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AGENSU :: Agenzia d'informazione telematica per la storia e le Scienze Umane

#USA2016 Sondaggi elezione Presidente degli Stati Uniti

lunedì ottobre 31, 2016

Edizione del 04.11.2016 a cura del Direttore

L’elezione del Presidente degli Stati Uniti d’America
Riepilogo giornaliero dei sondaggi

Gli ultimi sondaggi su base nazionale forniscono grande incertezza sull’elezione del prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America che è in programma l’8 novembre.
Saranno determinanti i voti stato per stato, ed è importante sottolineare che in alcuni stati il voto è già iniziato (early vote).
Ma ecco, intanto, gli ultimi sondaggi disponibili condotti sull’intero territorio nazionale degli USA.

04.11.2016. Nuovi sondaggi nazionali indicano giochi aperti

I dati dei maggiori istituti campione indicano che la corsa alla Casa Bianca è più aperta che mai.

SONDAGGI NAZIONALI AGGIORNATI:

Trump +3,5% = +4% (Los Angeles Times/USC Tracking) 46,9% / 43,4%
Trump +2,4% (People’s Pundit Daily) T 44,9% / C42,5%
PARI (IBD/TIPP) C 44.4% T 43.9%.
PARI (Gravis) 50% / 50%
PARI (UPI/CVOTER) C 48,7% / T 48,2%
Clinton +3 (ABC) C 47% / T 44%.

Il Los Angeles Times riduce di un punto e mezzo lo scarto tra il repubblicano e la democratica, vale a dire 1 punti con l’approssimazione alla cifra superiore. Trump resta comunque ancorato alla “forchetta” del 4%.
Terzo giorno consecutivo in parità al 44% tra Clinton e Trump per Investor’s Business Daily/TIPP.
UPI/CVoter nel sondaggio nazionale giornaliero riporta che Hillary Clinton è in vantaggio su Donald Trump di mezzo punto percentuale: “the online poll shows Clinton with 48.78 percent, compared to Trump’s 48.22“.
Gravis fornisce un verdetto di parità nello scontro uno contro uno, mentre vede un punticino per la democratica nella corsa a 4 con Johnson e Stein.
ABC assegna un punto in più alla Clinton che è avanti con il 47% contro il 44% di Trump.

Attendiamo l’aggiornamento di Rasmussen Reports ed eventualmente di quelli commissionati da media come FOX.

Fra gli stati da segnalare il notevole avanzamento di Trump nel New Hampshire, che fornisce 4 grandi elettori nella battaglia per quota 270.

Per l’analisi dettagliata della battaglia stato per stato rimandiamo all’aggiornamento del 03.11.2016 visibile di seguito.

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03.11.2016. Clinton favorita in una corsa in zona Brexit

Mentre il conto alla rovescia per il voto negli USA prosegue, gli istituti forniscono quelli che si avviano a divenire gli ultimi sondaggi. In un certo senso le società provano ad indovinare il risultato finale, all’interno di una forbice che non esclude un esito diverso. La corsa alla Casa Bianca sembra essere entrata in zona Brexit: laddove sondaggi che davano certa la vittoria del Remain dovevano poi scontrarsi con la dura realtà della vittoria del Leave: la Brexit che conosciamo.

SONDAGGI NAZIONALI AGGIORNATI:

Trump +5% (Los Angeles Times/USC Tracking) 47,5% / 42,5%
Trump +3% (Rasmussen) 45% / 42%
Trump +2,6% (People’s Pundit Daily) 44,7% / 42,1%
PARI (IBD/TIPP) 44,1% / 44%
Clinton +2 (ABC/Washington Post Tracking) 47% / 45%
Clinton +3 (CBS News/NY Times) 45% / 42%

Rasmussen che partiva dalla parità di ieri considera oggi Donald Trump in netto vantaggio con il +3% (45 a 42).

Investor’s Business Daily/TIPP considera Clinton e Trump per il secondo giorno consecutivo in parità al 44%. Per la precisione: “On an unrounded basis, Trump has 44.1% and Clinton 44%, with Johnson at 3.9% and Stein at 1.9%“.

