Va in archivio con un bilancio largamente in positivo l'Etna Blues Festival 2007, che ha affidato la serata di chiusura a John Mayall, padre del Blues europeo, autore insieme ai suoi Bluesbreakers di un concerto che rimarrà a lungo nel ricordo degli appassionati.
La rassegna, che si è svolta a Mascalucia dal 15 al 17 luglio, è stata coorganizzata dall'Associazione Sicilia Blues e dal Comune di Mascalucia col patrocinio di Regione Siciliana Assessorato al Turismo e Provincia Regionale di Catania Assessorato alle Politiche di Valorizzazione dell'Etna.
A testimoniare il successo del festival sono i numeri: cinquemila spettatori circa, con quasi tremila presenze nella sola serata finale. Numeri che hanno superato le aspettative degli stessi organizzatori.
"Abbiamo riproposto con successo l'abbinamento musica-vulcano, con il risultato di suscitare emozioni irripetibili. Un'idea originale che ha ottenuto il consenso degli appassionati grazie al valore degli artisti che si sono esibiti e alla collaudata macchina organizzativa", ha sottolineato l'assessore provinciale Orazio Pellegrino.
— Etna Blues Festival 2007
domenica agosto 5, 2007
Angelo GambellaMaster energie da fonti rinnovabili
domenica agosto 5, 2007
Si è conclusa a Camerino, nei giorni scorsi, la IIa edizione del Master Unicam in “Produzione, Utilizzazione e Gestione di Energie da Fonti Rinnovabili” con la presentazione degli elaborati finali degli iscritti realizzati al termine di uno stage presso aziende, enti, studi di progettazione e centri di ricerca nazionali ed europei. Nell’ambito degli stage i partecipanti al corso hanno avuto l’opportunità di approfondire tematiche relative alla progettazione di impianti solari e di soluzioni architettoniche ecosostenibili per il risparmio energetico. La Banca Popolare di Ancona ha patrocinato il master ritenendolo un corso di alta formazione in grado di promuovere ed incentivare la diffusione di figure professionali capaci di operare nel settore delle energie rinnovabili con possibili ricadute economiche nel tessuto produttivo regionale e nazionale.
— Angelo Gambella
Convegno Internazionale di archeologia, arte e storia lucana
domenica agosto 5, 2007
Il territorio e il Santuario di Santa Maria di Anglona dalle origini al medioevo. Il convegno si svolgerà ad Anglona - Tursi il 3-5 settembre 2007
Il territorio e il Santuario di Santa Maria di Anglona dalle origini al medioevo è il titolo del primo Convegno Internazionale di archeologia, arte e storia lucana che si terrà dal 3 al 5 settembre 2007 in uno scenario unico come quello offerto dalla cattedrale di Anglona e dalla cittadina di Tursi, in Basilicata.
Lìidea del simposio nasce da un progetto del prof. Roberto Giordani, Presidente del Comitato Scientifico, della dott.ssa Mary Padula, Presidente del Comitato tecnico, e dal contributo del vescovo di Tursi-Lagonegro, S.E. Monsignor Francesco Nolà.
Il convegno, che vedrà la partecipazione di una trentina studiosi in rappresentanza di università italiane ed estere, si propone di compiere uno studio sistematico, dai forti connotati interdisciplinari, non solo sui siti di Anglona e Tursi ma di tutta l'area compresa tra i fiumi Agri e Sinni, anche al fine di valutare le conguenze e far emergere le particolarità rispetto ad esperienze insediative omogenee del bacino del Mediterraneo.
— Angelo Gambella
Il territorio e il Santuario di Santa Maria di Anglona dalle origini al medioevo è il titolo del primo Convegno Internazionale di archeologia, arte e storia lucana che si terrà dal 3 al 5 settembre 2007 in uno scenario unico come quello offerto dalla cattedrale di Anglona e dalla cittadina di Tursi, in Basilicata.
Lìidea del simposio nasce da un progetto del prof. Roberto Giordani, Presidente del Comitato Scientifico, della dott.ssa Mary Padula, Presidente del Comitato tecnico, e dal contributo del vescovo di Tursi-Lagonegro, S.E. Monsignor Francesco Nolà.
Il convegno, che vedrà la partecipazione di una trentina studiosi in rappresentanza di università italiane ed estere, si propone di compiere uno studio sistematico, dai forti connotati interdisciplinari, non solo sui siti di Anglona e Tursi ma di tutta l'area compresa tra i fiumi Agri e Sinni, anche al fine di valutare le conguenze e far emergere le particolarità rispetto ad esperienze insediative omogenee del bacino del Mediterraneo.
Grandi mostre in Toscana
domenica agosto 5, 2007
Piero della Francesca e Cezanne: la primavera del 2007 ha visto
tornare in Toscana grandi mostre, organizzate attraverso collaborazioni importanti e visitate da migliaia di turisti. La regione Toscana a tal proposito rende noto che la mostra 'Piero della Francesca e le corti italiane' svoltasi ad Arezzo, Monterchi e Sansepolcro ha fatto segnare 162.000 visitatori, mentre 'Cezanne a Firenze' ha registrato ben 260.000 presenze.
