La mostra al Museo diocesano di Salerno nasce dalla raccolta della più vasta e completa serie di opere eburnee del Medioevo cristiano esistente al mondo. Il nucleo dell'esposizione è costituito dal complesso di sessantasette tavole e tavolette d’avorio scolpito, appartenenti ad un arredo liturgico eseguito per la Cattedrale di San Matteo. Qui, nel 1510, il vescovo Fregoso identificava il tesoro e lo apprezzava meritatamente come un grande complesso figurato, realizzato in avorio.
La mostra si propone lo scopo di radunare intorno al nucleo principale conservato a Salerno anche tutti gli altri elementi oggi presenti in musei e collezioni del mondo, spesso molto lontani fra loro, che gli studi sono venuti identificando come parti integranti del medesimo complesso.
La mostra si propone anche di integrare il quadro artistico amalfitano-salernitano, con la presentazione di alcuni importantissimi monumenti eburnei di destinazione non meno signorile che ludica e d’ispirazione profana: in particolare una selezione di rari e bellissimi pezzi di gioco degli scacchi (quelli detti di Carlomagno), che sono tra gli avori più strettamente collegati con i modi salernitani; e una scelta di corni da caccia, solitamente detti olifanti.
L’iniziativa è completata da due itinerari tematici, all’interno del centro antico di Salerno, che contribuiscono a contestualizzare la produzione degli avori nell’ambito culturale ed artistico in cui furono realizzati.
Salerno, Museo Diocesano, Largo Plebiscito, fino al 30.04.2008
— L’Enigma degli Avori Medievali da Amalfi a Salerno
domenica gennaio 20, 2008
Angelo Gambella''Paesaggi Italiani'' di Michele Martinelli
giovedì gennaio 17, 2008
Il 15 gennaio 2008 presso il Bar Ristorante Canasta di Spoleto si è inaugurata la Mostra ''Paesaggi Italiani'' di Michele Martinelli, che sarà aperta e visitabile con orario continuato ed ingresso gratuito fino al 31 gennaio.
Martinelli, pittore autodidatta, è nato in una famiglia di artigiani. Il padre era un valente falegname ed egli da sempre si è sentito attratto da tutto ciò che è di fattura manuale. Così, accanto all’amore per il lavoro paterno che sta continuando a portare avanti con grande soddisfazione, è nata anche la passione per la pittura.
Quella di Michele Martinelli è un’arte che nasce di getto, i suoi lavori sono figli delle emozioni che l’artista prova davanti alle bellezze incontaminate della natura.
Al ristorante Canasta si può ammirare una selezione della sua produzione dagli inizi ad oggi, ovvero oltre quindici tele del creativo che rappresentano i più significativi scorci paesaggistici italiani, visti con l’occhio di un osservatore acuto che sa cogliere anche i minimi particolari.
Nascono così lavori come Venezia, le Vallate Piemontesi, ma anche i quadri ispirati alle bellezze architettoniche perugine come l’Arco etrusco, la Via dell’Acquedotto, la Chiesa di San Pietro, tutte opere riprese da antiche stampe dell’ottocento.
Una segnalazione particolare meritano le tele dedicate ai borghi umbri, come Paciano, Monte del Lago, Spello, la splendida Assisi, in cui l’artista ha saputo immortalare e raccontare il misticismo che da sempre contraddistingue questa incantevole regione d'Italia.
Varie le tecniche pittoriche di cui l’artista si avvale come le calde tonalità dell’olio e dello spatolato. Tra i pigmenti ed i materiali utilizzati si trovano le resine, gli acrilici, gli smalti ed i bitumi.
— Roberta Fidanzia
Martinelli, pittore autodidatta, è nato in una famiglia di artigiani. Il padre era un valente falegname ed egli da sempre si è sentito attratto da tutto ciò che è di fattura manuale. Così, accanto all’amore per il lavoro paterno che sta continuando a portare avanti con grande soddisfazione, è nata anche la passione per la pittura.
Quella di Michele Martinelli è un’arte che nasce di getto, i suoi lavori sono figli delle emozioni che l’artista prova davanti alle bellezze incontaminate della natura.
Al ristorante Canasta si può ammirare una selezione della sua produzione dagli inizi ad oggi, ovvero oltre quindici tele del creativo che rappresentano i più significativi scorci paesaggistici italiani, visti con l’occhio di un osservatore acuto che sa cogliere anche i minimi particolari.
Nascono così lavori come Venezia, le Vallate Piemontesi, ma anche i quadri ispirati alle bellezze architettoniche perugine come l’Arco etrusco, la Via dell’Acquedotto, la Chiesa di San Pietro, tutte opere riprese da antiche stampe dell’ottocento.
Una segnalazione particolare meritano le tele dedicate ai borghi umbri, come Paciano, Monte del Lago, Spello, la splendida Assisi, in cui l’artista ha saputo immortalare e raccontare il misticismo che da sempre contraddistingue questa incantevole regione d'Italia.