Secondo il Los Angeles Times Donald Trump consolida al +5% il suo vantaggio sulla candidata democratica. Le percentuali sono rispettivamente 47,5 e 42,5, oltre la “forbice” dell’incertezza.

Per ABC/Washington Post Tracking Clinton si è riportata avanti di due punti percentuali. Clinton avanti anche per CBS News/NY Times del 3% seppure in calo rispetto all’enorme vantaggio osservato settimane fa.

La lotta all’ultimo voto stato per stato

Perché la coppia Hillary Clinton/Kaine, pur nel generale crollo del consenso resta favorita sul duo Donald Trump/Pence? Per rispondere a questa domanda ricordiamo che l’elezione del Presidente, con la modalità dei grandi elettori, prevede l’assegnazione di un certo numero di questi stato per stato. Con rarissime eccezioni l’assegnazione dei delegati è maggioritaria: chi vince in quello stato prende tutto.

Clinton parte da 169 a 100 considerando gli stati sicuri e quelli con chiaro vantaggio.
Trump aggiunge altri 91 grandi elettori con gli stati in cui è in leggero vantaggio, mentre la Clinton può contare su 57 grandi elettori in questo contesto. Restano gli stati “battleground”, dove tutto si deciderà conteggiando voto per voto.

Di conseguenza abbiamo, ai blocchi di partenza:
CLINTON: 226
TRUMP: 191
con 132 delegati da assegnare ripartiti tra gli stati in bilico.
La maggioranza richiesta è di 270 grandi elettori.
Florida (29), Pennsylvania (20), Ohio (18), North Carolina (15) sono i grandi campi di battaglia dove si deciderà la presidenza degli Stati uniti d’America.
Gli eventi dei principali esponenti politici si stanno concentrando soprattutto in questi stati. La Florida potrebbe essere nuovamente lo stato decisivo.

RIEPILOGO INDICAZIONI DA SONDAGGI PER STATO

HILLARY CLINTON STATI SICURI (115 grandi elettori):
California (55)
New York (29)
Massachusetts (11)
Maryland (10)
District Of Columbia (3)
Hawaii (4)
Vermont (3)

HILLARY CLINTON STATI CON CHIARO VANTAGGIO: (54 Grandi elettori):
Illinois (20)
New Jersey (14)
Washington (12)
Rhode Island (4)
Delaware (3)
Maine CD1 (1)

HILLARY CLINTON STATI CON LEGGERO VANTAGGIO: (57 Grandi elettori):
Michigan (16)
Minnesota (10)
Wisconsin (10)
Oregon (7)
Connecticut (7)
New Mexico (5)
Maine (2)

———————————————-
STATI CONTESI (121 grandi elettori):

Florida (29) parità assoluta
Pennsylvania (20) vantaggio Clinton
Ohio (18) vantaggio Trump
North Carolina (15) parità
Virginia (13) vantaggio Clinton
Colorado (9) vantaggio Clinton
Nevada (6) parità
Iowa (6) vantaggio Trump
New Hampshire (4) parità/vantaggio Trump
Maine CD2 (1)
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DONALD TRUMP STATI SICURI (49 grandi elettori)
Alabama (9)
Kentucky (8)
Oklahoma (7)
Arkansas (6)
West Virginia (5)
Idaho (4)
Nebraska (4)
North Dakota (3)
Wyoming (3)

DONALD TRUMP STATI CON CHIARO VANTAGGIO (51 Grandi elettori):
Missouri (10)
Louisiana (8)
Mississippi (6)
Montana (3)
South Dakota (3)
Tennessee (11)
Alaska (3)
Kansas (6)
Nebraska CD2 (1)

DONALD TRUMP STATI CON LEGGERO VANTAGGIO: (91 Grandi elettori):
Texas (38)
Georgia (16)
Indiana (11)
Arizona (11)
South Carolina (9)
Utah (6)

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02.11.2016
Donald Trump incrementa il consenso per LA TIMES. Tre sondaggi indicano la parità assoluta