Grazie ad una convenzione triennale che sarà firmata in autunno dalla Regione con la Fondazione Strozzi queste esposizioni di rilievo nazionale non resteranno un fenomeno isolato. La Regione dichiara di guardare con interesse alla Fondazione, cui partecipano tra gli altri Comune, Provincia e Cassa di Risparmio di Firenze, e stringerà con essa un patto di collaborazione grazie al quale oltre un milione di euro in tre anni sarà destinato all’organizzazione di grandi mostre nello storico palazzo fiorentino.
Una fetta consistente del finanziamento servirà per 'Macrocosmo', mostra a cura del direttore dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, Paolo Galluzzi, che sarà tra i principali eventi delle Celebrazioni Galileiane del 2009.
— Angelo Gambella
tornare in Toscana grandi mostre, organizzate attraverso collaborazioni importanti e visitate da migliaia di turisti. La regione Toscana a tal proposito rende noto che la mostra 'Piero della Francesca e le corti italiane' svoltasi ad Arezzo, Monterchi e Sansepolcro ha fatto segnare 162.000 visitatori, mentre 'Cezanne a Firenze' ha registrato ben 260.000 presenze.
Grazie ad una convenzione triennale che sarà firmata in autunno dalla Regione con la Fondazione Strozzi queste esposizioni di rilievo nazionale non resteranno un fenomeno isolato. La Regione dichiara di guardare con interesse alla Fondazione, cui partecipano tra gli altri Comune, Provincia e Cassa di Risparmio di Firenze, e stringerà con essa un patto di collaborazione grazie al quale oltre un milione di euro in tre anni sarà destinato all’organizzazione di grandi mostre nello storico palazzo fiorentino.
Una fetta consistente del finanziamento servirà per 'Macrocosmo', mostra a cura del direttore dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, Paolo Galluzzi, che sarà tra i principali eventi delle Celebrazioni Galileiane del 2009.
Harpae
sabato luglio 21, 2007
Si terrà dal 26 al 28 luglio Harpae, Festival internazionale delle arpe, giunto alla XI edizione con la direzione artistica di Pepimorgia, a Piazza Martiri, Isolabona (IM).
CapitaniCoraggiosi e le arpe
Il Suono dolce ed armonioso dell’arpa ha avuto un ruolo importante nelle attività rituali dell’uomo. Questo strumento (si segnala una pittura che lo raffigura in una caverna del sud della Francia datata circa 30000 a.C.) incorpora il desiderio umano di ricondurre le forze divine nella vita quotidiana: la
saga di Orfeo, in cui l’arpa ha il potere di superare il dualismo e risvegliare dalla morte l’animo umano; la figura del bardo celtico che con il suo suono trasmette la volontà degli Dei, guarisce le malattie del corpo e dello spirito, influenza a proprio vantaggio il normale svolgersi delle cose.
L’arpa partendo anticamente dall’Egitto e dalla Mesopotamia si diffonde in tutta l’Africa ed Europa, mentre in Asia si diffonde probabilmente dalla Mongolia fino all’India, la Cina, la Siberia.
L’Arpa era utilizzata dai greci, dagli etruschi e dai romani; intorno all’anno 800 d.C. arriva nei territori di Scozia ed Irlanda. L’importanza dell’arpa e l’influenza che essa ha avuto nella storia dell’uomo sono i motivi alla base della realizzazione di Harpae, Festival Internazionale delle Arpe.
La passione con cui CapitaniCoraggiosi lo ha organizzato è stata premiata con l’assegnazione ad Harpae, nel 1998, dell’Oscar del Mare nella categoria Musica Classica.
— Angelo Gambella
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CapitaniCoraggiosi e le arpe
Il Suono dolce ed armonioso dell’arpa ha avuto un ruolo importante nelle attività rituali dell’uomo. Questo strumento (si segnala una pittura che lo raffigura in una caverna del sud della Francia datata circa 30000 a.C.) incorpora il desiderio umano di ricondurre le forze divine nella vita quotidiana: la
saga di Orfeo, in cui l’arpa ha il potere di superare il dualismo e risvegliare dalla morte l’animo umano; la figura del bardo celtico che con il suo suono trasmette la volontà degli Dei, guarisce le malattie del corpo e dello spirito, influenza a proprio vantaggio il normale svolgersi delle cose.
L’arpa partendo anticamente dall’Egitto e dalla Mesopotamia si diffonde in tutta l’Africa ed Europa, mentre in Asia si diffonde probabilmente dalla Mongolia fino all’India, la Cina, la Siberia.
L’Arpa era utilizzata dai greci, dagli etruschi e dai romani; intorno all’anno 800 d.C. arriva nei territori di Scozia ed Irlanda. L’importanza dell’arpa e l’influenza che essa ha avuto nella storia dell’uomo sono i motivi alla base della realizzazione di Harpae, Festival Internazionale delle Arpe.
La passione con cui CapitaniCoraggiosi lo ha organizzato è stata premiata con l’assegnazione ad Harpae, nel 1998, dell’Oscar del Mare nella categoria Musica Classica.