Varie le tecniche pittoriche di cui l’artista si avvale come le calde tonalità dell’olio e dello spatolato. Tra i pigmenti ed i materiali utilizzati si trovano le resine, gli acrilici, gli smalti ed i bitumi.
La mostra di Hackert alla Reggia di Caserta
giovedì gennaio 17, 2008
Alla Reggia di Caserta è stata allestita una mostra in occasione del bicentenario della scomparsa del grande paesaggista tedesco del settecento Jacob Philipp Hackert. L’esposizione è aperta dal 14 dicembre 2007 fino al 13 aprile 2008, ed è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio e per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Caserta e Benevento, e sostenuta dall’assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania.
La mostra intitolata “Jacob Philipp Hackert (1737-1807) - La linea analitica della pittura di paesaggio in Europa”, presenta 112 opere tra dipinti e disegni. Il Professore Cesare de Seta è il curatore della mostra.
Sono esposti i dipinti relativi all’intera produzione di Hackert con un cospicuo fondo della Reggia di Caserta e le opere provenienti da collezioni italiane e straniere, pubbliche e private. L’esposizione, che si snoda in 8 delle sale della Pinacoteca della Reggia e lungo il percorso dell’appartamento reale del 700, è divisa in quattro sezioni: dai primi lavori degli esordi berlinesi (1760-1764) si prosegue con quelli del soggiorno a Parigi (1765-1768) e con le opere realizzate in Italia, prima a Roma (1769-1786), poi a Napoli (1786-1799) dove, alla corte di Ferdinando IV di Borbone, assunse il ruolo di pittore di Corte. L’ultima sezione riguarda le opere realizzate a San Pietro di Careggi in Toscana (1800-1807), dove si rifugiò dopo la sua fuga dal Regno a causa della rivoluzione napoletana.
— Angelo Gambella
La mostra intitolata “Jacob Philipp Hackert (1737-1807) - La linea analitica della pittura di paesaggio in Europa”, presenta 112 opere tra dipinti e disegni. Il Professore Cesare de Seta è il curatore della mostra.
Sono esposti i dipinti relativi all’intera produzione di Hackert con un cospicuo fondo della Reggia di Caserta e le opere provenienti da collezioni italiane e straniere, pubbliche e private. L’esposizione, che si snoda in 8 delle sale della Pinacoteca della Reggia e lungo il percorso dell’appartamento reale del 700, è divisa in quattro sezioni: dai primi lavori degli esordi berlinesi (1760-1764) si prosegue con quelli del soggiorno a Parigi (1765-1768) e con le opere realizzate in Italia, prima a Roma (1769-1786), poi a Napoli (1786-1799) dove, alla corte di Ferdinando IV di Borbone, assunse il ruolo di pittore di Corte. L’ultima sezione riguarda le opere realizzate a San Pietro di Careggi in Toscana (1800-1807), dove si rifugiò dopo la sua fuga dal Regno a causa della rivoluzione napoletana.
Al via Internet e Storia edizione 2008
lunedì gennaio 14, 2008
AL VIA INTERNET E STORIA EDIZIONE 2008
Dal 15 gennaio al 15 marzo si svolge, su Internet, l'annuale Forum telematico IS - Internet e Storia.
Giunto alla sesta edizione, il Forum presenta le relazioni di docenti e ricercatori sul connubio Internet e Storia.
Il Forum è ideato e diretto da Angelo Gambella ed è organizzato dall'Associazione Medioevo Italiano Project con sede a Roma.
Moderatori del Forum sono Angelo Gambella e Roberta Fidanzia.
Per la prima sessione del 15 gennaio intervengono:
Paolo Manzelli, Arte e Scienza: Estetica e Razionalità nel nuovo corso della storia.
Luca Maurino, La Ricerca Medievistica sul web: problemi e possibilità.
Luigi M. Reale, L'era del commento: opinionismo e miraggi di Democrazia.
Gennaro Tedesco, Tra Doxa e Aleteia.
Il Forum si è consolidato come un evento di grande importanza nel settore dell'informatica applicata alla Storia e alle Scienze Umane.
Si svolge interamente a distanza, sul sito web www.internetestoria.it
La sesta edizione si effettua in collaborazione con la Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale (SISAEM), e con il patrocinio morale del Master di II livello in Storia e Storiografia multimediale - Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Roma Tre, di Società Internet - Sezione italiana di Internet Society e dell'Associazione di Storia Multimediale, con il concorso delle iniziative telematiche Medioevo Italiano, Storiadelmondo, Master a Distanza in Informatica per la Storia Medievale, Osservatorio di Storia Multimediale, StoriaOnline, l'agenzia d'informazione specializzata AGENSU e con il supporto tecnologico della società editrice Drengo Srl.
— Angelo Gambella
Dal 15 gennaio al 15 marzo si svolge, su Internet, l'annuale Forum telematico IS - Internet e Storia.