A sei giorni dal voto la tendenza dei sondaggi è favorevole al candidato repubblicano. Nella corsa stato per stato Hillary Clinton, pur nell’erosione del consenso resta con i favori del pronostico; la sua vittoria però è ora fortemente a rischio. Per un’analisi più approfondita della corsa stato per stato rimandiamo all’aggiornamento di domani, che potrebbe riservare sorprese in favore del repubblicano. Ieri sera, infatti, dal Nord Carolina, finora attribuito alla Clinton è emerso da un sondaggio WRAL-TV un clamoroso Trump a +7. Possibili rovesciamenti riguardano anche Virginia e Pennsylvania che ora sono considerate terreno di battaglia tra i due maggiori partiti americani.

SONDAGGI NAZIONALI AGGIORNATI:

Trump +5,2% (Los Angeles Times/USC Tracking) 47,8% / 42,4%
Trump +2,6% (People’s Pundit Daily) 44,7% / 42,1%
PARI (Rasmussen) 44%
PARI (IBD/TIPP) 44%
PARI (ABC/Washington Post Tracking) 46%
Clinton +3% (Economist/YouGov) 48% / 45%

Aumenta in maniera sensibile il vantaggio del candidato repubblicano secondo il Los Angeles Times dal +3,6% al +5,2%. Alcuni siti americani considerano il vantaggio al 6% (48% contro 42%), noi preferiamo mantenere il primo decimale considerando le percentuali esatte che sono rispettivamente 47,8 e 42,4. Tanto basta però, a superare la “forbice” del 4%; secondo il quotidiano della California il repubblicano è decisamente in vantaggio.

Investor’s Business Daily/TIPP considera ora Clinton e Trump in assoluta parità al 44% con il segretario di Stato che ha perso un altro punto percentuale ed è in caduta libera dal +4 del 29 ottobre.

Per ABC / Washington Post la Clinton ha recuperato il punto di distacco di ieri ed ora pareggia con Trump.

Parità al 44% anche per l’aggiornamento di Rasmussen del 2 novembre, pertanto nessuno dei nostri 5 sondaggi campione riporta in vantaggio Hillary Clinton. Attendiamo l’aggiornamento di alcuni altri eventuali sondaggi nazionali, nei quali la candidata democratica nelle scorse settimane godeva di ampio vantaggio.

Per Economist/YouGov, appena pervenuto, la Clinton è ancora in vantaggio di 3 punti percentuali: Clinton 46% – Trump 43%.

People’s Pundit Daily aggiorna con Trump in salita costante da sei giorni. Il repubblicano raggiunge +2,6, vale a dire +3% con l’approssimazione alla cifra superiore.

Intanto, per curiosità (e non solo) l’allibratore William Hill quota Hillary Clinton a 1,36 e Donald Trump al 3,00 in continua discesa.

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01.11.2016
Il Sorpasso di Donald Trump

Ad una settimana dal voto registriamo l’importante evoluzione nella corsa alla Casa Bianca favorevole al candidato repubblicano.

Il Los Angeles Times apre stamattina con la conferma del vantaggio di Donald Trump. Le percentuali sono al limite della forbice del 4%; nel dettaglio Trump conduce con il 46,9% contro il 43,3% della Clinton (+3,6 = 4%).

Investor’s Business Daily/TIPP conferma il punto di vantaggio di Clinton (parità statistica) con il segretario di Stato al 45% e il magnate repubblicano al 44%.

Per ABC / Washington Post il vantaggio della Clinton dal +12 iniziale si è del tutto dissipato ed ora è avanti Donald Trump seppure dell’1%. In un solo giorno Trump ha recuperato 2 punti percentuali.

Notevole l’aggiornamento di Rasmussen che ieri dava, sorprendentemente un vantaggio di tre punti percentuali alla candidata democratica. Il vantaggio è completamente annullato, i due sono pari a livello nazionale con il 44%.

