio Spinucci
16,10-16,30 - 1938-1961: la figura professionale del restauratore, spunti per una riflessione
Anna Valeria Jervis
16,30-16,50 - L’attività dell’ICR all’estero negli anni Cinquanta
Mario Micheli
16,50-17,10 - Protezione e recupero del patrimonio culturale durante la guerra
Giuseppina Fazio, Patrizia Miracola
17,10-17,30 - L’India e Brandi
Francesca Capanna, Anna Maria Marcone
Coordinamento – ICR
Donantella Cavezzali
Anna Valeria Jervis
Segreteria e ufficio stampa
Roberto Begnini
Via del Plebiscito, 107 - 00186 Roma
Tel. +39 06 69190880 - fax 06 69925790
— 65 anni dalla fondazione dell'ICR
mercoledì ottobre 11, 2006
Angelo Gambella
Conferenze dantesche
martedì ottobre 10, 2006
Il Duecento e il Trecento hanno rappresentato per l'Europa e per l'Italia in modo particolare un periodo di grandi trasformazioni sotto il profilo politico istituzionale, religioso, letterario.
Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1256, simboleggia meglio di ogni altro personaggio di quegli anni il senso profondo di quella svolta epocale, e non solo per il ruolo in campo letterario, ma anche e soprattutto per il coinvolgimento nelle vicende politiche della sua città e della penisola.
Alla sua figura il Centro Studi, nel IX anno di attività, dedica l'intero programma 2006-2007 con una serie di conferenze e di letture.
— ponziodicluny

La lezione di Regensburg
lunedì ottobre 9, 2006
Pubblicato sul sito web dello Stato del Vaticano il testo della lezione tenuta da Benedetto XVI nell'aula magna dell'Università di Regensburg (Ratisbona), in Germania il 12 settembre 2006.
Il testo comprende le note bibliografiche, con un chiarimento sulla citazione dell'imperatore bizantino Manuele II, prodotta durante l'assedio di Costantinopoli tra il 1394 e il 1402, che aveva ricevuto una vasta critica nel mondo islamico. Il papa cita i testi di Khoury, e le edizioni di Förstel e Trapp.
Il titolo della lezione è Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni.
— Angelo Gambella
Il testo comprende le note bibliografiche, con un chiarimento sulla citazione dell'imperatore bizantino Manuele II, prodotta durante l'assedio di Costantinopoli tra il 1394 e il 1402, che aveva ricevuto una vasta critica nel mondo islamico. Il papa cita i testi di Khoury, e le edizioni di Förstel e Trapp.
Il titolo della lezione è Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni.