Giunto alla sesta edizione, il Forum presenta le relazioni di docenti e ricercatori sul connubio Internet e Storia.
Il Forum è ideato e diretto da Angelo Gambella ed è organizzato dall'Associazione Medioevo Italiano Project con sede a Roma.
Moderatori del Forum sono Angelo Gambella e Roberta Fidanzia.
Per la prima sessione del 15 gennaio intervengono:
Paolo Manzelli, Arte e Scienza: Estetica e Razionalità nel nuovo corso della storia.
Luca Maurino, La Ricerca Medievistica sul web: problemi e possibilità.
Luigi M. Reale, L'era del commento: opinionismo e miraggi di Democrazia.
Gennaro Tedesco, Tra Doxa e Aleteia.
Il Forum si è consolidato come un evento di grande importanza nel settore dell'informatica applicata alla Storia e alle Scienze Umane.
Si svolge interamente a distanza, sul sito web www.internetestoria.it
La sesta edizione si effettua in collaborazione con la Società Internazionale per lo Studio dell'Adriatico nell'Età Medievale (SISAEM), e con il patrocinio morale del Master di II livello in Storia e Storiografia multimediale - Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Roma Tre, di Società Internet - Sezione italiana di Internet Society e dell'Associazione di Storia Multimediale, con il concorso delle iniziative telematiche Medioevo Italiano, Storiadelmondo, Master a Distanza in Informatica per la Storia Medievale, Osservatorio di Storia Multimediale, StoriaOnline, l'agenzia d'informazione specializzata AGENSU e con il supporto tecnologico della società editrice Drengo Srl.
La seconda edizione del Premio Nazionale di Poesia Pietro Mirabile
venerdì gennaio 11, 2008
Indetta la seconda edizione del Premio Nazionale di Poesia Pietro Mirabile, dedicato al Poeta del Sacro di Chiusa Sclafani scomparso nel 2000 a Palermo e fra i fondatori della rivista Spiritualità & Letteratura, organizzata dalla medesima rivista e dalla Fondazione Thule Cultura.
Si può concorrere al Premio inviando, in formato Word per PC su Cd-Rom o su carta, una silloge di quaranta poesie inedite di massimo 40 versi per poesia.
L'Opera premiata sarà pubblicata in mille copie come numero monografico di 48 pagine più copertina a colori dalla rivista Spiritualità & Letteratura con apposita Introduzione critica e note biobibliografiche sull'Autore premiato, che verrà omaggiato inoltre con 200 copie del volume.
Nel numero saranno pure riportate notizie generali circa gli altri premiati. Per quanto riguarda i secondi e terzi classificati ed i segnalati, alcuni numeri successivi della rivista ospiteranno alcune poesie della silloge finalista. Per ogni Autore inserito è previsto un omaggio di 5 copie per volume.
Ai primi tre classificati verranno anche assegnati un Diploma ed un bassorilievo d'Autore. Sono previsti diplomi e medaglie commemorative per gli Autori segnalati.
Online, sul sito http://www.tommasoromano.it, saranno inserite opere di poeti vincitori e segnalati.
Non sono previste tasse di lettura o di segreteria. Per la partecipazione, è richiesto esclusivamente l'abbonamento alla rivista Spiritualità & Letteratura.
La premiazione si svolgerà a Palermo. L'esito sarà comunicato personalmente agli Autori vincitori e segnalati, anche attraverso il sito http://www.tommasoromano.it/ThuleN.htm.
Scadenza: 20 Aprile 2008.
— Roberta Fidanzia
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Si può concorrere al Premio inviando, in formato Word per PC su Cd-Rom o su carta, una silloge di quaranta poesie inedite di massimo 40 versi per poesia.
L'Opera premiata sarà pubblicata in mille copie come numero monografico di 48 pagine più copertina a colori dalla rivista Spiritualità & Letteratura con apposita Introduzione critica e note biobibliografiche sull'Autore premiato, che verrà omaggiato inoltre con 200 copie del volume.
Nel numero saranno pure riportate notizie generali circa gli altri premiati. Per quanto riguarda i secondi e terzi classificati ed i segnalati, alcuni numeri successivi della rivista ospiteranno alcune poesie della silloge finalista. Per ogni Autore inserito è previsto un omaggio di 5 copie per volume.
Ai primi tre classificati verranno anche assegnati un Diploma ed un bassorilievo d'Autore. Sono previsti diplomi e medaglie commemorative per gli Autori segnalati.
Online, sul sito http://www.tommasoromano.it, saranno inserite opere di poeti vincitori e segnalati.
Non sono previste tasse di lettura o di segreteria. Per la partecipazione, è richiesto esclusivamente l'abbonamento alla rivista Spiritualità & Letteratura.
La premiazione si svolgerà a Palermo. L'esito sarà comunicato personalmente agli Autori vincitori e segnalati, anche attraverso il sito http://www.tommasoromano.it/ThuleN.htm.
Scadenza: 20 Aprile 2008.