Trump +4% (Los Angeles Times/USC Tracking)
Trump +2% (People’s Pundit Daily)
Trump +1% (ABC/Washington Post Tracking)
PARI (Rasmussen)
Clinton +1% (IBD/TIPP)

Questi dati sui sondaggi da noi seguito da tempo, inducono a credere che, in questo momento, Trump sia in leggero vantaggio sulla Clinton, pur ragionando all’interno della parità statistica.

L’apertura dell’indagine FBI nei confronti della candidata democratica, correlata al famoso scandalo e-mail, incide in queste ore sulle rilevazioni statistiche.

La corsa alla Casa Bianca vede ora Trump in lieve vantaggio, ma occorrerà verificare l’impatto dello scandalo sugli stati “democratici” o meglio in quegli stati che ancora negli ultimi giorni registravano un vantaggio di sicurezza o labile in favore della Clinton.
Intanto Donald Trump si mostra soddisfatto del capovolgimento nel sondaggio ABC.

Gli altri due candidati presenti in ambito nazionale Johnson e Stein, registrano valori non in grado di impensierire il candidato repubblicano e la candidata democratica.

ALTRI DATI AGGIORNATI IN ARRIVO….
Sarà interessante verificare eventuali aggiornamenti in sondaggi condotti da altri istituti, quali quelli pubblicati da FOX News e da Economist.

Domani pomeriggio daremo conto dei cambiamenti. Questo articolo sarà aggiornato ogni pomeriggio fino alla data delle elezioni.

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31.10.2016

Trump +4% (Los Angeles Times/USC Tracking)
Trump +2% (People’s Pundit Daily)
Clinton +1% (Investor’s Business Daily /TIPP)
Clinton +1% (Gravis)
Clinton +2% (ABC/Washington Post Tracking)
Clinton +3% (Rasmussen)

Commento:
I dati indicano ancora parità statistica, seppure Hillary Clinton risulta in vantaggio per la maggior parte degli istituti presi in considerazione in questo riepilogo.
I sondaggi delle ultime ore sono incoerenti tra loro con Donald Trump che raddoppia il vantaggio a +4 per LA Times, si avvicina dal -2 per IBD, ma crolla a -3 per Rasmussen dove i due maggiori candidati partivano dalla parità.
Gli altri due candidati presenti in ambito nazionale Johnson e Stein, registrano valori non in grado di impensierire il candidato repubblicano e la candidata democratica.

Domani pomeriggio daremo conto dei cambiamenti. Questo articolo sarà aggiornato ogni pomeriggio fino alla data delle elezioni.

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Archivio:

30 ottobre #Usa2016 Sondaggi:
Trump +1,9 (LA Times)*ieri+2.4
Trump +1,2 (PPD)*ieri+0,2
Clinton +2 (IBD/TIPP)*ieri+4

29 ottobre #Usa2016 Sondaggi:
Trump +2,4 (LA Times)*ieri+1.7
Trump +0,2 (PPD)
PARI (Rasmussen)
Clinton +2 (ABC)*CROLLO da+12
Clinton +4 (IBD)*ieri+3

28 ottobre #Usa2016 Sondaggi aggiornati
PARI al 45% (Rasmussen)
PARI (PPD)
Trump +1,7 (LA Times)
Clinton +3 (IBD/TIPP)
Clinton +3 (Economist)

27 ottobre #Usa2016 Sondaggi aggiornati!
Clinton +3 (Fox)
Clinton +2 (IBD/TIPP)
Clinton +1 (Rasmussen)
Clinton +0,2 (PPD)
Trump +0,7 (LA Times)

26 ottobre #USA2016
Sondaggi aggiornati:
Clinton +1 (Rasmussen)
Clinton +1 (IBD/TIPP)
Clinton +0,4 (PPD)
PARI (Gravis)
Trump +1,1 (LA Times)

25 ottobre #USA2016
Sondaggi indicano parità statistica:
Clinton +1 (Rasmussen)
Clinton +0,9 (LA Times)
PARI (IBD/TIPP)
PARI (Gravis)
Trump +0,6 (PPD)