Musica in Cattedrale. La tradizione musicale liturgica nel Medioevo
domenica ottobre 8, 2006
Convegno a Parma, 20 - 21 ottobre 2006.
Nell'ambito delle celebrazioni per IX Centenario della Cattedrale di Parma, il 20-21 ottobre si terrà il convegno di studi ''Musica in Cattedrale. La tradizione musicale liturgica nel Medioevo''.
Il convegno è organizzato dall'Istituzione Casa della Musica d'intesa con la Sezione di Musicologia dell'Università di Parma. Parteciperanno relatori provenienti da alcune delle più prestigiose università europee.
Saranno relatori: Carmen Julia Gutiérrez (Università Complutense di Madrid), Angelo Rusconi (Pontificio Istituto Ambrosiano di Milano), Marco Gozzi (Università di Lecce), Sandra Martani (Biblioteca Palatina di Parma), Guido Milanese (Università Cattolica di Milano), Leandra Scappaticci e Rodobaldo Tibaldi (Università di Pavia-Cremona), Michael Klaper e Alba Scotti (Università di Erlangen), Iain Fenlon (King's College - Cambridge) e Cesare Ruini (Università di Bologna).
Il convegnosi svolgerà nella Sala dei Concerti della Casa della Musica.
Nel programma delle celebrazioni s'inserisce la pubblicazione degli Atti del convegno sul compositore e organista Claudio Merulo, ''A Messer Claudio Merulo, Musico'', a cura di Marco Capra, edizioni Marsilio.
http://www.cattedrale.parma.it/
— Angelo Gambella
Nell'ambito delle celebrazioni per IX Centenario della Cattedrale di Parma, il 20-21 ottobre si terrà il convegno di studi ''Musica in Cattedrale. La tradizione musicale liturgica nel Medioevo''.
Il convegno è organizzato dall'Istituzione Casa della Musica d'intesa con la Sezione di Musicologia dell'Università di Parma. Parteciperanno relatori provenienti da alcune delle più prestigiose università europee.
Saranno relatori: Carmen Julia Gutiérrez (Università Complutense di Madrid), Angelo Rusconi (Pontificio Istituto Ambrosiano di Milano), Marco Gozzi (Università di Lecce), Sandra Martani (Biblioteca Palatina di Parma), Guido Milanese (Università Cattolica di Milano), Leandra Scappaticci e Rodobaldo Tibaldi (Università di Pavia-Cremona), Michael Klaper e Alba Scotti (Università di Erlangen), Iain Fenlon (King's College - Cambridge) e Cesare Ruini (Università di Bologna).
Il convegnosi svolgerà nella Sala dei Concerti della Casa della Musica.
Nel programma delle celebrazioni s'inserisce la pubblicazione degli Atti del convegno sul compositore e organista Claudio Merulo, ''A Messer Claudio Merulo, Musico'', a cura di Marco Capra, edizioni Marsilio.
http://www.cattedrale.parma.it/

Foggia. Localizzata l'area della Domus Pantani di Federico II
domenica ottobre 8, 2006
Si apprende, dal sito web del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Foggia, ripreso dalla stampa pugliese, che nel corso delle ricerche archeologiche in svolgimento da parte dell'Università di Foggia, sotto la direzione del Prof. Giuliano Volpe, ordinario di archeologia tardoantica e Direttore del Dipartimento di Scienze Umane, e del Prof. Pasquale Favia, Docente di Archeologia medievale, è stato possibile localizzare il sito della celebre "domus pantani", la casa di caccia preferita dall’Imperatore Federico II di Svevia per le sue battute di caccia.
L'area è quella di San Lorenzo in Carmignano. La localizzazione è stara resa possibile grazie a prospezioni aerofotografiche e ad una ricognizione archeologica sistematica.
Posta non lontano da Masseria Pantano (che conserva significativamente il toponimo della residenza federiciana), ora in stato di abbandono, l'area occupata dalla domus di caccia dell’Imperatore è attestata dalla presenza in superficie di numerosi di materiali archeologici di età medievale, tra cui pregevoli elementi marmorei decorati di età sveva e frammenti ceramici medievali. Le fotografie aeree documentano la presenza di un grande abitato di età medievale, sovrappostosi a fattorie di età romana ed anche ad un grande villaggio neolitico.
Secondo gli studiosi si tratta di una residenza di grande lusso, dotata di veri e propri giardini, zone umide create artificialmente, recinti per le belve feroci, boschi ideali per la caccia con il falcone.
— Angelo Gambella
L'area è quella di San Lorenzo in Carmignano. La localizzazione è stara resa possibile grazie a prospezioni aerofotografiche e ad una ricognizione archeologica sistematica.
Posta non lontano da Masseria Pantano (che conserva significativamente il toponimo della residenza federiciana), ora in stato di abbandono, l'area occupata dalla domus di caccia dell’Imperatore è attestata dalla presenza in superficie di numerosi di materiali archeologici di età medievale, tra cui pregevoli elementi marmorei decorati di età sveva e frammenti ceramici medievali. Le fotografie aeree documentano la presenza di un grande abitato di età medievale, sovrappostosi a fattorie di età romana ed anche ad un grande villaggio neolitico.
Secondo gli studiosi si tratta di una residenza di grande lusso, dotata di veri e propri giardini, zone umide create artificialmente, recinti per le belve feroci, boschi ideali per la caccia con il falcone.