Angelo Gambella

International, Attualità

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Verso una rete della cultura in Terra di Lavoro

giovedì settembre 1, 2016

Verso una rete della cultura in Terra di Lavoro
Convegno per la collaborazione fra i musei dell’area del Matese

di Angelo Gambella

Il territorio matesino riveste grande importanza nell’ambito dei beni culturali e paesaggistici. Un territorio che, tuttavia, mantiene una posizione più defilata dal punto di vista turistico rispetto a quanto meriterebbe. Da questo assunto nasce una richiesta di attenzione, da parte dei musei locali, verso l’area della provincia di Caserta che rappresenta un distretto di qualità nella Regione Campania oltre ad essere il più direttamente raggiungibile dal Centro e Nord Italia.

Il Museo Civico Raffaele Marrocco di Piedimonte Matese ospita il 2 settembre un appuntamento di grande interesse.
L’evento dal titolo “Verso una rete della cultura in Terra di Lavoro. Prospettive di collaborazione fra i musei dell’area del Matese” è incentrato sui beni culturali del Matese e del Volturno.
Prendono la parola i Direttori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, del Museo Archeologico Nazionale di Alife, Antonio Salerno, e i parlamentari Pina Picierno, Carlo Sarro e Camilla Sgambato oltre all’assessore regionale Sonia Palmeri. Apriranno i lavori il Sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello e il Direttore del Museo Raffaella Martino. A Federico Marazzi, archeologo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, attivo da almeno due decenni nello studio dell’area è affidato il compito di introdurre il tema della discussione, offrendo una visione d’insieme delle opportunità e delle criticità che, allo stato attuale, si registrano nel territorio riguardo la consistenza e la fruibilità del patrimonio storico-archeologico. Conclude la discussione un intervento del Sottosegretario del MiBACT Antimo Cesaro.

Alife e Piedimonte insieme per la cultura
Le principali istituzioni museali dell’area matesina intendono muoversi per promuovere un’offerta turistica in grado di rendere il patrimonio culturale del territorio fruibile in modo più agevole e funzionale. In un’area ricchissima di memorie storico-archeologiche e di eccellenze ambientali il futuro dell’offerta turistica deve puntare sempre più su una loro concreta integrazione. Per queste ragioni il Museo Archeologico Nazionale di Alife, diretto da Antonio Salerno, e il Museo Civico Raffale Marrocco di Piedimonte, diretto da Raffaella Martino, stanno predisponendo un accordo di reciproca cooperazione, che permetta alle due istituzioni di proporsi al pubblico come elementi di un unico percorso di visita alla scoperta del patrimonio archeologico, per poter spingere i visitatori alla conoscenza dei due principali centri dell’area matesina. L’accordo fra i due musei, intende essere, nelle intenzioni dei protagonisti, la prima tappa per la creazione di una rete della cultura che coinvolga il numero più ampio possibile di realtà culturali nel territorio fra Matese e Volturno.


(Museo Civico di Piedimonte Matese)

Il Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello ha dichiarato che “l’accordo in corso di perfezionamento fra i due musei vuole cogliere e positivamente sfruttare il rinnovato interesse di cui sono oggetto i grandi attrattori turistici regionali – Reggia di Caserta e Museo Archeologico di Napoli – ad essi più vicini, sia per prossimità geografica, sia per contenuti. L’intento è quello di sollecitare queste grandi realtà museali a stringere relazioni più intense e strutturate con i poli minori e, contemporaneamente, far conoscere meglio ai cittadini il ricco retroterra territoriale che ha permesso ad essi di svilupparsi nel tempo in importanza e celebrità“.

Il convegno è in programma dalle ore 18 nel Chiostro maggiore dell’ex convento di San Tommaso d’Aquino, divenuto sede museale.

Il biglietto d’ingresso è gratuito anche per gli eventi successivi. Dalle ore 21.30 luci spente nel Chiostro Maggiore per consentire l’osservazione di cielo e panorama dalle terrazze. La serata è accompagnata da musica popolare mentre dalle ore 22 le guide di Am’Arte attendono i visitatori per accompagnarli nella scoperta delle collezioni museali del MuCiRaMa e del complesso monumentale.

Angelo Gambella

Eventi, Beni culturali

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Turchia, tensione alla base di Incirlik

domenica luglio 31, 2016

(Angelo Gambella)
Agg. 31.07.16 ore 01.45

Tensione nuovamente alta, questa notte, alla base USA/NATO di Incirlik in Turchia dopo il rincorrersi di voci di ammutinamento o di rivolta militare che sarebbero stati segnalati dall’intelligence turca, come riferisce la stampa del paese (Hurriyet).

Anche presso la base di Tatvan sono segnalati movimenti sospetti, ai quali fa seguito una manifestazione di piazza filo governativa.

Ad Incirlik la polizia turca blocca l’ingresso della base e circonda l’intero perimetro.
La polizia viene inoltre dispiegata in punti sensibili della provincia di Adana, ma le voci di un possibile secondo tentativo di golpe, riferite dalla stampa, risultano però deboli.

Il nuovo blocco della base di Incirlik appare una nuova prova di forza tra Turchia e USA. Nella base è atteso un generale americano, tanto da spiegare almeno in parte la concitazione e l’attività preventiva da parte della polizia.

Nel frattempo, un certo numero di dimostranti del partito AKP del presidente Erdogan raggiunge l’ingresso della base ma è allontanato dalla polizia.

Il Ministro per gli affari europei della Turchia riferisce che alla base di Incirlik è in corso una “ispezione di sicurezza”.

Da un punto di vista americano (DEFCON) viene confermata l’aumentata attività ad Incirlik, ma viene riferito che le autorità stanno indagando su cosa esattamente stia succedendo.

In una nuova dichiarazione il ministro turco comunica che “abbiamo effettuato una valutazione della sicurezza generale”.

Di certo, il numero delle forze turche che hanno posto il blocco con mezzi pesanti presso la base viene riferito in ben oltre un migliaio di uomini (7000 secondo il network russo RT).

Nel frattempo altri sostenitori dell’AKP sono giunti a manifestare nei pressi della base, già oggetto di dimostrazione nei giorni scorsi.

Subito dopo il tentato golpe, la base era stata isolata dal governo turco con il taglio dell’energia elettrica durato diversi giorni.

Anche l’episodio odierno dimostra che la situazione sul posto resta tesa, mentre i rapporti Turchia-USA continuano ad essere incerti dopo le accuse rivolte a Gulen (in esilio negli USA).

La base militare di Incirlik è nota per ospitare un certo numero di testate nucleari, ed è avamposto per il decollo di aerei della coalizione USA sui cieli della Siria/Iraq nella lotta all’ISIS.

Angelo Gambella

Attualità, International

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La battaglia di Aleppo ad una svolta

giovedì luglio 28, 2016

La battaglia di Aleppo, in Siria, è giunta ad una svolta significativa nella giornata di oggi.

All’inizio della nuova battaglia, poche settimana fa, la città di Aleppo appariva divisa in due zone, ad ovest l’area controllata dal governo in cui vive la maggior parte della popolazione stimata in 1 milione e 300 mila abitanti, e l’area est in mano ai ribelli con un numero stimato attorno alle 300 mila unità, dato attualmente rivisto al ribasso.

Da alcune settimane lo scontro fra le forze governative siriane e la galassia degli insorti costituita da gruppi jiahdisti capitanati da Al Nusra e da formazioni considerate “moderate” si era accesso a nord della città tanto nelle fattorie di Mallah che nel quartiere industriale di Layramoun.

Nell’area rurale a nord di Aleppo le Forze Tigre (di cui abbiamo parlato) liberavano prima le fattorie nord e poi quelle sud di Mallah raggiungendo il “controllo di fuoco” sul viale Castello, la principale strada e linea di rifornimento dei ribelli. Un poderoso contrattacco portato da Al Nusra con carri armati e blindati veniva respinto nelle fattorie di Mallah. Un secondo convoglio di mezzi corazzati e preceduti da un blindato imbottito di esplosivo veniva intercettato prima di raggiungere il campo di battaglia; i militanti lasciavano sul terreno tank distrutti mentre altri venivano catturati dall’esercito siriano.

Da sud altre unità dell’esercito avanzavano negli ultimi due quartieri di Layraoum e quello di Bani Zaid, a nord della città, ancora in mano alle formazioni ribelli.
In maniera autonoma ma non scoordinate le forze curde dal loro quartiere di Sheik Maksud iniziavano ad attaccare il complesso dell’ostello della gioventù collocato nei pressi della già ricordata strada Castello.

Nella giornata di ieri le forze governative, mentre avevano ormai assicurato il controllo del viale Castello, completavano la cattura dell’area industriale, mentre i curdi prendevano l’ostello della gioventù.

L’accerchiamento dell’area est in mano ai ribelli era così completato tanto che Suheil al-Hassan il noto comandante delle Forze Tigre appariva sulla TV di stato.

Questa mattina il Presidente siriano Bashar al-Assad, poteva così emanare, da un punto di forza, un decreto presidenziale di amnistia per chiunque in Siria deponga le armi e si consegni all’esercito nei prossimi tre mesi.

Sempre questa mattina l’assalto portato dall’esercito nel quartiere di Bani Zaid si dimostrava vincente: l’esercito entrava rapidamente nel centro del quartiere forzando le formazioni jihadiste ad abbandonare la zona.

Sin da ieri dagli aerei siriani venivano lanciati biglietti sulle zone est della città invitando la popolazione a scacciare i “combattenti stranieri” e ad evacuare l’area attraverso vie di fuga appositamente stabilite. Attraverso altri voli, aerei russi paracadutavano aiuti umanitari. Dal foglietto si evince che le aree di fuga sono 4 divise tra civili e militari, quest’ultime sono riservate ai militanti che decidono di abbandonare le armi e consegnarsi all’esercito.

I primi rapporti indicano che alcune formazioni minori hanno aderito all’invito consegnandosi alle truppe governative. Tra di essi sono stati fotografati militanti della Divisione 16 equipaggiata e sostenuta dagli USA.

Le formazioni jiadhiste appaiono in difficoltà tanto che in alcune aree di Aleppo si festeggia la cattura di Bani Zaid; è proprio da questo quartiere che i militanti riuscivano a lanciare i temibili colpi di mortaio, spesso auto-fabbricati, sulle aree residenziali. Un deposito che conteneva numerosi razzi è stato preso dalle forze siriane. Si comprende bene l’entusiasmo del momento, mentre la battaglia non è si certo conclusa ed una parte importante del centro urbano è ancora tenuta dai ribelli.


Mappa @PetoLucem

Dalla Federazione russa è venuto l’invito alle organizzazioni umanitarie di assistere la popolazione di Aleppo, mentre la diplomazia americana e russa cerca un punto di incontro. Significativo anche il silenzio da parte turca dopo il tentato golpe che pare aver radicalmente modificato la politica estera turca verso l’istituzione di un nuovo asse con Mosca e Teheran.

Da un punto di vista militare, il successo siriano si va concretizzando anche a nord-est attraverso il campo profughi di Handarat, dove milizie palestinesi appoggiano sul campo le forze governative. A parte l’aiuto militare fornito dall’alto dall’aviazione di Mosca, è significativo sottolineare che il risultato ottenuto è massimamente dovuto alle forze siriane.

Angelo Gambella

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Notizie flash Esteri dell'11 giugno

sabato giugno 11, 2016

#Francia completamente impreparata: violenti scontri a Marsiglia per #EURO2016 31 feriti, 1 grave.

#Siria Esercito a 20km da base Tabqa consolida retrovie dopo avanzata. ISIS invia 5 minori suicidi: causano 8 morti, un 13enne catturato.

#Siria Le operazioni verso Raqqa dell’esercito siriano. Forze siriane a 20 km da aeroporto di Tabqa (link a sito esterno)

#Siria Manbij è circondata dalle forze curde ma è attualmente nelle mani dell’ISIS contrariamente a quanto affermato da Tg1 della sera.

Angelo Gambella

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